[X-Men First Class] Mani calde
Titolo: Mani calde
Fandom: X-Men First Class
Autore: queenseptienna
Pairing: Erik/Charles
Rating: PG13
Genere: romantico
Avvertimenti: slash, flashfiction
Info: su prompt di hikaruryu, va per il prompt "Guardia del corpo" della mia tabella del bingo_italia
Erik gli tiene le mani.
Non sa perché o per come, ma nel sonno riesce a sentire quanto calde siano le mani del suo amico in contrasto con il suo animo freddo.
Charles non apre gli occhi, non è che non vuole affrontare Erik (in realtà vorrebbe vomitargli addosso talmente tanta rabbia per averlo ridotto a essere un paralitico), solo che Erik si è addormentato sulla sedia proprio mentre gli teneva la mano.
Non indossa il casco e Charles non ha bisogno di sondargli la mente per capire il motivo anzi, l’ultimo posto al mondo dove vorrebbe stare è nel cervello di Magneto e sentirsi avvolgere dai sensi di colpa come una coperta.
Non è di questo che ha bisogno.
Stringe appena le dita e l’altro apre gli occhi per puro istinto, fissandosi su di lui. Poi, lentamente, Charles alza le palpebre e i loro sguardi si incontrano.
“Mi dispiace”.
“Lo so”. Erik non aggiunge nulla e Charles sa cosa vorrebbe dirgli, così parla lui al suo posto. “Ti odio per avermi ridotto in questo stato”.
Magneto sussulta e per un breve, brevissimo e insignificante momento, Xavier gode della sua sofferenza. Svanisce in un attimo, prima di concludere.
“Comunque ti amo sempre lo stesso”.
“Lo so” mormora Lensherr quando è il suo turno di parlare, prima di sfiorargli le labbra con le proprie. “Anche io”.
FINE
Fandom: X-Men First Class
Autore: queenseptienna
Pairing: Erik/Charles
Rating: PG13
Genere: romantico
Avvertimenti: slash, flashfiction
Info: su prompt di hikaruryu, va per il prompt "Guardia del corpo" della mia tabella del bingo_italia
Erik gli tiene le mani.
Non sa perché o per come, ma nel sonno riesce a sentire quanto calde siano le mani del suo amico in contrasto con il suo animo freddo.
Charles non apre gli occhi, non è che non vuole affrontare Erik (in realtà vorrebbe vomitargli addosso talmente tanta rabbia per averlo ridotto a essere un paralitico), solo che Erik si è addormentato sulla sedia proprio mentre gli teneva la mano.
Non indossa il casco e Charles non ha bisogno di sondargli la mente per capire il motivo anzi, l’ultimo posto al mondo dove vorrebbe stare è nel cervello di Magneto e sentirsi avvolgere dai sensi di colpa come una coperta.
Non è di questo che ha bisogno.
Stringe appena le dita e l’altro apre gli occhi per puro istinto, fissandosi su di lui. Poi, lentamente, Charles alza le palpebre e i loro sguardi si incontrano.
“Mi dispiace”.
“Lo so”. Erik non aggiunge nulla e Charles sa cosa vorrebbe dirgli, così parla lui al suo posto. “Ti odio per avermi ridotto in questo stato”.
Magneto sussulta e per un breve, brevissimo e insignificante momento, Xavier gode della sua sofferenza. Svanisce in un attimo, prima di concludere.
“Comunque ti amo sempre lo stesso”.
“Lo so” mormora Lensherr quando è il suo turno di parlare, prima di sfiorargli le labbra con le proprie. “Anche io”.
FINE