[Fandomz] flashine random

Dec 26, 2014 17:10

Fandom: Miss Fisher's Murder Mysteries
Titolo: Call me by your nam
Personaggi: Phryne Fisher, Jack Robinson
Rating: pg
Genere/warning: het, fluff as hell
Wordcount: 876
In cosa questa fic consiste: Jack va a fare visita ad una malata Miss Fisher.
Note: scritta per una Notte Bianca \o\ ... del 2014 /o/"

“Non credevo che bastasse qualcosa di comune come un’influenza per metterla fuori gioco, miss Fisher.”
Phryne si è seduta quando è giunto nella stanza, ma con le coperte fin sotto il mento. È senza trucco, più pallida del solito, ma mai priva del suo sorriso, anche se ora ha le labbra secche; è bella come sempre, ma non lo dirà mai ad alta voce. È bella in modo diverso dal solito, è bella in quel modo per cui vorrebbe infilarsi sotto le coperte e farsela dormire addosso, in quel modo per cui vorrebbe essere abbastanza grande per esserle da scudo, come quando l’ha vista soffrire per sua sorella, in quel modo per cui non è solo bella, è altro. Ma in fondo lei è sempre altro.
Le sorride a sua volta.
“Sono a letto solo perché Mac mi ci ha costretta, Jack.”, e lancia un’occhiata alla sua dottoressa, che si sta rimettendo il cappello. Lei ricambia con una di rimprovero, ammorbidita da un sorriso affettuoso.
“Dot potrebbe cuocere un uovo sulla tua fronte, Phryne. Se non te ne stai buona a letto almeno fino a domani, quando tornerò, le chiederò di farlo.”
“Potremmo scoprire che è un ottimo nutriente per la pelle, penso che correrò il rischio.”, ribatte miss Fisher, facendola ridere contro la sua volontà. “Le migliori scoperte vengono fatte per caso, e sfidando le autorità.”
“A domani, Phryne.”
“A domani, aguzzino.”
Jack le si siede accanto, incrociando le mani in grembo. “Quando stamattina non l’ho trovata sul luogo del delitto ho pensato che fosse in ospedale con una gamba rotta, come minimo.”
“Ti preoccupi sempre troppo, Jack. Però almeno sarebbe stata una scusa decente.” sbuffa lei, e rotea gli occhi. “Cos’avete trovato?”, e il viso si colora appena appena, e si mette più dritta con la schiena. Com’è possibile che, in ogni modo, i suoi capelli siano perfettamente lisci, e così lucidi?
“Una ragazza di diciassette anni, morta per strangolamento. Abbiamo scoperto che era una cameriera, ed è stata uccisa per gelosia dalla sua padrona. Ha convinto il giardiniere ad ucciderla. Il poveretto è così innamorato di lei che non ci ha pensato su un secondo.”
“Una Biancaneve finita male, mh?”
“Confesso non sia stato il primo pensiero a passarmi per la mente.”
“Perché la tua è una vita molto triste, Jack.”
“Notoriamente chi non collega omicidi alle favole per bambini conduce una vita triste.”
“Quanta aridità, ispettore! Tutti dovrebbero trovare un po’ di tempo e un po’ di cuore per le favole. Tu, soprattutto, col lavoro che fai, ne avresti bisogno. Io e le ragazze abbiamo recentemente trovato un volume illustrato delle fiabe dei Grimm, e ne leggiamo una prima che Jane vada a letto. Dot non ne conosceva quasi nessuna, sua madre diceva fossero immorali. Dovresti vederla, è così carina, si commuove tutta sui lieti finali.”
“Non dovrebbe lodare Dot davanti a me.”
“Oh, non c’è bisogno di farlo con Hugh. L’adora già abbastanza.”
“Non ricordo nessuna favola. Non sono nemmeno sicuro me ne abbiano mai lette.”
“Potresti unirti a noi, una qualche sera. Potresti fare le voci del principe. Ti ci vedo benissimo. Saresti un principe bellissimo.”
E lo dice con un tono, con un sorriso, che Jack non può fare a meno di levare lo sguardo, anche se solo per un attimo. Questa donna sarà la sua morte prima di quanto crede.
“Ci penserò su.”
“Oh, Jane ne sarebbe felicissima.”
“Solo Jane?”
“E Dot. Dovrei invitare anche Hugh? Dovrei. Potremmo fare delle recite.”
“Questo è delirio da febbre.”
“Potrebbe. L’ultima parte. Però davvero dovreste venire, qualche volta. Ti prego?”
Le sorride, e lei ricambia. “Qualche volta. Così Collins potrà imparare qualcosa da raccontare ai suoi bambini.”
“Visto? Sarebbe fantastico per tutti.”
“Assolutamente.”
Prendendolo alla sprovvista, Phryne tossisce forte, e si appoggia ai cuscini. “Odio essere malata.”, sbuffa, imbronciandosi.
“Suppongo non avvenga spesso.”
“Quasi mai, ho sempre avuto una salute invidiabile. Sarà così noioso starmene qui da sola. Non voglio che si avvicini nessuno perché rischio sempre di contagiarli, ma sarà una noia mortale. Ho la febbre solo da ieri e già penso che mi si scioglierà il cervello, a non usarlo.”
“Le farà bene, stare un pochino tranquilla.”
“È noioso, stare tranquilli.”
“Non succederà niente, per qualche giorno.”
“Ma mi sono già persa un’investigazione con te.”
“Ce ne saranno altre, sfortunatamente gli assassini, di pause, non se ne prendono.”
“Me lo prometti?”
Ridacchia di fronte a quell’inappropriato entusiasmo da ragazzina. Ma quando mai qualcosa collegato a Phryne si è rivelato opportuno? “Glielo prometto.”
Dà un’occhiata all’orologio, perché ha come l’impressione che, in quella stanza, il tempo giri secondo i propri capricci, e deve rendersi conto di quanto ne sia passato nel mondo reale. “Credo di dover andare.”
“Abbandoni così una povera malata?”
“Non la lascio di certo da sola. Sono tutti preoccupati per lei, non si accorgerà nemmeno della mia assenza.”
“Impossibile. Non è la stessa cosa.”
Di nuovo Jack distoglie lo sguardo, e si alza. “Dovrà accontentarsi.”
“Potresti dirlo in modo meno crudele.”
“Dovrà accontentarsi, temo.”
Questo la fa ridere, e Jack sorride di nuovo.
“Lo farò, allora, ma solo se tornerai domani.”
“Non mi perderei mai Dot che si mette a cucinare sulla sua fronte.”
“Allora a domani, Jack.”
“A domani, Phryne - miss Fisher.”
Il sorriso di lei è così grande, e brillante, che dovrà metterci tutte le sue forze per uscire da questa casa.
“Mi piace quando mi chiami per nome, Jack.”
Le fa un cenno del capo ed esce dalla stanza senza una parola. La sente ridere dietro la porta socchiusa.

