Harry Potter: Flashed Up In My Dreams
Titolo: Flashed Up In My Dreams
Autrice: Vany (vedova_nera)
Beta: cialy_girl
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Charlie Weasley, Albus Severus Potter
Pairing: Charlie/Albus Severus
Rating: PG
Conteggio Parole: 200 (W)
Challenge: Special #4 @ it100
Prompt: Momenti di gloria
Avvertenze: Vaghi accenni ad un interesse fra consanguinei e allo slash.
Disclaimer: I personaggi appartengono a J.K. Rowling, e a coloro che ne hanno acquistato i diritti. Io non traggo vantaggi dall'uso di essi e non li reclamo come miei.
Note: • Amo Charlie Weasley, e merita di essere shippato col mondo intero. Ovviamente il mondo intero comprende soprattutto i suoi parenti.
• Dedicata alle mie lovve Linda e Ale, perché tocchiamo il fondo sempre insieme. ♥
• Titolo un po’ modificato da Lifeboats degli Snow Patrol che hanno colpito, alla fine. Grazie Linduccia per avermelo trovato, stavo disperandomi. ç_ç
Postata originariamente qui.
Flashed Up In My Dreams
Charlie ritorna dalla Romania per le vacanze estive nell’estate dei quindici anni di Albus.
Ha il viso abbronzato, e gli occhi dello stesso colore del mare, come quelli di Bill, solo più grandi e ingenui, anche se forse non è la parola giusta per descrivere gli occhi di un uomo che ha visto la guerra e la miseria.
Albus quasi non lo ricorda, la memoria del suo viso si è persa da qualche parte tra i ricordi di Bill e degli altri Weasley, tra le storie che tutti raccontano su quel fratello che non ha mai fatto ritorno dalla Romania nonostante diverse proposte di lavoro gli avrebbero permesso di ristabilirsi in Inghilterra.
Si è costruito un’immagine che ha sostituito a quella vera, basandola interamente sui loro racconti; così è una sorpresa ritrovarselo davanti, tanto familiare e somigliante a sua madre.
“Ragazzino, da quanto tempo non ci si vede”, gli dice, e sorride. Albus riesce a notare solo le sue fossette prima di venire stretto in un abbraccio.
Charlie sa di sapone, e la sua maglietta è ruvida contro la pelle del ragazzo ma, tuttavia, preme il viso contro il suo petto, rendendosi conto solo allora di quanto gli fosse mancato.
Autrice: Vany (vedova_nera)
Beta: cialy_girl
Fandom: Harry Potter
Personaggi: Charlie Weasley, Albus Severus Potter
Pairing: Charlie/Albus Severus
Rating: PG
Conteggio Parole: 200 (W)
Challenge: Special #4 @ it100
Prompt: Momenti di gloria
Avvertenze: Vaghi accenni ad un interesse fra consanguinei e allo slash.
Disclaimer: I personaggi appartengono a J.K. Rowling, e a coloro che ne hanno acquistato i diritti. Io non traggo vantaggi dall'uso di essi e non li reclamo come miei.
Note: • Amo Charlie Weasley, e merita di essere shippato col mondo intero. Ovviamente il mondo intero comprende soprattutto i suoi parenti.
• Dedicata alle mie lovve Linda e Ale, perché tocchiamo il fondo sempre insieme. ♥
• Titolo un po’ modificato da Lifeboats degli Snow Patrol che hanno colpito, alla fine. Grazie Linduccia per avermelo trovato, stavo disperandomi. ç_ç
Postata originariamente qui.
Flashed Up In My Dreams
Charlie ritorna dalla Romania per le vacanze estive nell’estate dei quindici anni di Albus.
Ha il viso abbronzato, e gli occhi dello stesso colore del mare, come quelli di Bill, solo più grandi e ingenui, anche se forse non è la parola giusta per descrivere gli occhi di un uomo che ha visto la guerra e la miseria.
Albus quasi non lo ricorda, la memoria del suo viso si è persa da qualche parte tra i ricordi di Bill e degli altri Weasley, tra le storie che tutti raccontano su quel fratello che non ha mai fatto ritorno dalla Romania nonostante diverse proposte di lavoro gli avrebbero permesso di ristabilirsi in Inghilterra.
Si è costruito un’immagine che ha sostituito a quella vera, basandola interamente sui loro racconti; così è una sorpresa ritrovarselo davanti, tanto familiare e somigliante a sua madre.
“Ragazzino, da quanto tempo non ci si vede”, gli dice, e sorride. Albus riesce a notare solo le sue fossette prima di venire stretto in un abbraccio.
Charlie sa di sapone, e la sua maglietta è ruvida contro la pelle del ragazzo ma, tuttavia, preme il viso contro il suo petto, rendendosi conto solo allora di quanto gli fosse mancato.