1° RabiAllen - La notte porta consiglio (200 Parole)
Il mondo in cui vive, il mondo che respira ogni giorno non è altro che una lunga notte.
E’ come essere costretto a dormire per sempre, sognando una vita che potrebbe essere tua. E’ per questo che non può davvero credere di essere sveglio.
E’ una cosa che era successa già alcune volte, dopo che Road lo aveva liberato per un po', ma non era mai stato così potente, non era mai stato cosciente delle sue azioni. Era come se Rabi agisse attraverso di lui, come vedere senza potersi muovere.
Ora, però, muove il braccio e le dita e non sente alcuna interferenza, è lui a farlo. E’ una sensazione strana, che gli mette addosso una strana euforia: Può fare qualsiasi cosa.
E, ora come ora, non vuole altro che provare a prendersi quello che l’altro considera la cosa più importante della sua vita.
E’ solo un gioco. Circondargli la vita con le braccia, accarezzare la pelle del suo collo con il respiro, farlo gemere leggermente con carezze veloci, è solo un gioco.
“Rabi, non avevi detto che sarebbe stato meglio…” è solo un gioco.
“La notte porta consiglio, Aren-chan” ma è divertente pensare a quando il giocattolo si romperà.
2° GokuderaTsuna - Lunapark (200 Parole)
Tsuna non ha bei ricordi del Lunapark.
Il più delle volte si era ritrovato a fare le giostre da solo, o a guardare gli altri divertirsi, perché non c’era nessuno che le volesse fare con lui.
Per questo, Tsuna, non ama particolarmente i lunapark e per questo non ha alcuna voglia di andarci assieme agli altri - ma Reborn gli ha puntato la pistola alla testa perché “intraprendere attività di gruppo aiuta un capo a legarsi ai suoi sottoposti” e ok, Tsuna non ha alcuna voglia di farsi sparare.
Ma questo non vuole dire che si debba divertire. Nossignore.
L’unico problema è che, come al solito, appena arrivano tutti cominciano a fare una grande confusione e Tsuna si ritrova da solo a guardarli mentre si dividono per salire sulle varie giostre.
E’ come vivere un dejavù spiacevole e sta quasi per andarsene, lasciare tutto, quando è chiamato da qualcuno, Gokudera, che lo raggiunge correndo.
Sorride, con la sigaretta in bocca e lo afferra per un braccio sbraitando qualcosa come “Decimo! Deve assolutamente fare questa giostra con me”. E sì, Tsuna odia i Lunapark e non si sta divertendo, ma non può evitare di sorridere nel guardare il posto occupato da Gokudera.
3° Itachiin Brothers - Game Over (200 parole)
A volte vi rendete conto di quanto, tutto il club, non sia altro che un gioco. Un gioco con regole complicate, a volte anche nascoste.
E’ un equilibrio delicatissimo, che tutti stanno attenti a non infrangere. Non spingere troppo di là, non tirare troppo di qua.
A voi piace giocare, tutta la vostra vita non è altro che un gioco, per questo l’Host club è il posto per voi. Basta rispettare le regole, non rovinare gli equilibri.
Non importa che, mentre siete assieme, pensate anche ad un’altra persona. Non è importante.
Diverrebbe complicato, rovinerebbe tutto e a voi non serve nessun’altro per essere felici, vi siete sempre bastati.
E’ questa un’altra regola dell’Host Club. Da sempre siete stati divisi in coppie e a voi andava bene così, bastava così.
Non volete che questo cambi; mentre Hikaru spinge la lingua dentro la tua bocca, mentre con una mano vai ad accarezzare la sua erezione pulsante, non vuoi che qualcosa cambi.
L’unico problema è che ora gli equilibri si stanno rompendo, che ora siete dispari, e a volte ti sembra che per Hikaru tu non sia abbastanza.
E hai paura di cosa succederà, cosa cambierà, quando scenderà in campo la parola game-over.
4° Wincest - Computer (200 parole)
A Dean piace addormentarsi per ultimo, lasciare che Sam dorma per un poco e poi infilarsi nel suo letto e molestarlo un po', principalmente perché la faccia di Sammy quando lo sveglia è impagabile.
Quindi sì, come fratello maggiore e amante ha tutto il diritto di godersela quella faccia; l’unico problema è quando Sam decide che forse potrebbe cercare questa cosa o che deve controllare, alle tre di mattina, se qualche mostro ha attaccato in un punto qualsiasi del fottuto mondo.
Dean in questi casi cerca di aspettare e di dare a Sam i suoi tempi - Sam ha ancora qualche problema a dormire - ma la pazienza non è mai stata il suo forte.
E’ per questo che alla terza notte consecutiva, sentendo Sam che digita qualcosa, si mette a sedere e urla, al limite dell’esasperazione: “Spegni quel maledetto computer e vieni a letto, maledizione!”
