...tratto dal web.Quello che avrei voluto saper scrivere io:
http://digilander.libero.it/pizia98/ "8 novembre 2002
Che mondo sarebbe senza Fallacia?
Interno giorno.
Un salotto borghese, mobilio scuro d'antiquariato, ritratti alle pareti, libri, persiane chiuse, odore di naftalina e di chiuso, ammennicoli vari, pavimenti lustri.
AMICA: "Oriana, amica mia, mi sento depressa, questo mondo non mi piace, sento che c'e' qualcosa di piu', lavoro troppo, guadagno poco, vivo nel traffico delle 9 e delle 18, c'e' qualcosa che non torna, ti prego parliamone insieme, cerchiamo di capire..."
ORIANA: "Non ti appoggiare a quel tavolino, è un Luigi XIV."
Di cosa ha paura la signora Fallaci che si abbassa a supplicare di non toccare Firenze, lei che non supplica nemmeno il Padreterno? Perchè tutta questa passione non solo per le statue e i quadri di Firenze, ma per le strade, i vicoli, le piazze, le pietre perfino?
Dov'e' il valore di un luogo se gli togli le persone (delle quali alla Fallaci pare non fregare un cazzo, mentre le pietre...quelle si eh), se gli togli il passato, anche quello doloroso, e se gli togli un futuro, per quanto possa non piacere a lei (che non mi pare abbia potere in materia)?
Secondo quale principio, vorrei cercare di capire dalla Fallaci, una città va difesa da quello che le succede dentro e fuori, fossero anche cortei di stupidi figli di papa', fossero anche politiche di potere, o invasioni di extracomunitari, di architetture altre, di altre religioni e altri venti?
Perchè fermare Firenze, e tutte le città come lei, alla Storia che gira tutt'intorno? Perchè proteggerla dentro una teca, perchè il potere papale raccontato su quasi ogni cazzo di opera fiorentina dovrebbe essere piu' importante di quello raccontato oggi su altri supporti, o piu' importante dello sdegno, piu' importante di un movimento che muove persone da altri continenti?
La Storia è Storia e non si decide a tavolino (meno che mai quello suo, signora). La Storia càpita. Càpita secondo strategie, casi, cose complicate e multiformi. Ma non c'e' dubbio che vada avanti, che vada. Perchè tutta questa paura?
Io non ho paura di lei signora Fallaci, perchè anche lei fa parte del disegno. Non ho paura sebbene dovrei averne, come una strega per l'Inquisizione, come tutto ciò che spinge in avanti ne ha per chi fa resistenza e vorrebbe lasciare le cose come stanno, nei secoli dei secoli dei secoli.
Meno male che non è possibile. Non è MAI stato possibile, cara la mia piccola e impaurita giornalista. Le cose accadranno, belle e brutte, come sempre è successo. Credeva di poter fare qualcosa proprio lei, che non è nessuno davanti alla Storia? Che le sue suppliche con le quali onorava potenti e giornali avrebbero potuto fare nulla? Forse avrebbe dovuto davvero rivolgere le sue suppliche piu' in alto, anche se mi pare che siamo almeno in due ad aver capito che nemmeno Lui puo' nulla.
Ehh..lo so, il tempo passa. Ci si dovrebbe rassegnare tutti ad un certo punto, ma poi dove sarebbe il divertimento?"
E.