Titolo: The one where Gwaine is not important but he's around anyway
Fandom: Merlin
Character: Arthur, Merlin, Gwaine
Pairing: Arthur/Merlin, brief Gwaine/Merlin
Raiting: PG15
Warnings: modern!AU, crack
Word: 2113
Riassunto: Un giorno qualcuno riconoscerà il fatto che Gwaine è la afata madrina della relazione di Arthur e Merlin, ne è sicuro
Note:
1 Non ho scuse. Nessuna, okay? Quindi mi sto zitta.
2. ORA ABBIAMO SEGUITI, multipli. Bah. La prima è questa piccola
drabble inutile qui, la seconda è
The Thing o anche The one where Gwaine gives them a puppy and is still not important e ancora
Gwaine throws a party, it still isn't important anywayDisclaimer: Merlin non è mio ma della BBC. O Arthur sarebbe decisamente più intelligente e lui e Merlin sarebbero già a fare sesso ovunque.
Ci sono poche costanti nella vita di Arthur, poche cose che sa rimarranno sempre così, non importa quanto tempo passi.
Suo padre sarà sempre la persona che Arthur vorrà impressionare di più ma che non potrà mai riuscire a rendere fiero.
Morgana sarà sempre la sua sorellastra - ed Arthur magari a volte dice che non la sopporta (e lo dice con molta veemenza, urlandolo e lanciando cuscini) ma la ama con altrettanto ardore.
Gwen e Lancelot non si lasceranno mai - e no, non deve spiegare questa cosa, non quando ogni volta che i due sono a meno di venti metri l’uno dall’altro è come assistere ad uno speciale di Discovery Channel sul metodo di corteggiamento delle specie animali.
E Gwaine è la persona più tamarra che Arthur conosce al mondo.
Cosa ha questo a vedere con la storia? Nulla direbbe Merlin, tutto direbbe Arthur.
Gwaine non ne ha la minima idea, ma vuole raccontarla così comunque.
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A dire il vero è tutta colpa di Gwaine, quindi Arthur continua a sostenere che tutta quella storia sia intrinsecamente collegata all’essere chiamato Gwaine, ai suoi pantaloni bianchi attillati e le sue magliette translucide.
Il punto è che Arthur non è certo di come Gwaine abbia convinto lui, Leon e Percival ad andare ad abitare con lui. È successo e wow, Arthur se ne pente sempre di più per ogni mutanda sporca di Gwaine che trova in giro.
Gwaine si limita a ridere e chiamarlo sua altezza reale e poi non sapevo che fosse così schifiltosa, cercherò di tenere i miei indumenti lontani dalle sue stanze d’ora in poi. Arthur è ovviamente costretto a soffocarlo con uno dei cuscini che costano probabilmente più di tutti i loro divani messi assieme.
Ed è Gwaine che invita Merlin ad una festa - e okay, magari lo invita perché è un amico di Gwen, ma il punto resta, davvero.
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Le feste di Gwaine sono strane.
Ci sono ragazzi con i capelli gellati, che sembrano porcospini che si sono appena fatti di crack e Arthur non riesce mai a rimanere per più di dieci minuti sobrio a queste cose.
Il che spiega probabilmente perché Arthur ha Merlin contro un muro esattamente ventidue minuti dopo averlo incontrato per la prima volta. Non spiega Gwaine che urla loro di darci dentro e muovi un poco quel bacino, Arthur!
Ci sono misteri a cui è meglio non pensare.
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«Solo perché ti ha fatto ubriacare e ci ha invitati alla stessa festa non vuol dire che è il padrino della nostra storia, Arthur!» gli urla Merlin, a volte, quando questo discorso esce fuori.
Arthur mette il muso e Gwaine ride.
«Ehi, ero lì la prima volta che Arthur ti ha penetrato con la sua possente spada. ‘Fanculo, Merlin, mi sono guadagnato il ruolo di fata madrina!» e sembra un poco indignato, come se volesse davvero essere riconosciuto.
«Come diamine puoi essere etero?» gi chiede Morgana - come se fosse quella la parte importante della discussione.
«Sono i pantaloni e il mio fisico scolpito, baby,» le risponde Gwaine e Morgana lo guarda come se volesse castrarlo. Merlin non la fermerebbe.
Arthur invece abbassa lo sguardo, controllando che pantaloni porta Gwain quel giorno. «Se pensi che quei pantaloni facciano pensare che sei etero io ti pregherei di ripensarci. E stai portando una maglietta con su scritto Prendilo qui e una freccia che indica il tuo cazzo… io… non so nemmeno come commentare tutto ciò...»
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Non è che lui e Merlin si mettano assieme subito - quello sarebbe stupido e inoltre Arthur non ha una relazione seria da tre anni (da quando Sophia, la sua ex, ha cercato di affogarlo nella vasca da bagno e, insomma, Arthur è rimasto un poco traumatizzato) e apparentemente Merlin era appena uscito da una storia di quattro anni e insomma no, non si sono messi assieme subito.
