Fan Fiction - Will/Finn ("Can't fight this feeling")

Jul 07, 2010 16:15

Titolo: Can't fight this feeling
Fandom: “Glee”
Personaggi: Will Schuester, Finn Hudson
Pairing: Will/Finn
Rating: NC17
Stagione: Prima puntata (durante la 1x01)
Conteggio Parole: 1162
Disclaimer: Come al solito, questa storia è frutto della mia fantasia. I personaggi appartengono a Ryan Murphy, Brad Falchuk e Ian Brennan, io ci gioco e basta.
Note: Si tratta di un “What if”, cioè cosa sarebbe successo se Will avesse pensato a sé (e ad una parte del suo corpo) invece che al Glee Club. Scritta per kinks_pervs (10 Emotions). Scritta per il Citafic di ff_serietv_ita.
Citazione: Supernatural - Well, hell then. Guess I need my pants. (Ash)
Tabella: qui
Archivio sì/no: No



Will fissava scoraggiato quel foglio appeso. Neanche un nome era stato aggiunto sulla lista. Un nome serio, ovviamente: non poteva portare dalle regionali il signore 'Testa di Cazzo' o 'Succhiamelo, Baby!'.
Era inutile, era stata un'idea assurda e sbagliata in partenza, ma come diceva Emma doveva portare i ragazzi più amati dalla sua parte per poter avere un seguito: e chi c'era di più amato e idolatrato dei giocatori di football?
Si avviò mesto verso il corridoio; era quasi uscito dallo spogliatoio quando una voce gli giunse alle orecchie.

I cant fight this feeling any longer
And yet Im still afraid to let it flow
What started out as friendship, has grown stronger
I only wish I had the strength to let it show

Meravigliato, Will si fermò con un piede a mezz'aria per poi ruotare su se stesso di centottanta gradi. Quel suono proveniva dalle docce che lui pensava dovessero essere deserte a quell'ora. Non era certo una radio, era di sicuro qualcuno che cantava. E anche molto bene.

I tell myself that I cant hold out forever
I said there is no reason for my fear
Cause I feel so secure when were together
You give my life direction
You make everything so clear

L'insegnante camminò sul pavimento umido dei bagni cercando di non fare rumore. Solo una doccia era in funzione, quindi non gli era difficile scoprire il colpevole. Inoltre cantava a voce talmente alta che anche un sordo lo avrebbe trovato. Will si avvicinò alla parete divisoria e diede un'occhiata.

And even as I wander
Im keeping you in sight
You're a candle in the window
On a cold, dark winters night
And I'm getting closer than I ever thought I might

La prima cosa che vide fu la schiena bianca di Finn che si muoveva a ritmo della musica nella mente del ragazzo. Poi ci furono i fianchi di Finn, muscolosi e senza grasso, come un astro nascente del pallone che si rispetti. Poi ci fu il culo di Finn, bello sodo e invitante nella sua virgineo candore. Ondeggiva in maniera ritmica, ipnotizzando lo sguardo del professore come un pendolo.

And I cant fight this feeling anymore
I've forgotten what I started fighting for
Its time to bring this ship into the shore
And throw away the oars, forever

