X-men First Class; COW-T; Late night at work
X-men First Class; NC.17; Late night at work; 335w; Seguito di una mia precedente fic con Boss!Erik/Secretary!Charles; Scritta per il COW-T
Erik vorrebbe dire che non è colpa sua, assolutamente non è colpa sua.
Charles, Charles e il suo maledetto fondoschiena sono da incolpare. Non lui.
Maledice ancora oggi Raven e la sua decisione di mandargli Charles come segretaria - anche se ora lo fa più che altro perché è costretto a vedere Charles che si piega in giro per l’ufficio e sa che non potrà fargli nulla per almeno ore ed ore.
Poi ci sono i minuti come quello in cui, invece che odiare Raven, odia Charles. Perché è colpa di Charles e del suo fondoschiena.
«La stampante non funziona» ha detto, prima di piegarsi in avanti e cercare di sistemare il problema, dandogli la vista paronimica del suo didietro.
Erik a quel punto ha mandato la sanità a quel paese.
Sono soli in ufficio, ben oltre il normale orario di lavoro, e nessuno può fermarlo dal prendere Charles e farlo stendere sulla sua scrivania, strappandogli - quasi - vestiti di dosso.
«Finalmente te ne sei reso conto,» ride la sua maledetta segretaria - che Erik ha imparato a sue spese che nonostante i grandi occhioni azzurri, non è esattamente innocente come vuole far credere. «Ero disperato, pensavo che mi sarei dovuto spogliare direttamente per farti comprendere. »
Erik gli risponderebbe qualcosa, ma la sua bocca è impegnata a mordere il collo del piccolo bastardello e Charles cambia argomento subito, cominciando a gemere, mentre Erik lo prepara con due dita.
«Sono pronto, sono pronto» gli dice Charles quasi subito ed Erik non gli risponde nemmeno, prendendo uno dei preservativi che hanno messo nel cassetto della sua scrivania (quindi sì, okay, magari fanno questo genere di cose più spesso di quanto ammettano) e se lo mette, mentre Charles continua a spingersi contro le sue dita, mentre si masturba.
Poi Erik rimuove la mano e lo penetra, spingendo contro di lui prima gentilmente, poi con più forza, mentre unisce la sua mano a quella dell’altro sulla sua erezione.
Vengono presto, forse persino troppo, e rimangono lì, ansimanti.
«Ringrazio il cielo per quella stampante» mormora Charles ed Erik ride.
Suits; COW-T; NSFW; Harvey/Mike; 164w; Fastest than light
Harvey strinse la mano tra i capelli di Mike, mentre questo succhiava un poco più forte.
Doveva ammettere che sebbene questa non era una delle ragioni per cui aveva deciso di assumere Mike, l’avesse saputo prima che il novellino era così bravo in questo genere di cose, forse ci avrebbe pensato un poco di meno.
Mike gli leccò la punta, giocando un poco con i suoi testicoli, prima di riprenderlo in bocca fino a metà e succhiare di nuovo.
Estremamente bravo, ingiustamente bravo. Wow.
Harvey gli diede due strattoni e Mike si tirò indietro, continuando a massaggiargli l’erezione con una mano.
Venne presto, sporcando la mano del novellino, ma fortunatamente nessuno dei loro vestiti.
Mike stava sorridendo come un idiota.
«Visto? Te l’avevo detto che ti potevo fare venire prima che la stampante finisse! » esclamò e Harvey sorrise, perché davvero non poteva fare altrimenti.
«Vuoi una medaglia? Torna a lavorare» gli disse, roteando gli occhi e sapeva già che Mike avrebbe messo il muso per tutta la giornata. Non aveva importanza.
Erik vorrebbe dire che non è colpa sua, assolutamente non è colpa sua.
Charles, Charles e il suo maledetto fondoschiena sono da incolpare. Non lui.
Maledice ancora oggi Raven e la sua decisione di mandargli Charles come segretaria - anche se ora lo fa più che altro perché è costretto a vedere Charles che si piega in giro per l’ufficio e sa che non potrà fargli nulla per almeno ore ed ore.
Poi ci sono i minuti come quello in cui, invece che odiare Raven, odia Charles. Perché è colpa di Charles e del suo fondoschiena.
«La stampante non funziona» ha detto, prima di piegarsi in avanti e cercare di sistemare il problema, dandogli la vista paronimica del suo didietro.
Erik a quel punto ha mandato la sanità a quel paese.
Sono soli in ufficio, ben oltre il normale orario di lavoro, e nessuno può fermarlo dal prendere Charles e farlo stendere sulla sua scrivania, strappandogli - quasi - vestiti di dosso.
«Finalmente te ne sei reso conto,» ride la sua maledetta segretaria - che Erik ha imparato a sue spese che nonostante i grandi occhioni azzurri, non è esattamente innocente come vuole far credere. «Ero disperato, pensavo che mi sarei dovuto spogliare direttamente per farti comprendere. »
Erik gli risponderebbe qualcosa, ma la sua bocca è impegnata a mordere il collo del piccolo bastardello e Charles cambia argomento subito, cominciando a gemere, mentre Erik lo prepara con due dita.
«Sono pronto, sono pronto» gli dice Charles quasi subito ed Erik non gli risponde nemmeno, prendendo uno dei preservativi che hanno messo nel cassetto della sua scrivania (quindi sì, okay, magari fanno questo genere di cose più spesso di quanto ammettano) e se lo mette, mentre Charles continua a spingersi contro le sue dita, mentre si masturba.
Poi Erik rimuove la mano e lo penetra, spingendo contro di lui prima gentilmente, poi con più forza, mentre unisce la sua mano a quella dell’altro sulla sua erezione.
Vengono presto, forse persino troppo, e rimangono lì, ansimanti.
«Ringrazio il cielo per quella stampante» mormora Charles ed Erik ride.
Suits; COW-T; NSFW; Harvey/Mike; 164w; Fastest than light
Harvey strinse la mano tra i capelli di Mike, mentre questo succhiava un poco più forte.
Doveva ammettere che sebbene questa non era una delle ragioni per cui aveva deciso di assumere Mike, l’avesse saputo prima che il novellino era così bravo in questo genere di cose, forse ci avrebbe pensato un poco di meno.
Mike gli leccò la punta, giocando un poco con i suoi testicoli, prima di riprenderlo in bocca fino a metà e succhiare di nuovo.
Estremamente bravo, ingiustamente bravo. Wow.
Harvey gli diede due strattoni e Mike si tirò indietro, continuando a massaggiargli l’erezione con una mano.
Venne presto, sporcando la mano del novellino, ma fortunatamente nessuno dei loro vestiti.
Mike stava sorridendo come un idiota.
«Visto? Te l’avevo detto che ti potevo fare venire prima che la stampante finisse! » esclamò e Harvey sorrise, perché davvero non poteva fare altrimenti.
«Vuoi una medaglia? Torna a lavorare» gli disse, roteando gli occhi e sapeva già che Mike avrebbe messo il muso per tutta la giornata. Non aveva importanza.