Il mondo esterno

Feb 01, 2017 15:34

Nick autore: TatsuEigo
Fandom: Originali fantasy
Titolo: Il mondo esterno
Personaggi: Dinain, Mirin
Pairing: MirinDinain
Genere: Fluff
Avvisi: Slice of life
Rating: verde
Parole: 865
Prompt: Sereno

Mirin non era mai uscito dal sottosuolo: era un nano e come tutti gli altri non lo faceva mai. Aveva corti capelli marroni e occhi color smeraldo, ormai adatti all'oscurità presente lì sotto, ma Mirin non era più un nano giovane, era stufo di restare lì sotto, nonostante tutte le storie che venivano tramandate di famiglia in famiglia.
La giornata si presentava particolarmente fredda anche lì sotto terra, mentre al di là del loro mondo, il paesaggio appariva tutto bianco: un manto di neve ricopriva ogni cosa, dai tetti delle case agli alberi spogli, alla strada dove passavano le macchine.

"Dinain, Dinain...!" il nano si avvicinò ad un altro: costui aveva bellissimi occhi color ghiaccio e capelli dorati, ed era più giovane di lui di alcuni anni, cinque per l'esattezza.
"Che c'è Mirin? Non vedi che sono occupato?" Chiese il nano biondo, mostrando come stava distruggendo qualcosa davanti a lui. Nonostante quelle parole fossero sembrate dure, provava un certo rispetto per il maggiore, nonché ragazzo.
"Lascia da parte il lavoro e vieni con me! Facciamo un esplorazione nel mondo che mai abbiamo visto: qui è fin troppo noioso, siamo sempre e solo qui sotto." In fatto di età era lui il più grande tra i due, ma per il comportamento lo era sicuramente Dinain.

"No, è troppo pericoloso, dovresti saperlo da tutte le leggende che ci vengono narrate. Non ho intenzione di rischiare la vita, ho dei fratellini a cui badare, non posso permettermi cavolate." Disse un po' triste: gli dispiaceva dirgli di no, ma sopra di loro c'erano fin troppi pericoli di cui non sapevano nulla.
"Sei sempre il solito guastafeste. Perché devi essere sempre così?"

Sospirò e gli mise il broncio, decidendo in ogni caso di avventurarsi in superficie: non aveva paura come il fidanzato e gli avrebbe dimostrato che non c'era nulla di cui preoccuparsi. Risalì per varie centinaia di metri il terreno, finché non trovò uno spiraglio. Difficile dire cosa vedesse attraverso esso. Solo una distesa bianca e poi sopra il cielo azzurro cristallino e il sole. Gli occhi gli brillarono per la scoperta e, una volta fuori, un urletto di stupore si levò dalle sue labbra.
Non aveva mai visto un paesaggio così bello: la foresta interamente coperta di bianco e i raggi del sole, nel cielo sereno e limpido, che si riflettevano su quell'immensa distesa soffice. Era alta e solo ora Mirin capiva perché anche da loro facesse freddo: probabilmente era anche arrivata un pochino in profondità. Ci si buttò, notando quanto fosse soffice e fredda al tatto. Sentendo dei passi si affrettò a nascondersi dietro il tronco di un albero, osservando la donna che stava passando di là. Ne rimase incantato, perché era carina, ma non doveva perdere assolutamente tempo.
Pensò bene di provare a creare qualcosa con la neve: un castello, o magari qualcosa di più semplice. Notò la donna iniziare a fare delle grandi palle e decise di fare la stessa cosa. Controllò di modellarla bene, per dargli la forma del suo amato Dinain: Mirin infatti era uno scultore, quindi non sarebbe stato difficile riuscire a farlo. Restò lì fuori per un tempo indeterminato, forse mezz'ora o addirittura un'ora e alla fine tornò nel sottosuolo, andando infine dal fidanzato.

"Vieni, ho qualcosa per te! " Lo prese per una mano ed iniziò a trascinarlo verso quella piccola uscita, cercando di non dargli tempo di ribellarsi.
"Mirin, per favore... Ti ho già detto di no...!" Dinain cercò di fargli lasciare la presa sul proprio braccio, senza però risultati.
"Sono stato fuori del tempo e non mi è successo nulla. Sono sicuro che ti piacerà moltissimo. Fidati di me, per favore." Gli fece gli occhi dolci, cosa che sapeva benissimo era il suo punto debole.
"Aaaah, va bene, ma per poco tempo."

Il più grande ghignò divertito e continuò a trascinarlo con sé, portandolo infine all'albero dove aveva fatto il pupazzo. "Ecco, con questa cosa soffice e bianca, sono riuscito a ricavare te versione pupazzo di neve, che ne dici?"
"….. È davvero stupenda e sono io! Non mi aspettavo che avessi passato il tempo a creare quest'opera d'arte. Grazie." Sigillò quelle parole con un bacio ed un abbraccio, mentre i raggi del sole facevano dei giochi di luce contro alcuni ghiaccioli di un ramo basso, illuminando anche loro. "Mi dispiace se ho diffidato di te, fatto sta che è pericoloso e ammetto che forse ho esagerato, ma dopotutto avevo un motivo ben preciso, no?"
Dinain annuì deciso e convinto. "Sì hai ragione, ma finché non succede nulla perché dovremmo continuare a restare lì dentro? Dobbiamo uscire qui fuori qualche volta. Vedere il cambio di stagione e tutto il resto che c'è di interessante." Disse con un certo entusiasmo, stringendo la mano del fidanzato.
"Mi hai convinto: poi è bello vedere un cielo così sereno e limpido, invece del solito marrone della terra del sottosuolo. Ti amo, Mirin." Lo prese totalmente in contropiede, ridacchiando quando lo notò arrossire.
"Ti amo anch'io, Dinain! Sono così felice, questo sarà il nostro posto segreto dove venire se vogliamo un po' di tranquillità." Sorrise, un espressione così radiosa da fare invidia al sole che splendeva sopra le loro teste.
"Affare fatto, amore."

cow-t 7, prima settimana, originali, seconda missione

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