Autore:
ThiniasPairings: Dean/Sam, John/Mary, Crowley/Lilith, John/OFC e altri
Rating: NC-17 - rosso
Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester, John Winchester, Castiel, Anna, Crowley, Lilith, Alaster, Azazel, Mary Winchester, Bobby Singer, un po’ tutti nominati
Warning: slash, Wincest, AU - angst, drammatico, fantasy
Beta: Ele106 Spoiler: nessuno
Capitoli: 1/? Conteggio parole:
Disclaimer: i protagonisti sono personaggi di SPN e non mi appartengono, questa è una storia di pura invenzione, l’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.
Trama: una casata contro l’altra, Winchester contro McLeod, nella lotta contro la supremazia nei Territori del Nord. Forze soprannaturali lavorano nell’ombra per spingere una fazione contro l’altra.
L’eredità di queste lotte è passata da un membro all’altro della famiglia dei Winchester, fino ai suoi ultimi discendenti, ma Sam e Dean sono gli eredi di un potere che va ben oltre quello della linea di sangue a cui appartengono.
Inconsapevoli pedine all’inizio dei loro giorni, diverranno il fulcro della lotta tra il bene e il male una volta adulti.
Note: da SPN ho preso in prestito parte della storia, con cui faccio diverse similitudini, soprattutto con il pilot.
Da GoT ho preso in prestito le ambientazioni e la promiscuità, il concetto dei buoni e dei cattivi e forse anche i lupi, anche se qui hanno un significato diverso. Sicuramente ci saranno riferimenti al fantasy classico, fa parte delle mie letture da sempre e probabilmente finirò per prendere in prestito qualche figura qua e là.
Ci saranno diversi intrecci tra i personaggi sia Het che non, per cui abbiate pazienza probabilmente prima o poi arriverà anche la coppia che preferite (la promiscuità di GoT si diceva XD) Diventerà una wincest prima o poi… ma ci vorrà del tempo i bimbi devono crescere ;)
Questa è in assoluto la mia prima AU, e ho pensato bene di infilarmi in un casino fantasy/medioevale in cui ci sono Re, Regine, castelli, druidi e profezie. Per farla complicata sono partita addirittura dalla nascita di Sam e Dean, principi della casata dei Winchester, per sviluppare la storia sull’arco della loro vita, dall’infanzia fino all’età adulta; come in Supernatural, molte cose sono successe quando i bambini erano piccoli e hanno segnato la loro vita da adulti.
Non ci saranno angeli e demoni qui, ma altre forze sovrannaturali con cui la famiglia reale dovrà avere a che fare.
Ancora mi sto chiedendo quale botta in testa io abbia preso per mettermi a scrivere una cosa così grossa, spero di non pentirmene strada facendo :)
Per il resto, come sempre, spero di riuscire a rendere credibili e riconoscibili i personaggi, Dean deve restare Dean e altrettanto deve fare Sam, almeno per quello che mi riguarda ;)
Prologo
Era nato come un matrimonio di puro interesse.
Due regni destinati ad unirsi per combattere un nemico comune, due padri che avevano deciso le sorti dei rispettivi figli.
John della casata dei Winchester delle Terre del Nord era poco più di un ragazzo, ma ne aveva viste tante, aveva preso parte a più battaglie di quante ne ricordasse.
Aveva solo sedici anni quando era partito per la prima volta; dapprima come semplice soldato, poi come capo di una guarnigione e infine come comandante dell’esercito. Aveva combattuto nella guerra che il Re, suo padre, stava affrontando contro la casata nemica dei McLeod, signori dei Territori del Sud.
Si era guadagnato il rispetto dei suoi uomini in battaglia, era sopravvissuto a ferite che ora erano cicatrici di guerra e che segnavano il suo corpo e la sua anima.
Aveva visto cose che un ragazzo della sua età non avrebbe mai dovuto, né voluto vedere, eppure il senso del dovere e il coraggio lo avevano condotto per vie fatte di vittorie e di gloria.
Il ragazzo che era andato in battaglia aveva lasciato il posto all’uomo che ne era tornato.
Il fisico si era irrobustito, i muscoli, forgiati dall’uso della spada, erano forti e scattanti, era cresciuto in altezza, raggiungendo l’imponenza tipica dei Winchester.
Aveva i capelli corvini e gli occhi del colore del cielo in tempesta, la sua sola presenza riusciva a incutere timore e contemporaneamente rispetto.
Quando John aveva preso il posto di suo padre sul trono, aveva da poco compiuto ventidue anni.
Il Re era stato ucciso in un’imboscata perpetrata dallo stesso Roderick McLeod.
Tutti lo chiamavano Crowley, un Re tiranno, conosciuto per la sua crudeltà e per il ricorso ad arti oscure che sembravano renderlo invincibile.
Il giovane Winchester aveva dovuto imparare in fretta che, talvolta, le insidie di corte erano più pericolose delle guerre che aveva combattuto contro il suo nemico sui campi di battaglia.
Nonostante questo, John aveva continuato a distinguere ciò che era giusto da ciò che non lo era. Sapeva essere fermo nelle sue decisioni, sapeva farsi rispettare e talvolta temere, quando necessario. Sapeva governare con estrema saggezza e sapeva calcolare le sue mosse con freddo distacco e concentrazione.
Aveva mantenuto il controllo sul suo regno e guidato l’esercito contro i soldati di McLeod, ricacciando gli invasori oltre i propri confini.
Una sola cosa era forse più importante dei territori che governava: la sua famiglia.
Con la sua Regina, la sua compagna e ragione di vita, John lasciava libera di esprimersi la parte più dolce e solare di sé. Ella sapeva portare in superficie quel lato del suo carattere che lui doveva mettere a tacere e seppellire nel profondo, quando si trattava di questioni di governo.
