Supernatural Review - 8.07 A Lillte Slice of Kevin

Nov 30, 2012 18:07

Supernatural Review - 8.07 A Little Slice of Kevin
by thinias

Puntata numero 7, ossia tutto quello che volevamo sapere su Cass e Dean, sul rapporto tra Dean e Benny e su come hanno fatto tutti e tre ad uscire dal Purgatorio! Il tutto condito con una bella dose massiccia di mitologia (letteralmente) e di tutti personaggi che sembrano fare parte della storia principale di questa stagione.
La puntata in se è molto bella, dal punto di vista visivo gli effetti speciali sono magnifici, uno via l’altro, distribuiti per tutto l’episodio, riescono a sottolineare i vari momenti topici rendendoli senza dubbio Spettacolari. Non sarei in grado di stilare una classifica sono tutti bellissimi.

Finalmente ora sappiamo come ha fatto Dean ad uscire dal Purgatorio e anche cosa è davvero successo in quel momento. La scena del portale e di come l’anima di Benny sia entrata nel suo braccio è davvero fantastica, inoltre nel momento in cui Benny dice di porre molta fiducia nel cacciatore e Dean gli dice che se lo è guadagnato, fa capire fino a che punto si sia spinto il rapporto tra i due. Dopotutto Dean non da la sua fiducia così facilmente.
Dicevano che questa stagione si sarebbe giocata molto sulla percezione ed in effetti qui scopriamo quanto la percezione che Dean ha degli ultimi istanti prima di lasciare il Purgatorio, sia stata deformata dalla sua mente, per rendere accettabile una cosa che altrimenti non sarebbe stato in grado di affrontare, ossia il fatto che Cass non voleva essere salvato. Nella sua mente Dean ha preferito credere di non essere riuscito a salvarlo addossandosi la colpa di quanto successo, piuttosto che credere che Cass abbia voluto volontariamente rimanere in Purgatorio, anche se per espiare una colpa. Come dice Cass nella scena finale, sembra che Dean senta sua la responsabilità per tutto quello che succede.

A tratti durante l’episodio, abbiamo visto di nuovo la spietatezza di Dean come cacciatore, quando uccide i demoni mentre cercano Kevin o forse sarebbe meglio dire la sua efficienza, ma direi che più di tutto, si è vista la sua fragilità come uomo. Il fatto che lui creda di stare impazzendo, quando vede Cass dappertutto, la dice lunga su quanto sia instabile in questo momento. Mi sembra oltremodo significativo che ci venga mostrato Dean che non dorme, seduto sul letto, mentre suo fratello riposa, perché lo leggo come il fatto che ancora, da quando è tornato dal Purgatorio, faccia fatica a riadattarsi ad un mondo che forse non gli appartiene più del tutto.
Non posso che fare i complimenti a Jensen per la sua interpretazione in questo episodio, perché tutti gli stati d’animo che Dean attraversa, sono perfettamente visibili sul suo volto. La sofferenza, la paura e la rabbia, così come l’incertezza e l’incomprensione. Mi ha fatto davvero tenerezza il modo in cui cerca di affrontare il ritorno di Cass, roso da sensi di colpa che non sono suoi, ma allo stesso tempo incerto verso un ritorno che non si spiega.

Direi che la frase nel confronto con Cass quando dice che ha perso ogni cosa a cui teneva e il senso di colpa che ne deriva, sono davvero l'apice di qualcosa che noi tutti sapevamo. Alla fine questo è Dean, il suo senso di protezione verso gli altri e il fatto di non riuscire nell'intento di proteggere le persone che ama, prendendosi colpe che di fatto non ha, sono alla base dell’anima del personaggio.
Trovo che quello con Cass sia stato un confronto fantastico, da parte di entrambi e trovo che in questo senso i flashback siano stati usati in modo davvero sapiente.
Nel momento, in Purgatorio, quando Cass ringrazia Dean, si ha proprio la sensazione che lo stia salutando, che lo stia ringraziando per quello che ha fatto ma che allo stesso tempo gli stia dicendo addio, ben sapendo che non sarebbe uscito con lui da quel portale.
Credo che anche tutta la parte di Castiel in questo episodio sia stata spiegata perfettamente e resa altrettanto bene. Lui voleva espiare le sue colpe, così come fu per Dean, non credeva di essere degno di essere salvato. Il dualismo con la scena della prima apparizione di Castiel in cui era Dean a non credere di meritare di essere salvato, è fortissima e il fatto che ora sia Cass nella posizione che fu del cacciatore, la dice lunga di quanto questo personaggio sia cresciuto, sia evoluto, abbia commesso errori e si sia reso conto della portata delle sue azioni.
L’ho trovato un ottimo richiamo ed ho avuto la sensazione che chiudesse un cerchio.

