Di Maria Rosario Tinto.
Il vento alza una foglia,
l’ultima foglia.
La porta lontano
dove il mio sguardo
più non si posa,
dove il mio essere
di colpo svanisce.
L’orizzonte
neppure restituisce
ciò che nel tempo prende.
Vento, amico mio
non udire la mia voce,
continua a rimestare
col tuo alito antico
quest’arida polvere
che ci tiene
alla terra legati.
Trascina . . .
questi umili granelli
verso le bianche spiagge
dell’amore puro,
nel silenzio
che tutto
metterà a tacere.