Il loro, come era tradizione, era stato un matrimonio politico, ma presto, quella che era diventata la sua sposa, aveva fatto breccia nel cuore del Re.
La prima volta che aveva visto Mary, della casata dei Campbell, era stato colpito dalla sua bellezza.
La figura filiforme della ragazza che avrebbe sposato, nascondeva un corpo sorprendentemente forte e scattante; i suoi colori erano quelli della gente delle Terre dell’Ovest, i capelli erano biondi come le messi baciate dal sole estivo e i suoi occhi erano verdi, come pietre preziose. Era una bellezza fiera e affascinante, ma era la finezza del suo intelletto, unito alla dolcezza nascosta nel suo animo, che avevano conquistato il cuore di John.
Soprattutto aveva sapute tenergli testa.
Era una guerriera, suo padre l’aveva addestrata a combattere insieme ai suoi cugini, allevandola come se fosse stata un uomo. Nonostante questo, la dolcezza che i suoi occhi erano in grado di trasmettere avevano colpito John nel profondo.
Ricordava ancora come avessero litigato la prima volta che si erano incontrati, entrambi tesi e intimoriti dai preconcetti che un matrimonio di stato portava con sé.
L’aveva creduta una ragazza avvezza all’inedia della corte in cui viveva da quando era nata, priva di interessi ed annoiata. Una bella bambola di cristallo da esporre negli incontri formali.
Lei lo aveva immaginato come un barbaro, capace di ragionare solo attraverso l’uso della forza, pronto a tagliare gole per far valere le sue ragioni.
Si erano sbagliati entrambi, e lui aveva finito per innamorarsi della fiamma che aveva scorto in lei, nelle schermaglie verbali in cui si erano misurati durante i loro primi incontri.
Non sapeva, allora, che lei sarebbe divenuta la sua più preziosa ragione di vita, né sapeva che la gioia che aveva provato quando l’aveva sposata, sarebbe diventata irrisoria rispetto a quella che avrebbe sentito alla nascita del loro primo figlio.
Dean.
La prima volta che aveva sollevato il suo corpicino gli era sembrato così indifeso e fragile, ma poi il piccolo aveva cominciato ad urlare, gridando al mondo intero di essere nato, imponendo la sua presenza e la sua forza; una forza che John avrebbe visto crescere dentro di lui negli anni successivi.
L’aveva amato all’istante.
Quando aveva posato il bimbo tra le braccia di Mary, aveva visto la somiglianza che c’era tra loro. I lineamenti delicati, il colore della carnagione, il biondo dei capelli.
Aveva la certezza che, crescendo, gli occhi di Dean sarebbero diventati verdi come quelli di sua madre.
Aveva sorriso a sua moglie, nell’intimità del loro letto, colmo d’amore per lei e orgoglioso del figlio che gli aveva donato.
Un principe, meritevole della corona che gli avrebbe lasciato.
Un uomo giusto, così lo avrebbero allevato, degno di essere un re rispettato e temuto, ma anche amato dal suo popolo. Furono propositi che lui e Mary fecero assieme e tentarono di rispettare fino alla fine.
I primi anni erano passati in fretta e l’amore che John provava per suo figlio era cresciuto assieme al bambino.
Dean stava diventando forte, coraggioso, era di indole gentile, ma era anche un bambino che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e che tendeva a difendere gli altri.
John non avrebbe potuto esserne più orgoglioso. Vedeva così tanto di Mary in lui.
Come aveva facilmente predetto, crescendo, il piccolo aveva ereditato il colore degli occhi della madre, seppure il biondo dei suoi capelli era mutato in una tonalità leggermente più scura.
Guardarlo crescere era una delle cose che più amava. Cercava di stare con lui per quanto i suoi impegni lo permettevano.
La nascita del loro secondogenito, quattro anni dopo l’arrivo di Dean, non aveva fatto altro che aggiungere gioia a quella che già provavano.
Sam era un bel bambino forte e in salute, e da quando era nato, Dean era diventato estremamente protettivo con lui. Aveva preso molto seriamente il suo ruolo di fratello maggiore ed era difficile separarlo dal suo fratellino.
A differenza del più grande, il piccolo aveva preso i colori dei Winchester; i capelli erano più scuri, simili a quelli di John, mentre gli occhi avevano un colore particolare, un verde sporcato d’azzurro che racchiudeva in sé l’eredità di entrambi i rami della famiglia.
Come Dean, anche Sam sembrava un bambino di buon carattere, ma sveglio e curioso del mondo che lo circondava e che aveva appena cominciato a conoscere.
A volte John, pensava di essere l’uomo più fortunato della terra, aveva una splendida famiglia, amava la sua sposa, adorava i suoi figli, il regno sembrava fiorire, ricco e in pace.
I tumulti, sedati nel sangue anni prima, erano solo l’eco di un ricordo passato, non si erano più ripresentati, e l’unione delle casate dei Winchester e dei Campbell aveva rafforzato entrambi i regni, sviluppando nuove vie di commercio.
Sembrava che nulla potesse intaccare quello stato di grazia. Sembrava che la loro serenità potesse durare per sempre.
Sembrava…
N.d.A.
Non so perché ma ho il sospetto che questa sarà una cosa lunga… XD
Spero che l’inizio vi abbia intrigato, è solo l’inizio e non è ancora successo nulla, ma prometto parecchia azione abbastanza in fretta.
La mia prima AU non ci posso credere, cosa mi è venuto in mente? XD
Grazie a Ele106, la mia beta del cuore, che mi sopporta e si trova da correggere i miei strafalcioni.
Greazie a voi per averla letta :)
Via aspetto al prossimo capitolo!
Ciauuuuu S.
successivo potete tovare la fanfic anche su
EFP