Hanno scopato. Hanno scopato molto (da quello che si ricordano e hanno anche scopato un poco di volte in cui non lo ricordano) e poi Gwaine l’ha preso per un braccio e gli ha detto.
«Come disse Beyoncé, Se vuoi continuare a fartelo devi mettergli un collare.»
«Sono quasi certo che non avesse detto questo,» gli ha risposto Arthur, alzando un sopracciglio.
«Probabilmente,» Gwaine scrolla le spalle «ma io l’ho detto meglio.»
Quella sera Arthur chiede a Merlin di uscire assieme - come un appuntamento, come qualcosa che si fa prima di uscire uscire assieme. Come qualcosa.
Merlin ha detto sì.
(Gwaine porta sempre questa scena ad esempio per dimostrare quanto sia la fottuta fata madrina di quella storia.)
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In realtà fino a tre anni prima Arthur aveva tutto pianificato nella sua vita. Avrebbe finito economia, sarebbe diventato un magnate della borsa o qualcosa di simile.
Gwaine gli ha offerto una sigaretta, un martedì pomeriggio di fine marzo e gli ha chiesto: «Vuoi mandare tutto a quel paese?»
Arthur ha risposto «Cazzo sì.»
Il che probabilmente doveva fargli capire che da quella amicizia non sarebbe mai uscito nulla di buono.
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Ma fino ad ora si è parlato solo di Arthur - perché ad Arthur piace parlare di se stesso e non si sa perché ma alla gente piace ascoltare. Il punto è che c’è anche Merlin in tutta quella faccenda e non è che sia poi molto, ma comunque…
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Merlin non è esattamente certo di come ha conosciuto Gwaine. Sa che un minuto stava parlando con Gwen di qualcosa di molto importante e molto molto complicata - come la fame nel mondo o il perché i panini del ristorante accanto casa di Merlin continuavano ad avere un retrogusto di Paprika - e il momento dopo Gwaine si autoproclama il suo migliore amico e Merlin è troppo ubriaco per dirgli di no.
(Merlin potrebbe anche dire che, a dire il vero, sono anche finiti a limonare da qualche parte, quella sera, ma Gwaine non sembra ricordarlo e, sinceramente? Merlin preferirebbe non farlo. È stato un incontro molto imbarazzante, sono caduti a terra in maniera non esattamente elegante e non hanno dato certamente il loro meglio. Nessuno ha bisogno di saperlo.)
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Gwaine riesce a recuperare il suo cellulare perché è Gwaine e davvero, Merlin non ha la minima idea di come riesca a fare metà delle cose che fa, specialmente con addosso quegli orrendi occhiali gialli che… semplicemente no.
Il punto è che Gwaine lo invita ad una festa e Gwen gli dice che Lancelot e lei sono anche invitati e che sarebbe potuto essere divertente.
Merlin è abbagliato dalla tamarragine della festa e dalla quantità di gel utilizzata - spera sinceramente che i suoi capelli non si ritroveranno coperti di gel a loro volta per semplice osmosi.
Il che lo spinge a bere - per dimenticare, perché Merlin ha bisogno di dimenticare tutto di quella serata.
Apparentemente però non ha davvero bisogno di dimenticare tutto perché, se vuole essere sincero, Arthur è meraviglioso e Merlin potrebbe innamorarsi anche solo per il modo in cui gli sfiora l’erezione con il ginocchio.
Okay, Merlin è molto ubriaco. Il punto è comunque valido.
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Merlin non ha una storia come quella di Arthur, Gwaine non gli cambia la vita spingendolo a lasciare economia e diventare un avvocato.
Gwaine si limita a passargli un sacco di erba. Merlin non è nemmeno certo di dove la trovi, non è esattamente importante.
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Quando Arthur gli chiede di uscire - nel senso di fare qualcosa che non comporti un letto o un tavolo o una superficie orizzontale - Merlin lo guarda a bocca aperta.
Non sa esattamente perché avesse immaginato che, se fossero mai arrivati a quella fase, sarebbe stato lui a dover fare la prima mossa, l’ha semplicemente fatto e ora non ha una risposta pronta.
Non è che pensi che Arthur non ci tenga a questa… qualsiasi cosa sono, no, ma Arthur è un poco… Merlin non ha idea di come spiegarlo. Semplicemente non se l’aspettava.
«Okay,» dice alla fine perché quello è Arthur e se Merlin deve cominciare a credere alle stronzate sul destino che il suo professore di storia medievale continua a blaterare ad ogni lezione, preferisce cominciare dalla convinzione di aver trovato l’uomo del suo destino.
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Quando Gwaine lo viene a sapere salta in aria, la sua camicia aperta che è quasi un affronto al mondo (si salva solamente perché, beh, Gwaine è decisamente bello, no, davvero) e dice «Io ho creato ciò! Io e Beyoncè!»
