Titolo: Ricetta d’amore
Fandom: RPF - Arashi
Betareader: ---
Rating: PG
Genere: fluff
Personaggi: Ninomiya Kazunari, Jun Matsumoto
Pairing: Matsumiya
Wordcount: 469 (
fiumidiparole wordcount)
Tabella: Oggetti
Prompt: 07. Libro
Disclaimer: I personaggi non sono miei, non li conosco personalmente e quanto di seguito accaduto non vuole avere fondamento di verità. La storia è scritta senza alcuno scopo di lucro.
Warning: slash
Note: ---
Introduzione: Non immaginava che Nino si sarebbe ricordato di quel giorno, non che pensasse che non gliene importasse, ma non lo faceva proprio tipo da ricordarsi gli anniversari o che ci tenesse a festeggiarli. Si era sbagliato e di grosso anche.
Jun era talmente assorto nella lettura che non si accorse dell’arrivo di Nino fino a quando il ragazzo non comparve sulla soglia salutandolo e annunciandosi.
Il più piccolo sobbalzò, preso alla sprovvista, portandosi il volume dietro la schiena.
“Bentornato, Nino! Non ti aspettavo così presto” gli sorrise, fingendo indifferenza. Il più grande si avvicinò lentamente, sollevando perplesso un sopracciglio.
“Sono le dieci di sera” constatò.
Jun fece un’espressione spaesata, cadendo dalle nuvole.
“Di già? Scusami allora, sarai sfatto, ti preparo qualcosa da mangiare…” disse velocemente, facendo per alzarsi, ma l’altro era già davanti a lui, trattenendolo.
“Cosa sta succedendo?” lo interrogò con fare divertito, vedendo come stava sulle spine.
“Niente di che!” rispose Jun con un tono di voce fin troppo alto.
“Allora fammi vedere cosa stavi leggendo! Eri così assorto che non ti sei reso conto dell’ora… doveva essere interessante” suppose, allungando un braccio dietro la schiena dell’altro.
Jun si ritrasse, cercando di nascondere il libro, tentando di infilarlo tra i cuscini, ma Nino era stato più veloce e abbracciandolo era riuscito a sfilarglielo.
“Nino, dai, ridammelo!” si lamentò Matsumoto.
“No, voglio…” si interruppe, quando lesse il titolo in copertina. Sollevò un sopraciglio perplesso, recitando ad alta voce: “Da tutto il mondo, mille e uno idee golose per le tue occasioni speciali?”
Jun volse di scatto la testa, prendendogli di mano il volume.
“Ti avevo detto che non era niente!” lo rimproverò.
Nino rimase un istante in silenzio, cercando di capire la reazione di Jun, poi gli riprese il volume e, sedendosi, gli diede le spalle, prima di sdraiarsi all’indietro poggiando la testa sulle sue gambe.
Iniziò a sfogliare il libro, osservando le figure.
“Posso scegliere quello che voglio?” chiese d’improvviso, continuando a scrutare i fogli patinati.
“Cosa?” Jun non capiva.
“Per la nostra occasione speciale” gli rispose semplicemente. “Ho lavorato tanto in queste sere per avere il fine settimana libero” gli spiegò e Jun sentì il proprio cuore fare le capriole dalla felicità.
Non immaginava che Nino si sarebbe ricordato di quel giorno, non che pensasse che non gliene importasse, ma non lo faceva proprio tipo da ricordarsi gli anniversari o che ci tenesse a festeggiarli. Si era sbagliato e di grosso anche.
Portò una mano ad accarezzargli i capelli e l’altra la poggiò sul suo stomaco, sotto la maglietta, iniziando ad accarezzarlo leggermente. Nino si sistemò meglio su di lui e indicò una figura, era un primo piatto tipico italiano. Lo guardò da sotto in su e gli chiese: “Riesci a fare questo? Sembra buono.”
Jun si sporse per vedere la ricetta e sorrise.
“Si può fare!”
Nino sorrise e Jun gli accarezzò la fronte, chinandosi a poggiarvi un lieve bacio.
“Grazie!” mormorò.
Nino lo guardò perplesso: “Di cosa?” chiese.
Jun si strinse nelle spalle, senza rispondere alla sua domanda, si chinò di nuovo su di lui e sussurrò: “Ti amo.”