[CHIUSO] Avengers Prompt Meme

Jul 15, 2012 00:57


EDIT: IL PROMPT MEME È CHIUSO
non si possono inviare altri prompt o fill

MA

i prompt sono ancora utilizzabili!Se scrivi una fic usando uno dei prompt postala in community come una normale fanfic (dicendo a che prompt ti ispiri! Creditare è bello!) e poi torna qui per segnalare la tua storia al prompter, lasciando un commento in risposta al loro ( Read more... )

fandom: avengers, !prompt meme, !mod

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Re: [ FILL ] Clint/Loki; slash, angst, violenza realising_klaus July 3 2012, 14:42:43 UTC
Victor aggrottò la fronte in un’espressione dubbiosa, Loki gli sfiorò un braccio in un gesto rassicurante. «Non ti sto prendendo in giro, Victor. Qual è la differenza, dopotutto? Vuoi che ti ceda Thor o Stark in cambio di Barton?»
La derisione era evidente nel suo tono e i suoi occhi ebbero un guizzo canzonatorio; Doom interruppe il contatto fisico con lui con un passo indietro e picchiò con l’indice sul monitor, che ronzò nervosamente e si colorò di grigio per un momento prima di tornare normale. Victor sorrise appena, non ancora del tutto abituato all’effetto che il suo potere sortiva sulle macchine. «Mi basta avere quelle informazioni» lo freddò, indifferente al suo umorismo. «Ma niente scherzi».
Loki se n’era già andato. «Ovviamente».
Nella cella, Clint aveva contato un intero minuto e stava iniziando a sospettare di essere stato ingannato un’altra volta, quando il semidio prese forma dal buio, come se il suo corpo fosse intessuto di tenebra.
Gli strappò dal volto la fascia nera, accese le luci con uno schiocco di dita e gli sorrise, un sorriso che voleva dire “bentornato” ma anche “sei mio”. «Hai fatto una scelta saggia, agente Barton».
Senza attendere una sua replica, Loki disegnò dei simboli arcani nell’aria con la punta delle dita e con le labbra diede forma in silenzio a parole che Clint non conosceva. L’aria sembrava vibrare attorno alla sua bocca e alle sue mani e un lampo verde si accese nei suoi occhi, socchiusi per la concentrazione.
Di colpo, in sincronia perfetta, le catene si aprirono con uno scatto metallico e caddero a terra, facendo tremare il pavimento con un tonfo sordo.
Per la prima volta da non aveva idea quanto Clint aveva braccia e gambe libere e le testò immediatamente, incurante del dolore che lo straziava a ogni gesto, ovvia conseguenza del lungo periodo di immobilità.
Dopo i primi secondi di gioia inesprimibile per la ritrovata libertà, la coltre illusoria si dissipò e Clint ricordò di non essere affatto libero, ma cinto da catene ancora più robuste di prima.
Si volse con lentezza verso il semidio, che si era limitato a guardarlo in silenzio, e annuì, un veloce cenno del capo, un saluto da soldato. Sputò l’obbedienza come fosse vomito, ma non riusciva del tutto a pentirsi di aver scelto di vivere e si sentiva ancora più disgustato di se stesso. «Agli ordini, signore».
Loki lo soppesò con lo sguardo per un lungo momento, un’occhiata mirata a indicargli l’onnipresente Hawkeye che torreggiava su di lui, che allargava la voragine nel suo animo, mirata a ribadire che le persone non cambiano mai.
Clint, però, non ne aveva bisogno. Lui sapeva, aveva sempre saputo.
Si era limitato a fingere di non esserne cosciente per anni, ma aveva smesso quella notte, ormai lontana anni luce, in cui Natasha era svenuta tra le sue braccia a causa sua.
Clint Barton e Hawkeye non erano entità separate. Clint era Hawkeye, Hawkeye era Clint.
«Inginocchiati» disse il semidio. Un invito, più che un ordine.
Clint chinò il capo e obbedì, cadde ai suoi piedi. Loki appoggiò una mano sulla sua testa, gli accarezzò i capelli con gentilezza, poi strinse la presa di scatto e lo costrinse a levare il mento, a incrociare i suoi occhi. «Chi sono io, Clint?»
Usò di nuovo il suo nome, solo il suo nome, in quel modo in cui era in grado di arrivare a toccare l’angolo più nascosto del suo cuore.
Clint non voleva rispondere, non voleva che la sua bocca si riempisse di quelle parole, ma non aveva altra scelta. Aveva già oltrepassato il punto di non ritorno e non c’era possibilità di tornare indietro. Aveva due sole alternative. Padrone e carnefice.

