Nell'ultima riunione a casa Paglia abbiamo parlato di Decameron. Oggi la trasmissione di Luttazzi è già chiusa.
La satira politica era diretta, simpatica, brillante, diretta, diretta e diretta. Secondo me, il punto forte del contenuto.
A contrappunto una serie di sequenze recitate. Scenette grottesche, immorali, di pessimo gusto, male interpretate dagli attori ignoti.
Partendo dall'incontrovertibile assunto che Luttazzi sia estremamente intelligente ho pensato questo:
- Luttazzi farcisce la sua trasmissione di umorismo da latrina perché ha avuto il permesso di farlo. L'unico motivo per cui ha deciso di utlizzare metà del tempo allo scopo di imbarazzare lo spettatore è semplicemente perché può. Come a dire: "sono tornato e adesso faccio il cazzo che voglio". La spocchia dei giusti.
- Luttazzi sta cercando di aprire gli occhi agli spettatori della televisione pubblica. Il suo è un gesto profondamente educativo. Quello che vuole dirmi è questo: con un contenuto così originale e qualitativamente superiore, per rientrare negli standard della televisione pubblica è necessario controbilanciare aggiungendo tonnellate di cagate insopportabili. Se da un lato raggiungo vette mai visitate dalla trasmissione italiana media, dall'altro scavo solamente poco sotto il cratere consolidato dagli inveterati minatori di merda dei palinsesti nazionali.
- Ultima ipotesi, meno plausibile. Luttazzi ha pensato ai bambini. Ai bambini la politica non interessa, annoia. Sono abituati a quelle cose lì e lui gliene offre a piene mani, negli anni '80 compravamo Lo Sporcaccione, oggi i nostri cuginetti si guardano le parti più succose di Decameron.
Tutto inutile comunque, nessuno ha voluto capire, si chiude bottega di nuovo.
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Oggi
Luttazzi scrive sul suo blog:
Come faccio a sopportare la chiusura di Decameron? Penso a Giuliano Ferrara in una vasca da bagno, con Berlusconi e Dell'Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta.
Sento che tornerà, continuerà a tornare e avrà un fegato sempre più grosso, una bile sempre più verde.
Grazie Luttazzi, secondo solo al Razzi.