Salamecchi d'entrata: tutto a posto, gli esami vanno, mi sono separata dal mio vecchio gruppo d'amiche ma ho un ragazzo (nerd e tumblrero anche lui <3) e continuo a leggere e lurkare come al solito.
Quello di cui voglio parlare a chiunque legga, è di una storia, mia solo in un'infinitesima parte.
Un fratello della mia nonna materna andò in Inghilterra, dove s'è sposato ed ha avuto un figlio, Paul, che a sua volta s'è sposato con zia Caroline. Quando lo ricordo per la prima volta aveva solo un figlio, Charlie, poi quando tornò in Italia c'era anche il piccolo Rowan al seguito.
Fu quando tornò qualche anno dopo, pallido e con un cappello in testa, che mi ritennero abbastanza grande da sapere che zio Pollo -così lo chiamavamo- era malato di cancro fin da prima che nascessi, e che aveva continuato a lottare senza perdersi d'animo.
Grazie a questa sua lotta Rowan ha potuto nascere e conoscere per almeno un po' suo padre, prima che morisse nel 2006.
Quando penso a lui, mi viene da ricordare com'era dolce e disponibile anche con me bambina, come cercavo di tradurre nel mio inglese elementare le barzellette per farlo ridere (anche se parlava italiano), il suo sorriso.
Perché vi sto raccontando questa storia strappalacrime?
Perché stasera, seguendo dei link da una mail di zia Caroline, sono arrivata al
Paul's Cancer Support Centre, più in particolare nella finestra
About Paul D'Auria. Leggendo come lo vedevano al di fuori, come quella che era una vista "personale" essere riconosciuta così, mi ha fatto commuovere e un po' rimpiangere che non sia qui, per conoscerlo meglio da adulta e dirgli fiera dei miei miglioramenti con l'inglese.
Sentivo il bisogno di condividere, ecco tutto.
Buona serata