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Re: [ FILL ] Clint/Loki; slash, angst, violenza realising_klaus July 3 2012, 14:43:09 UTC
Il mio padrone. Hawkeye non esitò, lui non aveva alcun timore dei cadaveri ammucchiati ai piedi del suo spirito.
«Il mio padrone» fece eco Clint.
Loki mise a nudo i denti candidi in un sorriso predatorio, e la telecamera ruotò su se stessa fino a che il suo occhio non fu diretto verso la parete.
Clint non aveva bisogno di vederlo piegarsi su di lui - un’aquila in picchiata verso un falco, troppo piccolo e debole per spuntarla - per prevedere cosa stesse per accadere, così come Victor non aveva bisogno di quel trucco con la telecamera per indovinarlo.
Spense il monitor, inservibile finché avesse mostrato soltanto un muro grigio, proprio mentre la risata del semidio si diffondeva distorta attraverso gli altoparlanti.

Fury fissò l’uomo attraverso la vetrata a specchio, che gli consentiva di guardarlo senza però essere visto di rimando. Ciononostante, aveva l’impressione che il prigioniero potesse captare il suo sguardo, perché rivolse il capo nella sua direzione, lo inclinò di lato e sogghignò, canzonatorio.
«Non ha detto una parola?» si informò il direttore dello S.H.I.E.L.D., la voce bassa e cauta, malgrado all’uomo fosse impossibile ascoltarlo.
Maria Hill non rispose subito ed evitò d’incrociare il suo unico occhio. Quando si decise a replicare, riservò al terzo occupante della stanza un’occhiata di sottecchi: «Soltanto una volta. Ha chiesto dell’agente Barton».
Nicholas dirottò immediatamente la propria attenzione verso Clint. «E tu non gli hai parlato, vero?»
«Senza il suo permesso, direttore?» L’uomo scosse la testa. «Naturalmente no».
Fury assentì in un movimento secco, ma Clint sapeva che non si fidava completamente di lui, non dopo che aveva ingannato Natasha, era sparito per mesi in Latveria ed era tornato portando con sé Loki in catene e la notizia che Doom era stato ucciso in uno scontro contro il semidio. Non l’aveva sospeso dal servizio, ma preferiva tenerlo a distanza dalle aree riservate dell’organizzazione, meno la cella di Loki, perché era stato a contatto con lui per più tempo di chiunque altro, purché fosse sempre sotto la sorveglianza di un altro agente.
«Se dovesse accadere qualcosa - qualsiasi cosa - mi aspetto di essere contattato immediatamente» ordinò il direttore con fare perentorio, ma stava guardando Maria, che si limitò ad annuire, obbediente.
Clint era compromesso, a lui non si poteva affidare un compito tanto importante.
Mentre Nicholas lasciava la stanza, la donna gli rifilò un’occhiata di scusa, ma lui si limitò a scrollare le spalle e a scrutare Loki al di là della parete di vetro.
Il comportamento di Fury era comprensibile, nemmeno Clint si sarebbe fidato di se stesso, non subito, non dopo così tanti mesi - aveva scoperto di essere rimasto in prigione per tre mesi e mezzo -, non dopo tutte le menzogne che il semidio avrebbe potuto avergli inculcato in testa.
Loki incrociò il suo sguardo e sorrise di nuovo.
Clint non aveva mentito quando aveva detto al direttore di non avergli rivolto la parola, perché non aveva bisogno di parlare ad alta voce per comunicare con lui. Rispose al suo sorriso, senza incertezze, senza paura, senza vergogna. Credi ancora che le persone non possano cambiare?
Il semidio socchiuse gli occhi. Hai un motivo che mi convinca del contrario?
Dicevi che non ti avrei disobbedito, gli fece notare Clint, eppure pare che io abbia ingannato il Dio dell’Inganno. Sono cambiato. Sono il carnefice, adesso.

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Re: [ FILL ] Clint/Loki; slash, angst, violenza realising_klaus July 3 2012, 14:44:47 UTC
Dapprima Maria temette che Loki fosse preda di un qualche spasmo quando il suo corpo, indebolito dalle innumerevoli ferite che lo martoriavano, iniziò a tremare, al principio in maniera appena percettibile, poi sempre con maggiore violenza. Soltanto dopo, quando quella vibrazione raggiunse la sua bocca, capì che stava ridendo e afferrò tra pollice e indice il microfono della ricetrasmittente, sospeso di fronte alle sue labbra.
«Signore! Fury! Il prigioniero, Loki, sta ridendo, signore!»
Di tutte le reazioni, Clint non si aspettava uno scroscio di risa di proporzioni tali che il semidio non riuscì neppure a rispondergli prima che fosse cessato.
Infine, nel preciso istante in cui Fury faceva irruzione nella cella con i vendicatori al seguito, Loki si passò una mano sul volto, si calmò e sollevò di scatto la testa verso il vetro, verso di lui. L’eccesso di risa lo aveva spossato e reso più pallido di prima, ma non sembrava sconfitto.
Clint provò una sgradevole sensazione alla bocca dello stomaco, la stessa che serpeggiava dentro di lui quando Hawkeye allargava la voragine con le unghie.
Ne sei davvero sicuro, Clint?

Chiedo scusa per l'alta randomità del fill, ma che posso farci? E' uscita così. XD Qui l'html è messo molto meglio (quantomeno l'italics è dove dovrebbe stare, ecco XD). Spero che sia piaciuta almeno un pochino <3

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