Io lo ammazzo, gatto maledetto. No, lo amo troppo, non posso. Vorrà dire che me la prenderò con Francesca quando torna a casa, ché posizionare un vasetto pieno d'olio millefiori stappato sulla mensola sopra al pc non è una cosa che può rimanere impunita. Ovviamente Ettore ha deciso di rendere il tavolo, la tastiera e il mouse più appiccicosi del culo di un sergente dell'esercito vietcong nascosto da settimane in una grotta, e io ero già abbastanza nervoso per aver preso la fila sulla cassia, intasata dalle microcar dei bimbominchia, quelle cose con quattro rotelle da carrello del supermercato che ondeggiavano sull'asfalto bagnato di venerdì 17. E qualcosa mi dice che non è ancora finita.
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