Fan Fiction - Alec Hardison ("Scheherazade")

Jul 05, 2010 17:52

Titolo: Scheherazade
Fandom: “Leverage”
Personaggio: Alec Hardison
Pairing: Alec/Parker, Alec/Eliot
Prompt: 08. Musica.
Rating: NC17
Conteggio parole: 514
Riassunto: Durante l'esecuzione di “Scheherazade”, Alec ripensa alla sua vita.
Avvertimenti: Slash
Note: Ambientata durante la 3x04. Scritta per mezza_tabella
Link alla tabella/set: qui



Le luci si abbassano e l'occhio di bue si concentra solo su di lui. Alec prende un profondo respiro e si alza in piedi, cominciando a muovere l'archetto. Sfiora le corde con leggerezza, come sua nonna gli ha insegnato a fare, tanti anni prima.
Da quelle corde tese esce una musica soave che sale alta verso il soffitto, facendo vibrare i cuori e le anime dei presenti.
Hardison chiude gli occhi e torna indietro con la mente, a quando sua nonna, la donna che lo aveva allevato con pugno duro e infinita dolcezza, lo accompagnava per mano dal maestro di violino. Era un vecchietto simpatico ed era certo che accettasse di dargli quelle lezioni gratuitamente solo perché la nonna gli piaceva. Ricorda i profumi di quella casa, ricorda i biscotti che l'uomo gli faceva trovare sul tavolino del soggiorno, il premio per i suoi sforzi musicali.
In sala nessuno ha il coraggio di parlare, neanche di respirare. Tutti gli sguardi sono puntati sul giovane Temi, astro nascente della musica. Nessuno può leggere dentro il cuore di Alec che ora batte in sincronia con le note dello Stradivari, mentre canta le note della bella Scheherazade, la prima truffatrice della storia.
Ricorda Hardison i dolci momenti passati in compagnia di quella donna che lui ha amato come una vera nonna, di colei che è stata tutta la sua famiglia, senza chiedersi cosa stia pensando adesso di lui, sapendo che è diventato un truffatore. Forse sorriderebbe vedendo che lo fa solo per aiutare chi sta soffrendo, anche se davanti a lui non lo ammetterebbe mai.
Pensa alla sua nuova famiglia Alec, pensa a Parker che gli fa battere il cuore e alla quale vorrebbe confessare il suo amore, con la paura però di essere rifiutato. Il respiro si ferma mentre l'archetto sembra danzare da solo sulle note come un fiore sulla superficie dell'acqua. Si ferma quando Alec pensa ad Eliot e a quello che prova quando le sue braccia muscolose lo abbracciano, quando la sua lingua invade la sua bocca per impedirgli di gridare. Nessuno deve sapere quello che combinano nell'anonimato delle loro stanze, lontani dagli sguardi degli altri. Davanti al resto del mondo continuano a comportarsi come cane e gatto, lasciando al buio di una camera d'albergo le carezze e i baci. Quello non è amore, non lo è mai stato per nessuno dei due; è una passione alla quale non sanno dare un nome ma che li ha fatti bruciare dalla prima volta che si sono visti. Il giorno in cui Eliot, senza farsi domande, lo aveva sbattuto contro la fredda parete di un ascensore, violando per la prima volta la sua apertura con la sua virilità, dura e bollente da fargli male. Aveva urlato di dolore, ma ben presto quelle grida avevano assunto la morbidezza della seta mentre la passione gli scorreva furiosa nel sangue.
Non parlano perché non ce n'è mai stato bisogno, eppure adesso mentre Alec si avvicina adl finale, è proprio ad Eliot che pensa e i suoi occhi azzurri sono l'ultima cosa che vede prima che le note lascino il posto agli applausi scroscianti del successo.

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