[C'era una volta il West] Al sapore di tabacco
Fandom: C'era una volta il West
Titolo: Al sapore di tabacco
Rating: giallo
Conto Parole: 222
Personaggi/Coppie: Frank/Jill
Genere: drammatico
Avvertimenti: è solo un missing moment, e chi ha visto il film saprà quale...
Prompt utilizzato: Mastica e sputa (Squadra 3)
Jill trattiene il respiro, le parole. Trattiene la paura e le lacrime. E ciò che sente nella stanza è solo il sommesso masticare di Frank.
L'uomo sputa il rimasuglio di tabacco, ne prende un'altra boccata e sfodera la pistola.
Lei non prova neppure a fermarlo, non vuole scongiurarlo di risparmiarle la vita e dargli anche questa soddisfazione. Ha già ucciso suo marito, i suoi figliastri.
Trattiene le grida e la rabbia. Trattiene tutto l'odio che gli occhi truccati e il viso dolce riescono a mascherare.
“Sei davvero bella,” dice Frank, con una voce che suona inadeguatamente contrariata. “Sai, Jill, ho ucciso tante persone nella mia vita, e alcuni non lo meritavano neanche. Ho anche ucciso bambini, ma questo già lo sai.”
La fronte di Jill si aggrotta. L'uomo sputa e le si avvicina, le prende il viso. È rude, e freddo.
“Ma lo stesso non riesco a spararti, perché sei troppo bella. Sarebbe come fare un torto al mondo, che è già brutto così com'è...”
Il volto di Jill è una maschera d'indifferenza, ha lo sguardo vuoto delle statue greche. Non vuole scongiurarlo, ma la verità è che farebbe di tutto per sopravvivere.
In fondo, Frank è solo un uomo, proprio come tutti gli altri.
Gli infila una mano nei pantaloni.
Frank la guarda sorpreso e divertito. “Sei proprio una sgualdrina...”
Sputa tutto il tabacco e la bacia.
Titolo: Al sapore di tabacco
Rating: giallo
Conto Parole: 222
Personaggi/Coppie: Frank/Jill
Genere: drammatico
Avvertimenti: è solo un missing moment, e chi ha visto il film saprà quale...
Prompt utilizzato: Mastica e sputa (Squadra 3)
Jill trattiene il respiro, le parole. Trattiene la paura e le lacrime. E ciò che sente nella stanza è solo il sommesso masticare di Frank.
L'uomo sputa il rimasuglio di tabacco, ne prende un'altra boccata e sfodera la pistola.
Lei non prova neppure a fermarlo, non vuole scongiurarlo di risparmiarle la vita e dargli anche questa soddisfazione. Ha già ucciso suo marito, i suoi figliastri.
Trattiene le grida e la rabbia. Trattiene tutto l'odio che gli occhi truccati e il viso dolce riescono a mascherare.
“Sei davvero bella,” dice Frank, con una voce che suona inadeguatamente contrariata. “Sai, Jill, ho ucciso tante persone nella mia vita, e alcuni non lo meritavano neanche. Ho anche ucciso bambini, ma questo già lo sai.”
La fronte di Jill si aggrotta. L'uomo sputa e le si avvicina, le prende il viso. È rude, e freddo.
“Ma lo stesso non riesco a spararti, perché sei troppo bella. Sarebbe come fare un torto al mondo, che è già brutto così com'è...”
Il volto di Jill è una maschera d'indifferenza, ha lo sguardo vuoto delle statue greche. Non vuole scongiurarlo, ma la verità è che farebbe di tutto per sopravvivere.
In fondo, Frank è solo un uomo, proprio come tutti gli altri.
Gli infila una mano nei pantaloni.
Frank la guarda sorpreso e divertito. “Sei proprio una sgualdrina...”
Sputa tutto il tabacco e la bacia.