Fandom: Suits
Titolo: Bliss
Personaggi: Mike Ross, Harvey Specter
Rating: nc17
Genere/warning: slash, pwp, top!Mike
Wordcount: 469
In cosa questa fic consiste: ... in top!Mike.
Note: scritta per la Notte Bianca di cui sopra \o\

Mike spinge di nuovo dentro di lui, un verso basso e gutturale dritto nel suo orecchio, sottopelle, nel sangue. È così lento, più dell’infinito, che Harvey gode di ogni secondo come se fossero ore. “Tutto bene?”, gli domanda, baciandogli il collo, allontanandosi per spingere appena più a fondo, e Harvey geme prima di riuscire ad acchiappare una risposta. È la prima volta che lo penetra, ed è quasi più agitato lui di Harvey - ha quasi paura di spezzarlo, come se fosse di vetro.
“Come potrebbe essere altrimenti?”
“Sei sicuro che non ti stia facendo male?”, e lo bacia in mezzo alle scapole, le labbra e la voce di miele dolce, appiccicoso. Lo bacia da spalla a spalla, lentamente. Si muove dentro di lui e Harvey si morde le labbra. Gli escono dalle labbra certi sospiri bisognosi che non si sentiva da così tanti anni che non credeva fossero ancora lì. “Non voglio farti male.”
“Se me ne facessi, te ne saresti già accorto.”
Gira il viso per poterlo baciare, e avvolge il braccio attorno al collo; gli lecca le labbra, e poi apre le sue per riempirlo di baci aperti e affamati. “Scopami, Mike, cazzo.”, gli soffia sulle labbra, guardandolo negli occhi. Osserva la scintilla in quelli di Mike scoppiare, e sorride. I baci scendono dal collo lungo la spina dorsale, e le mani gli stringono i fianchi, e le spinte sono sempre lente, ma più profonde, aspetta di meno tra l’una e l’altra. Gli morde una spalla, e Harvey si spinge di più contro di lui, alzando il sedere e mettendosi in ginocchio, e Mike risponde penetrandolo ancora più a fondo, le dita sui fianchi che più tardi saranno segni rossi che leccherà.
“Così va bene?”, gli chiede con voce roca, e non gli sta domandando se sta bene, gli sta domandando se vuole essere scopato più forte, più veloce, così in fondo da sentirlo per giornate intere. Harvey si gira nuovamente per baciarlo, ma non ha abbastanza fiato per farlo, per cui geme un “Ancora, ancora”, e Mike gli si spinge talmente in profondità che urla. L’orgasmo è così forte che quasi lo spaventa.
Mike gli crolla sulla schiena, dopo essere venuto. Continua a baciarlo ovunque possa. Lo gira appena esce da lui, lo fa sdraiare sulla schiena e gli sistema i capelli dietro l’orecchio. Harvey si sente scoppiare.
“Avrei voluto vederti, mentre venivi.”
Ha la voce imbronciata, mentre gli bacia la pancia. Harvey gli accarezza i capelli, l’unica cosa che le forze rimaste gli consentono.
“La prossima volta.”
Mike si tira su di scatto. “La prossima volta?”
“Mh-mh…”
Mike gli sale in braccio, pieno di energie come un coniglio, chissà come, e gli bacia tutto il viso. “Ti amo.”
“Solo perché ho detto che ti darò il culo?”
“Anche.”
“Contento di essere oggetto di un amore così sincero…” ride, ricambiando metà dei suoi baci, e rimane comunque quasi senza fiato.

rating: pg, serie: suits, serie: miss fisher's murder mysteries, genere: pwp, genere: fluff, genere: het, rating: nc-17

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