All'improvviso, Finn ruotò su stesso, preso dall'entusiasmo della sua interpretazione, e si trovò di fronte a Will con gli occhi chiusi. E stavolta l'insegnante non poté fare a meno di notare il petto duro di Finn, i suoi addominali scolpiti e il suo sesso decisamente non a riposo. A quanto sembrava, il ragazzo era impegnato in qualche piacevole sogno erotico vista l'erezione che stava nascendo tra le sue gambe.
Will spostò lo sguardo da quell'invito così esplicito al viso di Finn, ancora perso nel suo mondo interiore. Senza pensare a tutte le possibili conseguenze ('Sono un suo professore', 'È un ragazzo', 'È etero'), l'uomo diede un colpetto di tosse per attirare la sua attenzione.
La strofa successiva si spezzò sulle labbra di Finn che aprì gli occhi colmi di stupore. “Professor Schuester...” mormorò, arrossendo - e stavolta Will notò quanto fosse eccitante quello sguardo timido e imbarazzato - “Non... non è come crede...”
“Ah, no? E com'è invece?”
Un po' il professore si vergognava - un bel po', ad essere sinceri - perché non era da lui comportarsi in quel modo con uno studente, soprattutto spaventato com Finn. Ma cavolo! Con Terri il sesso era raro e per niente eccitante, e adesso si trovava davanti quel giovane ingenuo e vergine tutto per lui.
“Io... a me piace cantare, ma non posso farlo perché i ragazzi mi prenderebbero in giro e io...” piagnucolava intanto Finn. “E... oh, al diavolo allora! Credo di aver bisogno dei miei pantaloni, visto che sono fregato!”
“Mh, io direi che invece non hai bisogno dei pantaloni. Stai benissimo così.”
Finn sbatté le palpebre, meravigliato da quell'uscita del suo professore, proprio lo stesso che gli stava andando incontro sotto la doccia. “Ma, mister Schue... così si bagnerà...” mormorò.
Will sorrise, accarezzando il viso del giovane. “Sono lusingato che tu ti preoccupi per me, ma non ce n'è bisogno” sussurrò, schiacciandolo contro il muro. “Facciamo così... io non dico a nessuno che ti ho sentito cantare, ok? In cambio però tu farai qualcosa per me.”
Gli occhi di Finn si spalancarono per la sorpresa e annuì entusiasta. “Sì, certo mister Schue! Qualsiasi cosa!”
“Allora... toccami” gli sussurrò all'orecchio, prima di leccarglielo.
Il ragazzo pensò che ci fosse qualcosa che non andava. “Come scusi?”
“Hai detto qualsiasi cosa, no?” chiese l'insegnante. “Non temere, non ti farò niente di male... Sei così bello...” gemette Will, incapace di resistere ancora. Gli mise le mani sui fianchi e cominciò ad accarezzarlo mente i baci si facevano più intensi. Sembrava che gli stesse mangiando il collo dai mugolii di apprezzamento che faceva.
Finn era senza parole, però gli sembrava che quella punizione non fosse niente male. E nessuno lo avrebbe preso in giro per il canto. Cercò di seguire quello che l'uomo gli stava facendo e pose le sue mani sul petto dell'uomo, ancora coperto dalla camicia zuppa d'acqua.
“Mister Schue... ha dei... bei muscoli...” ansimò il ragazzo, anche se parlare gli riusciva difficile con Will che si strusciava contro di lui.
“Grazie...” mormorò Will, succhiandogli la pella profumata di bagnoschiuma. “Dai, non resisto... toccami...”
“Ma... lo sto facendo...” balbettò Finn in imbarazzo.
“Più giù...”
“Qui?” E Finn mise le mani sulla pancia di Will, notando quanto fosse in forma.
“Più giù...”
“Qui?” Stavolta erano sulle cosce dell'uomo.
“Finn” disse il professore, staccandosi da lui per guardarlo negli occhi. “Il sesso... sai, il mio uccello... il cazzo! Capito adesso?”
Gli occhi del giovane si sgranarono come quelli di un gufo, mentre si lasciava sfuggire un “Oh...”, come chi ha appena scoperto una verità sconvolgente.
Will sospirò e passò all'azione, prendendo in mano l'erezione di Finn. “Anche tu... per piacere...” mormorò.
Finn obbedì e sbottonò i pantaloni del suo insegnante, prendendo in mano il suo sesso duro. “È la prima volta...” pigolò timido, facendo sorridere anche il suo amante.
“Non temere, non morde...” sorrise. “Ora fai quello che faccio io...”
In quello il giovane era esperto, viste tutte le seghe che si faceva per colpa di Quinn; però quella volta la sensazione era diversa, molto più eccitante. La mano di Will si muoveva veloce e sembrava conoscere alla perfezione tutti i suoi punti sensibili; Finn ci metteva del suo per poterlo ringraziare a dovere e, a giudicare dai gemiti di Schuester, ci stava riuscendo benissimo.
Quando il professore gli mise l'altra mano in mezzo alle natiche e cominciò a solleticare la sua apertura, il giovane ebbe l'orgasmo più potente della sua breve vita, seguito a ruota da Will che si appoggiò contro al corpo di Finn per riprendere fiato.
Il ragazzo non sapeva cosa dire e fu l'insegnante a toglierlo dall'imbarazzo. “Per oggi abbiamo concluso” mormorò, dandogli un bacio lieve sulla guancia. “Però non so per quanto potrò conservare questo segreto... che ne dici se ne parliamo domani nel mio ufficio?”
Finn si limitò ad annuire e, mentre lo guardava andare via, pensò a quanto era fortunato: non solo non veniva sputtanato, ma aveva anche risolto i suoi problemi di eiaculazione precoce.

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