Titolo: Put Off That Mask of Burning Gold
Autrice: Vany (
vedova_nera)
Beta:
eowie e
cialy_girlFandom: A Song of Ice and Fire
Personaggi: Jaime Lannister
Pairing: Jaime/Cersei
Rating: PG
Conteggio Parole: 300 (W)
Challenge: Disamore @
it100Avvertenze: Riferimenti ad una relazione tra consanguinei.
Disclaimer: I personaggi appartengono a George R. R. Martin ed, eventualmente, anche a coloro che ne hanno acquistato i diritti. Non traggo alcun tipo di vantaggio economico dalla pubblicazione di questo scritto.
Note: • Ambientata prima che Jaime partisse in missione verso Delta delle Acque, quando i rapporti con Cersei erano già in crisi e Tyrion aveva confessato a Jaime l’infedeltà di lei.
• Il titolo viene da un verso della poesia “The Mask” di William Butler Yeats che trovate anche sotto, citata interamente. Ed è su Jaime e Cersei, palesemente.
• Triplo drabble particolarmente sofferto, non perchè non riuscissi a scriverlo - è venuto fuori piuttosto di getto in pochissimo tempo -, ma perchè non mi convinceva più di tanto, un po’ anche per il tema trattato. Però alla fine eccolo qua, in tutta la sua gloria, ed è dedicato alle mie due lovvate che lo hanno anche betato e approvato. ♥
Postata originariamente
qui.
Put Off That Mask of Burning Gold
'Put off that mask of burning gold
With emerald eyes.'
'O no, my dear, you make so bold
To find if hearts be wild and wise,
And yet not cold.'
'I would but find what's there to find,
Love or deceit.'
'It was the mask engaged your mind,
And after set your heart to beat,
Not what's behind.'
'But lest you are my enemy,
I must enquire.'
'O no, my dear, let all that be;
What matter, so there is but fire
In you, in me?'
The Mask, William Butler Yeats
Jaime non sa indicare con esattezza il momento in cui tutto l’amore, l’affetto e la devozione che nutriva nei confronti di Cersei sono sfumati via, lasciandosi dietro solo l’eco sbiadito di ciò che erano stati. Sa solo che tutti quei sentimenti così ricchi che aveva nascosto nel cuore per anni, che aveva nutrito e accudito, che aveva amato, sono scivolati via in poco tempo, in punta di piedi, quasi senza che se ne accorgesse.
Ora, ne odia persino il pensiero.
Ora, quando la guarda, altera e perfetta nei suoi capelli preziosi e la pelle pallida come latte, è come osservare un estraneo, qualcuno che, pur avendo condiviso con lui il grembo materno, non conta nulla, che non ha in comune con lui i tratti del volto, il sangue, la vita.
Il giorno della partenza per la missione a Delta delle Acque, lei lo fa chiamare nelle sue stanze, forse cercando un rappacificamento com’è sempre sua abitudine fare. Jaime vuole credere che se Cersei non fosse la regina reggente ma solo sua sorella - la sua amante -, rifiuterebbe quell’incontro senza neppure pensarci, invece di recarsi da lei, celando il suo cuore fiducioso, sperando ancora che lei non abbia vestito una maschera per tutti quegli anni, che non sia la persona che ha scorto dietro i riccioli d’oro e gli occhi lucenti come Altofuoco.
Eppure, nell’attimo in cui è di fronte a lei - fredda come la pietra di Castel Granito, adornata di smeraldi e crudeltà -, si rende conto che non è rimasto nulla di loro, che il loro amore è stato una storia di anime incerte, individui che non sono più, mutati dal tempo e dalla vita e che, scoprendo se stesso, il suo amore si è alterato, macchiato indelebilmente, e che tutto ciò che resta sono solo falsità e menzogne.