Reality is almost always wrong.
That obsessive nature of yours, that's a big secret.
Ho un momento di malinconia.
Ne approfitto, vista l'imminente fine, per spendere qualche parola su uno show che ho seguito e amato per molti anni.
Ci provo, in un discorso un po' sconnesso.
In realtà il mio addio con House c'è già stato, o almeno così mi dico. Non ho infatti seguito l'ottava stagione, nè ho intenzione di recuperarla. Mi limiterò -ma sono un po' combattuta a riguardo- a guardare la Series Finale. Ma non so, cambio continuamente idea.
Eppure per me House non finisce con la settima stagione: finisce in un momento imprecisato... e forse mai finirà nella mia mente. Fra qualche anno, chissà, mi riguarderò le vecchissime puntate, sorridendo e riflettendo come facevo un tempo, senza pensare a tutto quel che è successo poi. E sarà come ritrovarsi con vecchi amici.
House MD era il mio show preferito. Ricordo ancora la prima volta che il personaggio mi ha colpito: era una scena della seconda stagione in cui House, in mensa con Wilson, nascondeva la carne sotto l'insalata per non pagarla. Una cosa stupidissima, ma da quel momento mi sono innamorata di questo personaggio esilarante (oltre che particolarmente attraente) e ho iniziato a seguire il telefilm regolarmente. Ancora non sapevo che House non era solo uno zoppo cinico bastardo e arrogante manipolatore. Ancora non sapevo che questo telefilm mi avrebbe spezzato il cuore.
Da "Words and Deeds" la tv non mi è più bastata e ho cominciato a cercare informazioni su internet e, senza neanche accorgermi, son finita nell'ossessivo ma meraviglioso mondo del fandom. Credo sia da questa puntata che ho iniziato a shippare House e Cuddy, per mia gran sfortuna.
Il mio addio con House è stato brusco, e per questo ne sono dispiaciuta; avrei voluto seguire House fino alla fine, nonostante tutto. Sono sicura che l'avrei fatto se non fossi stata così legata emotivamente, anche se era già da diverso tempo che trovavo il telefilm frustrante e deprimente, e avevo smesso di seguirlo con lo spirito di un tempo. Il vortice di miseria che coinvolgeva indifferentemente i personaggi era davvero diventato irritante. Paradossalmente la mia puntata preferita della settima stagione è stata Last Temptation, quella sulla Masters; e questo credo dica molto sullo stato d'animo con cui ho seguito l'ultima parte della stagione. La 7x19 è infatti una puntata che si concentra su questo nuovo personaggio (che io nella sua stravaganza apprezzavo molto) lasciando sullo sfondo i personaggi principali e soprattutto House/Cuddy.
House e Cuddy. Potrei dire molte cose su di loro, ma risulterei patetica oltre ogni musura. E' difficile dover spiegare a chi non ha mai shippato cosa questo significhi. Forse è un po' come tifare una squadra? Non so. So solo che è un meccanismo irrazionale che mi irrita, perchè trascina in un vortice ossessivo da cui è difficile uscirne. Mi sembra di aver tifato una squadra per un sacco di tempo: aver sofferto, gioito con lei. Poi questa squadra ha cominciato a perdere e perdere; eppure rimaneva la speranza. Ma improvvisamente, da un giorno all'altro, ti dicono che questa squadra non esiste più.
Quindi, che dire di House e Cuddy? Solo che li ho amati tanto, per quanto sia folle amare una fictional couple, e che avrei preferito non farlo. Probabilmente avrei continuato a seguire il telefilm.
(Avevo una mezza intenzione di entrare nello specifico, ma il mio buon senso me lo ha impedito XD)
Stagioni. La stagione a cui sono più affezionata è la terza, la mia preferita, ma apprezzo moltissimo la prima. E non posso non adorare la quinta. Dalla sesta, a parte qualche episodio che ho amato, il mio interesse per il telefilm è un po' calato, e la giudico una stagione nel complesso poco riuscita.
Episodi preferiti: I miei episodi preferiti in assoluto sono House's Head e Wilson's Heart.
Ma prima o poi farò una lista di tutti gli altri. Forse.
Dopo tanti anni, mi trovo a dire addio ad House, il personaggio che ho amato e odiato più di ogni altro personaggio televisivo o letterario che abbia mai avuto modo di conoscere. Probabilmente i miei legami con lui rimarranno sempre e la sua visione del mondo continuerà a influenzare la mia.
Sarà anche stata la straordinaria capacità di Hugh Laurie nell'interpretare e rendere così reale questo complesso e profondo personaggio, ma House davvero mi è entrato dentro e l'ho sempre sentito vicino.
Il suo essere asociale e cinico, i suoi tentativi infantili di comunicare con chi gli sta attorno, il suo strano modo di importarsene degli altri, tutti i suoi comportamenti che nascondevano un bisogno di qualcosa, a cui forse tutti mirano, ma in modo diverso. A volte mi sembrava che cercasse di avvicinarsi agli altri, ma non ne fosse capace. Il suo lato oscuro, il rifiuto dell'ipocrisia e delle convenzioni, il bisogno di sottrarsi alle relazioni umane perchè pericolose: House era sempre un enigma da decifrare, il più delle volte incomprensibile.
Anche questo mi attirava del personaggio: la sfida continua nel cercare di comprenderlo. E quei gesti inaspettati così veri, così umani, che lasciavano sbalordita, che lasciavano intravedere l'universale debolezza umana.
Negli sguardi magnifici di un eccezionale Hugh Laurie.
Ultimamente, per ragioni universitarie, ho studiato il film "Touch of evil" di Orson Welles. Inevitabilmente ho pensato ad House. La locandina di questo film è stata infatti per molto tempo nell'ufficio di Wilson, e forse è ancora lì. Una volta avevo fatto ricerche sulle locandine del suo ufficio ed erano venute fuori cose molto interessanti.
Se avessi avuto ancora un qualche stimolo nei confronti di questo telefilm, sono sicura che avrei analizzato le analogie e le divergenze di House con la figura di Hank Quinlan da cui Shore e compagni hanno, con molta probabilità, preso spunto per la realizzazione del loro personaggio. In House non c'è infatti solo Sherlock Holmes.
Comunque.
House, mi hai fatto ridere, commuovere e arrabbiare; mi hai fatto venire voglia di prendere il computer e buttarlo fuori dalla finestra; ti ho odiato, ti ho amato; mi hai fatto pensare, dubitare, scoprire nuove cose e nuovi punti di vista. For better or for worse sei stato parte della mia vita. Ma adesso è il momento di salutarci.
Mi sei mancato e mi mancherai. Forse.