Mi è piaciuto molto Misha in questo episodio, credo che sia riuscito a riportarci nei panni del vecchio Castiel, ma allo stesso tempo a darci questa versione nuova e più consapevole dell’angelo.
In tutte le scene che i due hanno avuto assieme, è decisamente visibile il legame che li unisce, se c’era ancora qualche atrito ereditato dal passato, direi che ora è completamente superato, Cass è tornato ad essere come un fratello per Dean e quando Cass spiega a cuore aperto quale fossero le sue intenzioni, di rimanere in Purgatorio, perché sentiva che quello fosse il suo posto e dice che non tutti possono essere salvati, chiama Dean amico mio.
Anche in questa scena, toccante ed emotivamente molto forte tra i due, ci ho letto il fatto che si mettessero finalmente in ordine i rapporti tra angelo e cacciatore, mettendo davvero la parola fine a tutto quello che si portavano dietro fin dalla sesta stagione. La chimica tra i due è stata perfetta, Jensen e Misha sono riusciti a dare una prova superba in una scena emozionale come quella.

Venendo alla trama della puntata, l’ho trovata accattivante, mi è piaciuta molto la storia dei profeti a divenire. Ovazione per la storyline della stagione che qui fa un bel passo avanti (angeli, profeti, demoni, tavolette, le parole di Metatron e quant'altro) e che trovo stiano costruendo in modo molto credibile e ingegnoso.
Come al solito mi è piaciuta moltissimo la parte di Crowley. Decisamente spietato, come mai lo era stato, ma con quel sorriso sulle labbra, sarcastico e strafottente. Mi piace molto il ruolo che gli hanno dato e sono convinta che Mark Sheppard stia facendo un lavoro eccezionale. Il demone sarebbe da odiare, ma non si riesce a non amarlo. Credo anche che si sia divertito parecchio nella scena della tortura e il bello è, che è estremamente credibile in quel ruolo.

Dei Tran non so che dire, se non che si meritano tutto quello che gli è capitato, perché davvero in questo episodio hanno raggiunto livelli di stupidità e sconsideratezza assurdi. Roba che se mi capitassero vicino li terrei fermi io, affinché Crowley potesse torturarli come ha fatto con il povero Samandriel.
Ammiro la forza che Kevin ha avuto nel cercare di contrastare Crowley quando lo ha torturato, ma nonostante questo non riesco a provare compassione per lui. Sulla scena finale quando dice che vorrebbe ucciderlo, ho letto la vendetta come spinta delle sue azioni e non so perché, ma credo che questo porterà solo dei problemi in futuro. Lo sappiamo che in questo show la vendetta non ha mai portato cose buone.

La prima apparizione di Naomi, mi ha lasciato spiazzata, l’ho trovata molto creepy, e soprattutto non si è capito chi diavolo sia, sappiamo che chiunque sia ha dei poteri enormi visto il modo in cui controlla Cass, e questo alone di mistero che ricopre tutta la parte angelica, mi sembra molto molto intrigante. Ovviamente per gli angeli i fratelli Winchester hanno ancora un’enorme importanza, tanto da mettere una spia inconsapevole nel loro gruppo.

Dopo tutto questo c’è Sam.
L'ho adorato davvero in questa puntata, comprensivo con suo fratello, finalmente vicino come non lo è stato fin dall’inizio di questa stagione, ma proprio per questo completamente distaccato da quello che è il Sam che abbiamo lasciato alla fine dell’episodio scorso. Caspita pare bipolare, c'è proprio un'incoerenza narrativa assurda nel modo in cui è stato scritto fino a qui.
Mi sono chiesta per tutto l’episodio cosa sia successo. Ho avuto quasi la sensazione di aver saltato un pezzo in cui mi spiegavano il suo cambiamento.
Tutta questa sua preoccupazione per il fratello, il sostegno che gli da quando lo vede preoccupato e sofferente per le visioni che ha di Cass e il supporto che da anche dopo che l’angelo è riapparso, tutta l’empatia e la comprensione che dimostra, da dove sono spuntate fuori?
Intendiamoci è molto più Sam questo, di quanto non lo sia stato negli episodi precedenti, ma proprio per quello che c’è stato prima, non riesco a capire questi cambiamenti così repentini.
Continuo a pensare che la parte di Dean e del purgatorio, con Cass e Benny sia la parte meglio scritta fino ad ora e che stia funzionando bene, mentre credo che la parte che riguarda Sam, sia stata lasciata un po’ in disparte. Spero solo che sia stato fatto, per rendere funzionale la trama con quello che ci aspetta in futuro

Sembra che nel prossimo futuro infatti, verrà posto l'accento proprio su Sam e di conseguenza sul suo rapporto con Dean e anche con Cass, speriamo solo che dedichino un pò più di coerenza nell'analisi del personaggio e che ricolleghino tutti i fili che al momento sembrano solo dispersi nel vento.

Il giudizio sulla puntata resta ottimo, così come quello dell’intera stagione fino a qui. Il futuro si prospetta bene.

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