One Piece; Ace D. Portgas; Let the Flame Burn
Titolo: Let the Flame Burn
Autore: chibi_saru11
Beta: Un-Betated
Fandom: One Piece
Personaggio: Ace D. Portgas
Paring: //
Rating: PG-13
Warning: Spoiler up to 574. E se l'avete letto sapete che altro warning c'è.
Parole: 200 (W)
Riassunto: E’ stupido come il corpo decida di muoversi da solo a volte
Note:
1. Questo mi ha ucciso. Mi ha ucciso.
Disclaimer: One Piece non è mio. Ace non è mio. Non chiedetemi anche soldi, per l'amor di Dio
E’ stupido come il corpo decida di muoversi da solo a volte, ancora prima che la mente riesca a ricollegare. E’ come essere incapaci di riflettere, di ragionare. E’ una manciata di minuti, un soffio di secondi e poi non c’è più nulla, buio.
Vorrebbe chiedere scusa a tutti, vorrebbe davvero che tutti capissero che se ne va felice e lo dice, lo vorrebbe urlare ma non ne ha la forza e la sua voce non è altro che un sussurro.
Luffy non si muove, sotto di lui, rimane fermo e continua a ripetergli che andrà tutto bene, che non morirà, che non può morire. Ace si limita a sorridere, le lacrime che gli pungono gli occhi e il naso che cola e Dio, vorrebbe andarsene in maniera un po’ più incredibile di quella.
Eppure non può fare altro che ringraziarli, tutti quanti, perché è merito loro se lui è quello che è. E’ merito loro se Portgas D. Ace se ne va con il sorriso sulle labbra.
«Voi, ragazzi, mi avete voluto bene comunque» sussurra, con l’ultimo soffio di vita che ha in corpo e sorride «grazie mille»
E la cenere del foglietto viene trascinata via dal vento, lontano.
Autore: chibi_saru11
Beta: Un-Betated
Fandom: One Piece
Personaggio: Ace D. Portgas
Paring: //
Rating: PG-13
Warning: Spoiler up to 574. E se l'avete letto sapete che altro warning c'è.
Parole: 200 (W)
Riassunto: E’ stupido come il corpo decida di muoversi da solo a volte
Note:
1. Questo mi ha ucciso. Mi ha ucciso.
Disclaimer: One Piece non è mio. Ace non è mio. Non chiedetemi anche soldi, per l'amor di Dio
E’ stupido come il corpo decida di muoversi da solo a volte, ancora prima che la mente riesca a ricollegare. E’ come essere incapaci di riflettere, di ragionare. E’ una manciata di minuti, un soffio di secondi e poi non c’è più nulla, buio.
Vorrebbe chiedere scusa a tutti, vorrebbe davvero che tutti capissero che se ne va felice e lo dice, lo vorrebbe urlare ma non ne ha la forza e la sua voce non è altro che un sussurro.
Luffy non si muove, sotto di lui, rimane fermo e continua a ripetergli che andrà tutto bene, che non morirà, che non può morire. Ace si limita a sorridere, le lacrime che gli pungono gli occhi e il naso che cola e Dio, vorrebbe andarsene in maniera un po’ più incredibile di quella.
Eppure non può fare altro che ringraziarli, tutti quanti, perché è merito loro se lui è quello che è. E’ merito loro se Portgas D. Ace se ne va con il sorriso sulle labbra.
«Voi, ragazzi, mi avete voluto bene comunque» sussurra, con l’ultimo soffio di vita che ha in corpo e sorride «grazie mille»
E la cenere del foglietto viene trascinata via dal vento, lontano.