Titolo: Paradise City
Autore:
pojypojyrating: R- linguaggio, allusioni sessuali, droga, violenza
genere: drammatico
avvertimenti: uh...sesso intergenerazionale? Tecnicamente Sabre è troppo vecchio per *chiunque*...
personaggi: Sabretooth, Jubilee
claim: Sabretooth/Jubilee
parole: 300
tema: #10: strada
breve riassunto: E lui: "Zitta, troia."
Le cose cominciano ad andare veramente male quando Creed uccide il parcheggiatore dell'albergo.
Non è come al distributore. E' che lui è nel panico. Sta fuggendo da qualcuno; è questo lo scopo del viaggio, Jubilee l'ha capito, ma se loro sono la preda, chi è il cacciatore?
Lui non lo dice.
Lascia il cadavere nel parcheggio interrato e ruba un'altra macchina. Jubilee isterica:
"Ci sono le telecamere!"
E lui:
"Zitta, troia."
Lei non tace. Non c'è più niente da perdere. Lui le molla un ceffone che le fa sbattere la testa sul finestrino.
Guida sempre Creed, senza sosta. Sono fuori da Reno, si fa notte nel deserto. Suo malgrado, Jubilee si addormenta al suono dei Motorhead semicoperto da quello del motore. Ogni tanto, i fari illuminano gli occhi di un coyote lontano.
Ulula, inascoltato se non dai suoi simili.
***
La mattina tardi, lei si sveglia.
Los Angeles. Una volta era casa sua, ora è solo una città come tante altre. La circonvallazione è come al solito enorme e intasata di traffico. Jubilee ha bisogno del bagno. Creed non ha pazienza.
"Ti spacco la bocca se continui a frignare."
"Non lo farai. Altrimenti non potrei più succhiartelo."
Lui la guarda. Serio. E' terribile quando è serio.
"Saresti potuta scappare a Reno."
"Ho avuto paura."
"No." Le prende una mano e se la mette in grembo. Non è eccitato, è solo una dimostrazione di forza. "E' che altrimenti non potresti più succhiarmelo."
***
La strada che sale ad Hollywood è tutta un tornante.
"Lo faccio per te, piccola."
Vanno da uno spacciatore che conosce lui e che tratta documenti falsi. Lei avrà una carta d'identità nuova per volare a Calgary.
Va al bagno, finalmente. C'è una striscia di cocaina abbandonata sul lavandino.
La ignora.
P.J., lo spacciatore quarantenne che parla da gangsta, ha un'amante ventenne che gira in bikini, bionda e muta.
Jubilee guarda Creed e si sente perversamente fortunata.
Si imbarcano verso sera.
titolo: Stanze vuote
autore:
pojypojyrating: R
genere: drammatico
avvertimenti: uh...sesso intergenerazionale? Tecnicamente Sabre è troppo vecchio per *chiunque*...
personaggi: Sabretooth, Jubilee
claim: Sabretooth/Jubilee
parole: 400
tema: #42: fuga
breve riassunto: "La CIA mi passava delle dosi di eroina che avrebbero ammazzato un toro."
Il volo è una sorta di pausa surreale nella loro corsa folle. Sono passate a malapena due settimane da quando Creed l'ha trovata, quattro - no, cinque giorni da quando si è infilato una notte nel suo letto -
(Jubilee sospetta di non essere proprio il suo tipo, di primo acchito: troppo magra, troppo ragazzina, altrimenti ci avrebbe pensato prima)
- e sembra già una vita, da quanto si sente esausta -
(però tanto vale ammetterlo che lui è il suo, di tipo, per ovvi motivi)
- ma di dormire non se ne parla. Non ce la fa.
"Come conoscevi P.J.?", chiede lei.
"Prigione."
"..."
"Volevi sapere se mi drogo?", fa lui, sinceramente divertito. Jubilee alza le spalle. Creed dice:
"La CIA mi passava delle dosi di eroina che avrebbero ammazzato un toro, ma per il mio fisico erano aspirine. Mal di testa. Insonnia. Le avevo tutte. Dicevano che diventavo troppo cattivo, con l'emicrania. Ma anche Logan, North... ognuno aveva la sua bella punturina. Comunque, l'artiglio di Logan nel cranio ha risolto il problema alla radice", spiega, battendosi l'indice sulla tempia.
Atterrano a Calgary dopo l'una.
***
Lui ha una casa lussuosa, moderna e vuota. Le nostre case ci assomigliano, ha sentito dire Jubilee; e si chiede cosa dica di Creed questa villa, se non che lui non ci vive molto dentro.
Lui fa una telefonata, controlla qualcosa al computer. Lei è lì in piedi coi vestiti di due giorni fa. Ripete ancora:
"Da cosa stiamo scappando?"
"Non stiamo scappando." E' già più una risposta di quelle che ha avuto finora.
"E allora?"
"Sto cercando una cosa."
"Ma non la cerchi solo tu."
Creed alza gli occhi dall'LCD.
"Ormai puoi anche dirmelo", incalza lei. Lui la guarda, come soppesandola. Si convince.
Le dice cosa devono fare; ormai lei è parte del piano.
***
C'è la stanza di una ragazza nella casa.
Jubilee non sa chi sia - può solo supporre che qui vivesse Birdy e lui non si sia mai preoccupato di far sgomberare la stanza. Ce ne sono anche troppe per una persona sola.
Mentre si lava, ripensa a ciò che le ha detto lui. Tecnicamente, stanno fuggendo, ma non era il caso di reiterare. Si rende conto che al posto di Creed, in questa situazione, Logan avrebbe fatto la stessa identica cosa; le avrebbe chiesto lo stesso tipo di aiuto. E' un pensiero che la mette a disagio.
Uscita dal bagno, Jubilee va in cerca di Creed. Lo trova, fanno sesso. Per dormire meglio, un paio d'ore, in stanze diverse.