Arthur si affoga con la birra, Merlin arcua un sopracciglio e tutto il resto del tavolo (Morgana, Leon, Percival, Gwen e Lancelot) scoppiano a ridere così forte che Merlin spera sarebbero morti asfissiati.
«Tu non hai creato un bel niente…» gli dice Merlin, scandendo ogni singola parola. E Gwaine gli sorride.
«Certo che no! Io vi ho creati! Siete i miei piccoli pulcini! » risponde Gwaine e Arthur sbatte la fronte contro il tavolo. Merlin comprende il sentimento.
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Gwaine entra davvero mentre stanno facendo sesso una volta - non è esattamente colpa loro, dopotutto vivono ancora tutti assieme (nessuno sa il perché) e se solo Gwaine imparasse a bussare…
Il punto è che Gwaine entra mentre Arthur spinge dentro Merlin e Merlin si arcua sotto di lui.
Il punto è che Gwaine non se ne va. Rimane e commenta - no, davvero.
«Ci sono così tante cose che non vanno in quell’uomo. Così tante…» dice Merlin e Arthur nasconde il viso sotto il cuscino.
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Non è che tutto vada sempre bene tra Arthur e Merlin. Perché Arthur è un pallone gonfiato, arrogante, viziato, senza alcun rispetto del prossimo (parole di Merlin) e Merlin è uno stupido, so-tutto-io che non riesce a scendere dal suo piedistallo di fottuti idealismi e si crede meglio di tutti (parole di Arthur).
Litigano come tutte le altre coppie del mondo e a volte non si parlano per quattro giorni e una volta non si sono visti per una settimana e mezza.
La cosa che è un po’ preoccupante, a dire il vero, è che è sempre Gwaine che cerca di farli riappacificare.
Se Arthur se ne va, arrabbiato con Merlin per una qualche ragione è Gwaine che gli va dietro cercando di farlo calmare e se è Merlin che si rifiuta di rispondere ad Arthur perché è un bastardo, Gwaine lo chiama e cerca di farlo calmare.
«Credi che dovremmo fare cercare di capire a Gwaine che non siamo i suoi genitori? » chiede Arthur, dopo una litigata non particolarmente brutta (e dopo del dovuto sesso riappacificatore).
«Magari dovremmo dirgli che qualsiasi cosa succeda lo ameremo comunque? » fu la risposta di Merlin.
«Dio, sono troppo giovane per avere un figlio di ventiquattro anni, Merlin,» si lamenta Arthur, affondando il viso nell’incavo del suo collo. Merlin comincia a giocare con i suoi capelli (sono sempre incredibilmente lisci e biondi e Merlin potrebbe essere un poco molto innamorato dei capelli di Arthur).
«E poi come abbiamo fatto a crescere un figlio così, Arthur? Guardalo! L’altro giorno gli si vedeva la banda delle mutande ed erano Dolce & Gabbana! » esclama Merlin e sente Arthur che sta ridendo, leggermente.
«Mi chiedo come faccia a pensare sul serio di essere etero,» ridacchia Arthur - e Merlin sa per esperienza che Gwaine è almeno un poco bi, ma non ha intenzione di dirlo, specialmente ora che è diventato chiaro che apparentemente Gwaine è diventato loro figlio mentre erano distratti.
«Saremmo dei genitori pessimi,» dice dopo un poco di silenzio e sente Arthur che si volta a guardarlo.
Merlin non ha la minima idea di che momento stiano avendo ora, ma è un momento. Lo sente che è un momento, c’è tipo qualcosa nell’aria.
«Non saremmo tanto male,» ribatte Arthur e Merlin trattiene il respiro. È quel momento? Sul serio?
«Tu… ecco…» prova, facendo uno strano gesto con le mani che, in qualsiasi altra circostanza probabilmente avrebbe usato per dire che aveva bisogno di andare al bagno.
Arthur arrossisce ed abbassa lo sguardo. «Un giorno… magari… tu no? »
Merlin lo guarda, apre la bocca e poi la richiude.
Pensa ad Arthur e a i suoi capelli e a tante altre cose. E oddio, oddio.
«Sì. Cioè, un giorno… ma sì.»
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Decidono di non dirlo a Gwaine - specialmente perché hanno paura che poi vorrebbe fare da padrino e no, decisamente no, Merlin ha già scelto Gwen e Arthur ha scelto Lancelot.
Gwaine lo viene a scoprire lo stesso - anche se hanno deciso di non pensarci per almeno altri tre anni - e pretende che, se non lo faranno padrino, almeno devono dargli un nome che inizia con la G.
Quando propone Gwendalin se è una femmina, Arthur gli lancia contro la statua di marmo rosa che Gwaine ha regalato loro per il loro primo anniversario (apparentemente prima di trascinare Merlin in un angolo per baciarlo appassionatamente, Merlin ha bevuto un drink rosa shocking e Gwaine ha voluto commemorare il loro incontro così. Gwaine è così strano).
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Quindi sì. Cosa c’entra Gwaine in tutta questa storia?
Assolutamente nulla. In qualche modo funziona lo stesso.