Sam alza lo sguardo verso di lui, alzando un sopracciglio e aprendo la bocca per ribattere, ma Dean è più veloce e continua a parlare mentre avanza verso l’altro: “Niente ma, Sammy, se proprio non vuoi venire a dormire,” dice, allungando la mano verso l’erezione dell’altro - trovandola comunque già sveglia - “possiamo trovare qualcosa di più divertente”.
5° KandaLina - Lei era bella come un fiore (100 Parole)
Lui non ha mai alcuna parola gentile per nessuno; lui non perde tempo a fare complimenti, lui sottolinea le debolezze e spinge gli altri a migliorare.
Non è che fare complimenti porti da qualche parte; non gli è mai stato di nessun aiuto qualcuno che elogiava la sua tecnica di spada.
“Sei bella come un fiore” vorrebbe dirle quando la vede, ma non è davvero una frase da lui. Ogni volta che la vede le corregge qualcosa, o sta semplicemente zitto, ma la guarda.
E a volte ha come la sensazione che guardandolo lei capisca sempre cosa non le dica.
6° J2 - Rock Paper Scissors (200 Parole)
E’ da quando hanno girato “Heart” che Jensen ha questa fastidiosa abitudine di decidere tutto con una morra cinese.
La cosa peggiore è che Jensen diventa intrattabile quando non vince: borbotta, tiene il broncio e non c’è modo di ricavarne nemmeno qualche coccola. Il che fa riflettere Jared su cosa, esattamente, penserebbero i fan di questo comportamento - ha seri dubbi sul fatto che continuerebbero a definire lui il più infantile dei due.
Quando però Jensen vince - è una questione di probabilità, anche se Jensen è decisamente sfortunato - si illumina come un moccioso a Natale e beh, Jared sarebbe decisamente felice di lasciarlo vincere ogni volta.
E’ per questo che, quando devono decidere se accettare o meno un’altra proposta assurda di Mike, Jared punta sull’uscire; non che ne abbia voglia - lui e Jensen hanno girato per più di dodici ore e i suoi piedi chiedono pietà - ma se per caso Jensen perdesse non ha alcuna voglia di passare la serata a tentare di farlo ragionare - che ci pensino i suoi amici, per una volta.
Quando però lui butta forbici e Jensen se ne esce con un giubilante “Sasso!” non ha alcuna remora a farsi trascinare in camera da letto, proprio nessuna.
7° Doumeki/Watanuki - L’ha fatto per non farti sparire (200 Parole)
“L’ha fatto per non farti sparire”
Watanuki lo sa, non è stupido. Non ha bisogno che sia Yuuko a dirglielo.
Watanuki lo sa, ma non riesce a respingere le ondate di rabbia per il destino di quella signora. Perché, anche se non l’ha detto a nessuno, quella donna gli ricordava incredibilmente sua madre, con gli occhi gentili e le mani troppo calde. E sì, probabilmente sarebbe morto per lei.
Era una sua scelta, una delle scelte di cui a tutti piace tanto parlare.
Quindi non riesce a non essere arrabbiato con l’altro, non riesce a non provare un po' di rabbia per quella figura che gli era stata strappata via di nuovo.
Probabilmente dovrebbe odiare Doumeki, odiarlo davvero, ma il giorno dopo non può evitare di invitarlo a mangiare con loro.
E’ stato un gesto involontario e naturale, non ci ha nemmeno riflettuto.
Si rende conto che sono scesi in questa precaria routine, in questo strano rapporto in cui lui la maggior parte delle volte è quello che riceve aiuto.
E’ facile ma fragile allo stesso tempo e, a volte, sembra che sia solo un sottile filo a legarli.
E sarebbe così facile tagliarlo, ma Watanuki ha fatto una scelta.
Ora, in teoria la terza non era il prompt assegnatomi. Cioè, Sere l'ha aggiunto dopo e io l'ho messo al posto del prompt che mi aveva dato inzialmente ovvero: "3x9 - "Lo sai tenere un segreto?". Difatti non mi veniva nemmeno un'idea per quel prompt, stamattina, dopo aver scritto la J2 (che è stata scritta per ultima) mi è venuta in mente una mini trama e dato che ormai l'avevo mi sono detta: "Perchè non metterla giù?"
Quindi ecco la drabbe in più ;D
8°(Extra) 3X9 - Lo sai tenere un segreto (100 Parole)
Quando Goku, arrossendo leggermente, gli ha bisbigliato all’orecchio “Lo sai tenere un segreto?” Sanzo, lo ammette, ha avuto un attimo di terrore prima di squadrare bene la scimmia e sibilare un “Cosa hai fatto, scimmia?”.
Goku, piccato, gli ha detto che non era nulla di male, ma Sanzo non è certo di potergli credere. Quindi non si aspetta certamente di ritrovarsi davanti ad un lago, a due passi dal tempio, con un gongolante moccioso al lato.
“Era il mio posto segreto, ma ho pensato che avrebbe potuto essere il nostro posto segreto” e Sanzo non sa se sbuffare o sorridere.