!fanfic: A memento of me
Titolo: A memento of me
Betareader: brilu
Fandom: Fringe
Personaggi: Nina Sharp
Rating: Per tutti
Warning: Spoiler per la 3x02, Drabble
Disclaimer: Fringe appartiene a J.J. Adams, Alex Kurtzman e Roberto Orci. Non guadagno un centesimo, scrivendo tutto questo, se non mio personale divertimento.
Conteggio Parole: 285w. (fiumidiparole)
A MEMENTO OF ME
Sei seduta alla sua scrivania, come sei abituata a fare da un po' di anni a questa parte, con la consapevolezza che nessuno tornerà a reclamarla. Non sai neppure se faccia veramente male, in questo momento, perché probabilmente te lo aspettavi e lo hai lasciato andare un sacco di anni fa, quando è scomparso senza dire niente a nessuno - senza dirti niente -, e il non sapere cosa gli fosse successo, la speranza di vederlo tornare, un giorno, con un'idea ancora più strampalata delle precedenti eppure così indubbiamente geniale da farti ridere, è stata solamente un aggiunta. Un qualcosa in più, che forse non meritavi.
Sospiri, lasciandoti andare sulla sedia, e chiudi gli occhi per non vedere Boston che, fuori dalle vetrate a specchio del grattacielo della Massive Dynamic, continua a scorrere senza pace, e ti sfili il guanto che porti sopra la protesi, accarezzandone la superficie innaturalmente liscia in punta di dita.
I was your right hand, and you were mine.
Sorridi di nuovo, quasi commossa, e socchiudi appena gli occhi lasciando che le luci filtrino appena attraverso le tue ciglia, macchie di luci sfuocate fuori dal tuo controllo, così belle sia da guardare che da ignorare.
Le colline della Toscana, verdi da sembrare irreali. Le sue parole, che si accatastavano le une sulle altre quando provava a parlare troppo in fretta, come succedeva puntualmente quando parlava di un'idea, anche se aveva spergiurato che sarebbe stato un viaggio di piacere. La scintilla nei suoi occhi quanto tu, puntualmente, chiedevi qualche spiegazione in più, lasciando che continuasse a parlarne per tutta la giornata, anche nei momenti meno indicati. Lui.
Una campanella, quella campanella, tintinna appena, come rispondendo al tuo pensiero. Sorridendo, allunghi la mano e la fai suonare ancora.
N/A: I was your right hand, and you were mine è una citazione dalla puntata, così come il titolo. &quantotiamoNina
Betareader: brilu
Fandom: Fringe
Personaggi: Nina Sharp
Rating: Per tutti
Warning: Spoiler per la 3x02, Drabble
Disclaimer: Fringe appartiene a J.J. Adams, Alex Kurtzman e Roberto Orci. Non guadagno un centesimo, scrivendo tutto questo, se non mio personale divertimento.
Conteggio Parole: 285w. (fiumidiparole)
A MEMENTO OF ME
Sei seduta alla sua scrivania, come sei abituata a fare da un po' di anni a questa parte, con la consapevolezza che nessuno tornerà a reclamarla. Non sai neppure se faccia veramente male, in questo momento, perché probabilmente te lo aspettavi e lo hai lasciato andare un sacco di anni fa, quando è scomparso senza dire niente a nessuno - senza dirti niente -, e il non sapere cosa gli fosse successo, la speranza di vederlo tornare, un giorno, con un'idea ancora più strampalata delle precedenti eppure così indubbiamente geniale da farti ridere, è stata solamente un aggiunta. Un qualcosa in più, che forse non meritavi.
Sospiri, lasciandoti andare sulla sedia, e chiudi gli occhi per non vedere Boston che, fuori dalle vetrate a specchio del grattacielo della Massive Dynamic, continua a scorrere senza pace, e ti sfili il guanto che porti sopra la protesi, accarezzandone la superficie innaturalmente liscia in punta di dita.
I was your right hand, and you were mine.
Sorridi di nuovo, quasi commossa, e socchiudi appena gli occhi lasciando che le luci filtrino appena attraverso le tue ciglia, macchie di luci sfuocate fuori dal tuo controllo, così belle sia da guardare che da ignorare.
Le colline della Toscana, verdi da sembrare irreali. Le sue parole, che si accatastavano le une sulle altre quando provava a parlare troppo in fretta, come succedeva puntualmente quando parlava di un'idea, anche se aveva spergiurato che sarebbe stato un viaggio di piacere. La scintilla nei suoi occhi quanto tu, puntualmente, chiedevi qualche spiegazione in più, lasciando che continuasse a parlarne per tutta la giornata, anche nei momenti meno indicati. Lui.
Una campanella, quella campanella, tintinna appena, come rispondendo al tuo pensiero. Sorridendo, allunghi la mano e la fai suonare ancora.
N/A: I was your right hand, and you were mine è una citazione dalla puntata, così come il titolo. &quantotiamoNina