Titolo: Il mazzo Vampiri
Fandom: The Soft Nightmare @
snightmareAutore:
queenseptiennaPersonaggi: Septienne, Levaier
Rating: PG13
Genere: ...crack?
Avvertimenti: pre-slash, Magic The Gatering
Info: scritto per il contest "
Solo 2 ore", questa roba è una vaccata.
Disclaimer: per quanto stupida sia questa roba, E' MIA.
“Umh… cos’è questa roba?”
Septienne si guardò in grembo, dove il suo fidanzato gli aveva posato un mazzo di… carte?
“Sono carte di Magic The Gatering, che ne dici se facciamo una partita?”
Lui lo guardò scettico e indeciso. C’erano giorni che proprio non lo capiva quel maledetto demone. Levaier inarcò un sopracciglio perfettamente bianco. “Beh? Che c’è di male? Di sicuro è il gioco più figo che gli umani potessero inventare. Ci sono carte che valgono centinaia di euro!”
“E tu le hai?” chiese il vampiro, sollevando una carta e fissando la descrizione: Sorin Markov - Planeswalker.
“Ovvio che le ho, cretinetto, sono un demone. Ho smerciato un paio di anime per mettere le mani su quel maledetto Black Lotus”.
Septienne annuì senza capire cosa diamine fosse un Black Lotus (chi aveva mai visto un loto nero, suvvia?) e continuò a fissare la carta. “Questo è un gran pezzo di ragazzo” mormorò, fregandosene altamente di cosa poteva fare in gioco Sorin. “Ti somiglia un po’”.
Levaier roteò gli occhi al soffitto, sconsolato. “Tanto per cominciare è più facile che somigli a te. E’ un vampiro, non un demone. La sua abilità si attiva una volta per turno, aggiungendo o togliendo segnalini fedeltà in basa all’azione compiuta”.
“Ah-ah.” Il vampiro annuì. Non aveva capito niente.
“Per iniziare, ti ho comprato un mazzo base per imparare” continuò l’altro, rimescolando il proprio mazzo. “Perché non guardi le carte per vedere le loro abilità?”
Septienne sbuffò innervosito, quella faccenda non gli piaceva per niente. Con calma si guardò ogni carta, fino a raggiungere una certa consapevolezza. “Mi stai prendendo per il culo?”
“Quello più tardi, magari.”
“Fottiti.” Sollevò un paio di carte a caso “Un mazzo di vampiri? Che palle!”
“Ehi, pensavo avresti apprezzato.” Si difese il demone.
“E tu che mazzo hai? Demoni?” chiese con il tono dell’ovvio.
Levaier ebbe il buon gusto di arrossire. “Angeli.”
“Eh?”
“ANGELI. Ho un fottuto mazzo di angeli, ok?”
Septienne fece una smorfia e mise giù le carte, alzandosi dal letto. Afferrò il proprio cellulare sul comodino e digitò un numero di telefono.
Pronto, Legione? Senti amico, mi sa che questo qui è il caso di riprogrammarlo…