Chapter II "L'esilio"

Sep 28, 2006 23:41

Gaetano pensava di aver dato al suo amato popolo una risveglio eccellente per il giorno di Pasqua, e tutto contento, fece per tornare nelle sue stanze. Appena ebbe dato le spalle alla plebaglia, uno stoccafisso marcio lo centrò in piena nuca.
<< Lamadò! >> Esclamò il principe, esterrefatto. Dalla strada, un pescivendolo stava distribuendo pesce malandato per bersagliare la merda antropomorfa che sbigottita occupava ancora il balcone.
<< Dagli al bastardo! >>, fu il grido d'inizio della più strana lapidazione del mondo.


In aria volavano cernie marce, totani ingialliti e secchiate di interiora di merluzzo andaluso. Gaetano, con un grosso polpo vivo tra i denti, fuggì nel castello. Mentre correva attraverso i saloni del palazzo, sentì alcune finestre rompersi: Il popolo voleva la sua testa e stava andando a prendersela.
D'un tratto si ricordò di un passaggio segreto situato appunto, nelle segrete, dal quale con un pò di fortuna sarebbe riuscito a sfuggire al linciaggio. Scese di corsa negli angusti sotterranei del castello e una volta lì, si rese conto di essere completamente al buio. Non era mai stato lì. La storia del passaggio gliela raccontava sempre suo zio, ma non era mai stato di persona nelle segrete.

Continua...
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