[RPF 30 Seconds to Mars] Incursione notturna
Titolo: Incursione notturna
Fandom: 30 Seconds to Mars
Autore: queenseptienna
Pairing: Jared Leto/Shannon Leto
Rating: NC17
Genere: erotico
Avvertimenti: slash, incesto, sesso descrittivo
Disclaimer: per il prompt RPF 30 SECONDS TO MARS Underage!Jared Leto/Underage!Shannon Leto, "Sveglieremo mamma" del #p0rn Fest di fanfic_italia e per il prompt ”Vittima” della mia tabella del bingo_italia .
Dedicata a livin_derevel e eli_rebel
Disclaimer: mai successo, mai accaduto, non mi pagano per questo e le solite balle del caso.
Che Jared fosse la vittima preferita di Shannon era ormai appurato. Non c’erano dubbi sul fatto che il fratello maggiore adorasse fare scherzi, ma Jay aveva presto imparato che era difficile scappare da lui.
Nonostante li separasse solo un anno d’età, Shannon considerava l’altra come una sua esclusiva proprietà, un cucciolo da difendere quando erano fuori, vittima sacrificale per i suoi feroci scherzi in casa. Inoltre era il suo bambolotto preferito, quello su cui faceva pratica a limonare per non deludere le ragazze che gli facevano la corte a scuola, solo che la bocca di suo fratello era mille volte più interessante.
“Dovresti smetterla di fare tutto questo casino.” si sentì dire una sera, mentre ballava a tempo di un’improponibile musica saltando sopra il proprio letto.
“Ha parlato quello che quando russa fa un rumore infernale!” rispose secco Jared, dal basso dei suoi temibili sedici anni. Shannon scosse la testa, quella pulce aveva troppo spesso la risposta pronta e non era carino.
Lo afferrò per una caviglia e si godette il volo pindarico che il fratellino fece mentre si sfracellava sul materasso, ridacchiando quando questi lo aggredì con un cuscino. Lo bloccò con un semplice bacio sulle labbra, lo faceva sempre quando voleva farlo stare bravo. Sì, era sempre divertente e non lo deludeva mai.
Jared sapeva sempre quando l’altro dormiva o faceva finta. Era anche piuttosto semplice in realtà, quando dormiva russava, quando faceva finta non produceva altro suono. Era abituato a sentirlo, era come una sorta di ninna nanna, che gli fece aprire gli occhi di scatto quando comprese che nella stanza c’era effettivamente troppo silenzio.
Rimase immobile, quando la mano di Shannon si infilò nei pantaloncini del suo pigiama, accarezzandogli i glutei e poi strisciando davanti, a dedicare attenzioni al suo membro. Jared si lasciò scappare un gemito acuto, dannazione, cosa stava facendo quel cretino? Era un altro dei suoi scherzi?
“Shhh…” gli sussurrò il maggiore all’orecchio “Piano, o sveglieremo mamma e ci fa a pezzi.”
Il minore dei Leto serrò tra le labbra l’imbarazzante litania di versi che la sua gola voleva far esplodere, mentre Shannon lo masturbava con una dolcezza irritante. “Vorrei farti anche altro, occhi blu, ma non voglio rischiare che ci becchino…”
Jared non comprese quelle ultime parole, sentiva solo le dita di suo fratello strette intorno al suo uccello che gli facevano la sega più bella della sua adolescenza. Quando venne, soffocando un urlo contro il petto di Shannon, quest’ultimo sfilò la mano e si leccò le falangi con il sorriso indecente che lo caratterizzava.
“La prossima volta occhi blu, quando non c’è mamma. Non credere di scapparmi”.
FINE
Fandom: 30 Seconds to Mars
Autore: queenseptienna
Pairing: Jared Leto/Shannon Leto
Rating: NC17
Genere: erotico
Avvertimenti: slash, incesto, sesso descrittivo
Disclaimer: per il prompt RPF 30 SECONDS TO MARS Underage!Jared Leto/Underage!Shannon Leto, "Sveglieremo mamma" del #p0rn Fest di fanfic_italia e per il prompt ”Vittima” della mia tabella del bingo_italia .
Dedicata a livin_derevel e eli_rebel
Disclaimer: mai successo, mai accaduto, non mi pagano per questo e le solite balle del caso.
Che Jared fosse la vittima preferita di Shannon era ormai appurato. Non c’erano dubbi sul fatto che il fratello maggiore adorasse fare scherzi, ma Jay aveva presto imparato che era difficile scappare da lui.
Nonostante li separasse solo un anno d’età, Shannon considerava l’altra come una sua esclusiva proprietà, un cucciolo da difendere quando erano fuori, vittima sacrificale per i suoi feroci scherzi in casa. Inoltre era il suo bambolotto preferito, quello su cui faceva pratica a limonare per non deludere le ragazze che gli facevano la corte a scuola, solo che la bocca di suo fratello era mille volte più interessante.
“Dovresti smetterla di fare tutto questo casino.” si sentì dire una sera, mentre ballava a tempo di un’improponibile musica saltando sopra il proprio letto.
“Ha parlato quello che quando russa fa un rumore infernale!” rispose secco Jared, dal basso dei suoi temibili sedici anni. Shannon scosse la testa, quella pulce aveva troppo spesso la risposta pronta e non era carino.
Lo afferrò per una caviglia e si godette il volo pindarico che il fratellino fece mentre si sfracellava sul materasso, ridacchiando quando questi lo aggredì con un cuscino. Lo bloccò con un semplice bacio sulle labbra, lo faceva sempre quando voleva farlo stare bravo. Sì, era sempre divertente e non lo deludeva mai.
Jared sapeva sempre quando l’altro dormiva o faceva finta. Era anche piuttosto semplice in realtà, quando dormiva russava, quando faceva finta non produceva altro suono. Era abituato a sentirlo, era come una sorta di ninna nanna, che gli fece aprire gli occhi di scatto quando comprese che nella stanza c’era effettivamente troppo silenzio.
Rimase immobile, quando la mano di Shannon si infilò nei pantaloncini del suo pigiama, accarezzandogli i glutei e poi strisciando davanti, a dedicare attenzioni al suo membro. Jared si lasciò scappare un gemito acuto, dannazione, cosa stava facendo quel cretino? Era un altro dei suoi scherzi?
“Shhh…” gli sussurrò il maggiore all’orecchio “Piano, o sveglieremo mamma e ci fa a pezzi.”
Il minore dei Leto serrò tra le labbra l’imbarazzante litania di versi che la sua gola voleva far esplodere, mentre Shannon lo masturbava con una dolcezza irritante. “Vorrei farti anche altro, occhi blu, ma non voglio rischiare che ci becchino…”
Jared non comprese quelle ultime parole, sentiva solo le dita di suo fratello strette intorno al suo uccello che gli facevano la sega più bella della sua adolescenza. Quando venne, soffocando un urlo contro il petto di Shannon, quest’ultimo sfilò la mano e si leccò le falangi con il sorriso indecente che lo caratterizzava.
“La prossima volta occhi blu, quando non c’è mamma. Non credere di scapparmi”.
FINE