Titolo: The stupid joke
Rating: Per tutti
Genere: Commedia
Avvisi: Nessuno
Parole: 512 (
fdp)
Disclaimer: Tutto ciò è mio xD
Note: Teoricamente legata a
Ira funesta con annessa vendetta -i pg sono loro- ma leggibile comunqe.
- Partecipa alla
Challenge Pesce D'Aprile di
fiumidiparole con il promt “Scherzo”.
- Partecipa alla Caccia alle Uova coll'uovo 7 (iniziare con edificio e finire con cioccolato).
- Il tipino puccioso è Luigi <3
- Grazie mille a
roro92 e
valychan L'edificio incombeva minaccioso sugli alunni che ne uscivano, promettendo giornate dure e difficili da sopportare, ma i più in quel momento erano semplicemente fieri di essere entrati nel mondo degli adulti -altresì conosciuto come il liceo.
Tra loro c'era Miranda, felice di avere finalmente un riconoscimento della propria crescita: suo cugino Vincenzo ci avrebbe pensato due volte adesso, prima di darle della mocciosa! Con l'intenzione di vedere che ora era, cercò il cellulare nella tasca del giubbotto con il sorriso sulle labbra, che però cominciò a scemare mentre aumentava la frenesia della sua ricerca.
In preda al panico, riepilogò mentalmente i luoghi in cui l'aveva usato, capendo poi che l'aveva lasciato in classe; rapidamente fece dietro front e s'oppose alla fiumana di liceali, determinata a ritrovare ciò che era suo.
Altrettanto velocemente salì le scale e corse in classe, sospirando di sollievo nel trovare l'oggetto della sua ricerca sotto il banco; una volta fuori dalla classe s'avviò fischiettando verso l'uscita, ma saltò per lo spavento quando sentì un suono soffocato provenire dall'armadietto della bidella.
S'avvicinò di soppiatto con gli occhi assottigliati, chiedendo a mezza voce:
- C'è qualcuno lì dentro?-
In risposta ebbe un sì soffocato; la ragazza dapprima s'avvicinò lentamente, poi aprì l'armadietto chiuso a chiave.
Una volta che fu aperto però, qualcosa o qualcuno precipitò su di lei, facendola cadere a terra; mentre si rialzava, strofinandosi ad occhi chiusi il sedere dolorante, sentì una voce chiederle:
- Tutto bene?-
Quando li riaprì, trovò davanti a lei un ragazzino dai capelli biondi con gli occhiali un po' storti, che la guardava preoccupato.
- Io sì, ma non direi altrettanto per il mio sedere.-
- Oh cavolo, scusami, mi dispiace davvero tanto! Non volevo farti del ma...-
- Senti, adesso calmati: non mi sono fatta niente; piuttosto, tu come sei finito lì dentro?-
Il ragazzo distolse lo sguardo, visibilmente imbarazzato.
- Ecco...dei ragazzi più grandi mi hanno rinchiuso lì dentro quando sono uscito dalla classe.-
- Ma è una cosa spregevole! E se nessuno ti avesse trovato?-
- Beh, sicuramente ad un certo punto mio padre mi sarebbe venuto a cercare, quindi...-
- Ciò non toglie che sia stato davvero uno scherzo di pessimo gusto! Potrei capire alla lontana se fosse il primo aprile, ma a settembre una cosa simile è davvero fuori luogo! Qualcuno dovrebbe denunciare atti del genere, ecco.-
Il ragazzo sorrise timidamente, divertito da quella strana ragazzina così espansiva che aveva preso così a cuore quello scherzo; s'alzò in piedi, dicendo con tono rassegnato:
- Beh, noi siamo solo dei novellini qui, non credo sia possibile cambiare le cose.-
Miranda sbuffò, visibilmente contrariata, facendo ridere l'altro; una volta nell'atrio, il ragazzino corse verso l'uscita, senza lasciare alla sua salvatrice il tempo di chiedergli il nome.
Continuando a riflettere sulle parole dell'altro, spinta da un leggero languorino Miranda infilò delle monete nel distributore, ma poi la sua attenzione fu distolta da un volantino affisso là vicino, dove il giornalino scolastico invitava a partecipare alla prossima riunione per decidere gli articoli del primo numero.
Un ghigno comparse sul viso della ragazza, mentre pensava alla capillare diffusione del giornalino.
- Non possiamo cambiare le cose, eh?- disse, prima di addentare con soddisfazione il suo cioccolato.