Dec 26, 2013 19:10
FANDOM: DRACULA
PAIRING: Lucy Westenra/Mina Murray
PROMPT: "Giochiamo al dottore?"
NOTE: Premetto che non scrivo da una vita e sono completamente arrugginita. Mi sono lasciata convincere da un paio di occhioni e quindi eccomi qui. E poi, diciamolo...il prompt è molto interessante. Ovviamente non sono un dottore e quindi ho velocizzato molto la visita. Meglio sempre non aggiungere particolari stupidi. Non so se sono riuscita a soddisfare le aspettative altrui, ma pazienza. Se non ci sono riuscita questa volta, ci riuscirò la prossima e la prossima ancora. Si tratta di esercizio e io non ne faccio da un po'. My bad. Detto questo, ecco la ff made in Liv. Enjoy (I hope)! :D
Come tutte le sere, Mina era tornata a casa dopo una lunga giornata di studio insieme al dottor Van Helsing. Era molto stanca, ma appagata. In fondo studiare era sempre stato un suo sogno e la faceva sentire indipendente, non come tutte le altre donne. Si sentiva libera.
Quella sera aveva deciso di rimandare il suo appuntamento con Jonathan e passare del tempo insieme alla sua migliore amica Lucy. Non poteva pensare a qualcosa di meglio per rilassarsi in compagnia.
Lucy sapeva bene come farla divertire, senza pretendere molto e addirittura, senza parlare. Aveva pensato che fosse la scelta migliore.
Sapeva che la sua amica era già a casa ad aspettarla, e l’avrebbe accolta con il suo solito grande sorriso e magari qualche racconto divertente.
Entrata nella sua camera, però, aveva notato qualcosa di diverso.
Lucy era sul suo letto, intenta a leggere un libro.
“Cosa stai leggendo?” le aveva chiesto Mina, lasciandosi cadere sul letto, accanto a Lucy, che aveva smesso per un attimo di leggere per guardarla.
“Uno dei tuoi libri. Riconosco che i tuoi studi sono molto interessanti.” le aveva risposto, con un sorriso.
“E lo riconosci solo adesso?” diceva, ridendo, mentre si sistemava più comoda sul letto.
Lucy si era limitata a ridere insieme a lei, chiudendo il libro.
“Che c’è? Vuoi che ti insegni qualcosa?” le aveva chiesto Mina, continuando a ridacchiare.
“No, non potrei mai. Pero’, ora che ci penso, posso esserti utile.”
In quel momento, Mina non aveva capito in cosa potesse esserle utile. Ha guardato la sua amica con uno sguardo confuso.
“In che modo? Nemmeno il dottor Van Helsing riesce ad aiutarmi nella pratica.”
Ripensando ai suoi problemi, si era messa a sospirare, perdendo il sorriso.
“Ma il dottor Van Helsing non è me!” aveva risposto Lucy, con un enorme sorriso.
“Lascia che ti aiuti! Perché non mi visiti? Sono a tua completa disposizione.”
Dicendo questo, Lucy si era sdraiata del tutto sul letto e continuava a guardare Mina in modo giocoso.
“Coraggio! Non mi sento molto bene. Ho proprio bisogno di una dottoressa brava come te!”
Mina doveva riconoscere una cosa: nessuno come la sua migliore amica riusciva a tirarla su di morale e farla sentire importante, nemmeno Jonathan.
Così aveva deciso di stare al gioco, accontentando Lucy.
“D’accordo! Non posso ignorare la richiesta d’aiuto di una persona in difficoltà.” si era quindi alzata dal letto e, dopo un’occhiata a Lucy, si era seduta accanto a lei.
Le aveva poi preso il polso, ascoltando i suoi battiti. Constatato che da quel punto di vista, andava bene, aveva iniziato a tastarle il collo.
Lucy la guardava negli occhi, sentendo le sue mani sul collo e sperando, segretamente, di poterle sentire altrove. Non osava muoversi, continuando a guardarla intensamente.
Nel frattempo Mina aveva spostato le mani sul ventre di Lucy, dopo averle fatto prima togliere l’abito, causando a quest’ultima palpitazioni e respiro corto.
“Ti fa male qui?” diceva, spingendo con le dita in punti specifici del ventre.
Lucy quasi non riusciva a parlare. Si limitava a guardare le sue mani sul ventre e cercare disperatamente di mettere insieme delle parole sensate.
In realtà pensava che in quel momento non era lì che sentiva dolore, ma la sensazione che provava nell’avere le mani di Mina sulla sua pelle, l’aveva fatta agire in un modo che non avrebbe mai pensato possibile.
“N-No…non lì.” Detto questo, le aveva preso una mano e, senza avere il minimo controllo di se stessa, l’aveva spostata più in basso, aprendo appena le gambe.
Mina la guardava confusa, non sapendo cosa pensare.
“Lucy…”
“In fondo i dottori si occupano anche…di questa parte del corpo, no?”
“Sì, ma…”
“È lì che sento dolore…” l’aveva interrotta Lucy, che stava impazzendo sentendo la mano di Mina completamente ferma.
Erano passati alcuni interminabili secondi in cui Mina era rimasta a guardare Lucy totalmente confusa. Ciò che provava, toccandola, non era esattamente come si aspettava. Sapeva che era tutto terribilmente sbagliato, ma al tempo stesso voleva provarci. In fondo stavano solo giocando. Continuava a ripeterselo per sentirsi meno in colpa.
Senza dire nulla e senza pensarci più, Mina aveva iniziato a muovere la mano e dare piacere a Lucy.
Guardarla chiudere gli occhi e abbandonarsi totalmente al piacere era una delle cose più belle che Mina avesse mai visto. Neanche quell’unica notte passata insieme a Jonathan l’aveva fatta sentire così piena di desiderio e completezza.
Lucy finalmente aveva smesso di soffrire in silenzio ed era riuscita ad ottenere le attenzioni di Mina. Eppure sentiva di volere di più, così, istintivamente, aveva allungato le braccia verso Mina per tirarla a sé. Voleva baciarla, voleva sentire il suo corpo completamente. Voleva ricambiare ciò che stava facendo.
Dopo averle tolto l’abito ingombrante, tra baci e sguardi reciproci, avevano passato la notte a darsi piacere a vicenda. Con grande stupore di Lucy, Mina non sembrava affatto sconvolta e pentita.
In quel momento entrambe avevano solo deciso di godersi a pieno il loro ‘gioco’ e speravano che non finisse mai.
Dopo quella notte passata a fare la dottoressa e, con ottimi risultati, anche la paziente, Mina sapeva bene che la sua relazione con Jonathan non sarebbe stata più la stessa, e nemmeno quella con Lucy.
Entrambe avevano constato che non esisteva al mondo un gioco migliore di quello.
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