Titolo: Il ritratto
Fandom: Harry Potter
Autore:
queenseptienna Pairing: Harry/Draco
Rating: NC17
Genere: erotico
Avvertimenti: PWP, slash, sesso descrittivo
Info: scritto per il
#4 p0rn fest di
fanfic_italia con il prompt: HARRY POTTER Draco Malfoy/Harry Potter, Ritratto.
Tutta dedicata a
hikaruryu ,
nasreen44 ,
narcissa63 ,
cuorefreddo ,
acardia17 ,
leliwen e
zephan82 .
Disclaimer: Harry Potter e la sua saga non mi appartengono e tutte le solite storie del copyright ._.
- Dunque tu vorresti farmi credere che quello che hai in mano non è un ritratto di Draco Malfoy, dico bene, Harry? -
Il Ragazzo Sopravvissuto chiuse il pugno intorno al foglio che stingeva fra le dita, ma ormai era tardi: Hermione sapeva. Ogni scusa sarebbe risultata patetica, insulsa o quanto meno demente, visto che Ginny aveva immediatamente spifferato all’amica che una sera aveva visto Harry in Sala Comune, chino su un tavolo, tutto intento ad eseguire un ritratto a matita.
Beh, un ritratto. Qualcosa del genere. Harry si sottovalutava spesso.
- Posso avere la domanda di riserva? - domandò quest’ultimo, arrossendo per la vergogna di essere stato scoperto. Insomma, Il Prescelto che scarabocchiava la faccia da schiaffi del figlio di un pericoloso Mangiamorte? Roba da Gazzetta del Profeta con conseguente desiderio che la terra si aprisse sotto i piedi.
- No. - rispose Hermione - Ma faresti bene a darla a lui. Hermione puntò il dito verso la tavolata dei Serpeverde, indicando la figura sottile e flessuosa di Draco Malfoy. Solo a guardarlo Harry si sentì duro da scoppiare.
Quando era successo tutto quell’uragano di sensazioni? Fino a qualche giorno prima voleva picchiarlo e cancellarlo dalla faccia della terra. In quel momento voleva picchiarlo e scoparselo.
Non che Potter ne fosse innamorato, sia ben chiaro (Harry aveva ancora idee molto confuse a tal proposito), ma aveva iniziato a trovare interessante Draco sotto un certo punto di vista. Solo in quello però, perché per il resto gli avrebbe volentieri rifilato uno Stupeficium in mezzo alla fronte e avrebbe gettato il corpo a far compagnia alle zucche di Hagrid.
- Harry? Svegliaaaaa! - Hermione gli sventolò una mano davanti - Ti sta fissando! -
Potter si riscosse a quel richiamo, notando con orrore che sì, Draco lo stava guardando e no, non gli stava rivolgendo uno sguardo molto amichevole. Si limitò a distogliere lo sguardo e a stringere più forte il ritratto in mano.
- Potter, inutile feccia che ammorba queste mura, fammi capire: hai disegnato la mia bellissima faccia su una pergamena da due soldi? Potrei farti causa per questo affronto. -
Draco sollevò uno sguardo irato sul rivale, agitando il foglio che Harry, in uno slancio suicida, aveva deciso di ficcargli in mano senza troppi preamboli.
- Sai, non sono mica figlio di papà come te. - si imbronciò il moro. - Ma non dici niente? -
Malfoy emise un lungo sospiro e prese a parlare lentamente, come se stesse discutendo con un bambino particolarmente ritardato. - Potter, francamente la totale mancanza di neuroni nel tuo cervello mi fa dedurre molte cose. La prima: che sei un asino di dimensioni epiche. La seconda: che non hai ancora capito niente. Infine la terza: Bagno dei Prefetti, questa sera dopo il coprifuoco. -
Alzò il naso all’insù con fare sdegnato e si allontanò. Con il suo ritratto ancora in mano e lasciandosi dietro un Harry decisamente confuso.
Che Harry avesse le idee poco chiare, Draco lo aveva già capito da un pezzo. Aveva anche pazientemente sopportato il ritrattino modello adolescente medio in fase di innamoramento, ma lui era una persona lungimirante e aveva magnanimamente decretato che con quella pergamena non ci si sarebbe pulito il didietro, ma l’avrebbe conservata e fatto capire a Potter che era veramente tardo a capire le cose.
La porta del Bagno si aprì, strappandolo alle sue elucubrazioni, rivelando la figura del Grifondoro entrare incespicando all’interno di quel piccolo termario.
- Sono arrivato, Malfoy. - annunciò in un patetico tentativo di fare la voce grossa.
- Potter, dovresti sapere che non amo la gente in ritardo, mentale soprattutto, per cui falla finita, chiudi quella porta e vieni qui. Già che ci sei spogliati, non mi piace farlo vestito. - rispose il Serpeverde, raggiungendolo in pochi passi.
Harry strabuzzò gli occhi per lo shock, non si aspettava una cosa del genere, ma obbedì immediatamente. Insomma, chi se la perdeva una cosa del genere?
- Potter, devi dirmi perché hai ritratto solo il mio viso. - ansimò Draco, appoggiato con i gomiti sulle piastrelle scivolose di vapore del Bagno dei Prefetti, il culo in aria tenuto fermo dalle mani grandi di Harry. Questi si spingeva dentro di lui con una calma irreale, godendosi ogni singola staffilata in quel corpo stretto, quasi non ci credeva neppure lui.
- Perché dovevo vederti nudo, per sapere come sei fatto. - rispose il Bambino Sopravvissuto, sfilandosi per poi rientrare con decisione e strappando un guaito a Malfoy, che ingoiò la battuta sulla perfezione del suo corpo per dare voce alla gola e gemere. Ogni spinta di Harry lo mandava sempre più dritto in paradiso, portandolo sull’orlo del dolce baratro in cui sarebbe voluto cadere e dove Harry lo spinse, permettendogli di riversarsi fra le sue dita con un orgasmo rapido e inaspettato.
- Potter, il mio corpo è assolutamente perfetto, per la prossima volta ESIGO un nudo artistico intero. - mormorò Draco, mentre tentava di prendere fiato e ritrovare sé stesso.
Harry sorrise, non c’era problema. Aveva molto materiale su cui lavorare.
FINE