[Final Fantasy VII] Rimpianto
Titolo: Rimpianto
Fandom: Final Fantasy VII
Personaggi/Coppie: Tseng/Aeris
Genere: Drammatico
Rating: Verde
Conteggio Parole: ~200
Note: ambientata al tempio degli Ancient, scritta per l'iniziativa di Fanworld "Un prompt al giorno" e per il drabble_tree , prompt usato: Silenzio.
“Smettila di piangere. Quando piangi non mi ascolti mai.”
Un singulto, uno come un altro, dietro agli altri. Non riesce a fermarsi, non può farci niente. Tseng fa una smorfia scocciata.
“O piangi o ridi, mai una via di mezzo. Sei troppo emotiva. Dovresti controllarti, non hai più dieci anni.”
Ha un buco allo stomaco, potrebbe morire da un momento all'altro, e nonostante questo rimane scostante, freddo, lucido. Se l'è proprio meritata la nomina di capo Turk. Ne è davvero valsa la pena?
“È tutto ciò che hai da dirmi?” chiede Aeris, delusa, amareggiata, quasi infuriata. Tseng lascia uscire una risata fievole e sofferta, uno sprazzo di umanità. Può concederselo, in punto di morte. Può concedersi dell'altro. Altro ancora.
Un impulso già avuto, ma mai sprigionato, e mentre lei piange le accarezza la guancia col dorso della mano, per non sporcarla di sangue. Aeris alza il viso, sorpresa.
“Ci sono tante cose che vorrei dirti, che vorrei dirti da anni...”
Non ha più senso nascondere. Forse non la rivedrà più, e allora, un'occasione, una sola. Apre la bocca, ma non esce che il silenzio di un rimpianto, uno come un altro, dietro agli altri.
Fandom: Final Fantasy VII
Personaggi/Coppie: Tseng/Aeris
Genere: Drammatico
Rating: Verde
Conteggio Parole: ~200
Note: ambientata al tempio degli Ancient, scritta per l'iniziativa di Fanworld "Un prompt al giorno" e per il drabble_tree , prompt usato: Silenzio.
“Smettila di piangere. Quando piangi non mi ascolti mai.”
Un singulto, uno come un altro, dietro agli altri. Non riesce a fermarsi, non può farci niente. Tseng fa una smorfia scocciata.
“O piangi o ridi, mai una via di mezzo. Sei troppo emotiva. Dovresti controllarti, non hai più dieci anni.”
Ha un buco allo stomaco, potrebbe morire da un momento all'altro, e nonostante questo rimane scostante, freddo, lucido. Se l'è proprio meritata la nomina di capo Turk. Ne è davvero valsa la pena?
“È tutto ciò che hai da dirmi?” chiede Aeris, delusa, amareggiata, quasi infuriata. Tseng lascia uscire una risata fievole e sofferta, uno sprazzo di umanità. Può concederselo, in punto di morte. Può concedersi dell'altro. Altro ancora.
Un impulso già avuto, ma mai sprigionato, e mentre lei piange le accarezza la guancia col dorso della mano, per non sporcarla di sangue. Aeris alza il viso, sorpresa.
“Ci sono tante cose che vorrei dirti, che vorrei dirti da anni...”
Non ha più senso nascondere. Forse non la rivedrà più, e allora, un'occasione, una sola. Apre la bocca, ma non esce che il silenzio di un rimpianto, uno come un altro, dietro agli altri.