DISCORSI - I.Una Domanda

Apr 02, 2007 23:09

Series: Discorsi(1\17)
Title: Una Domanda
Fandom: Harry Potter
Ship: Sirius Black x Remus Lupin
Rating: PG
Note: Pre-slash, Marauders Era, introspettivo, malinconico.
Summary: Remus è distante, rispetto alle persone.
Spoilers: Nessuno, credo.
Beta:
geo_lupin Grazie Geo, scusa lo stress ^^
WARNING: Nessuno.
A/N: Scritto come Non Anonimo su Efp, non è particolarmente impegnata.
Crossposted: Efp

I. Una Domanda

“Remus.”

Nessuna inflessione interrogativa o esclamativa.

Nessuna insistenza su una vocale.

Nessuna risatina poco rassicurante.

Remus aveva imparato in fretta a riconoscere l’inizio di una conversazione a cui non voleva partecipare.

Una discussione che gli avrebbe procurato pensieri, mentre ciò che gli serviva era la mente libera per studiare, dato il compito del giorno seguente.

“Si?” troppo educato per non rispondere, ma abbastanza impegnato da non girarsi.

“Mi chiedevo da un po’… come funziona esattamente la maledizione? Come la si passa?”

Tono vagamente interessato… Forse avrebbe dovuto voltarsi.

“Lo sai benissimo. Vieni attaccato. Vieni ferito. Se rimane abbastanza del tuo corpo da permetterti di sopravvivere, sei ricompensato con un favoloso paio di zanne e una raccolta di peli, fornitura a vita, utilizzabile solo in caso di plenilunio.”

La mancanza di commenti sulla tristezza del suo sarcasmo stava durando troppo.

“Non è questo che intendo, sai…Voglio dire.. deve essere il lupo a morderti?”

Ormai Remus si sentiva preso in giro, quindi decise di non rispondere e cercare di ritornare ai suoi studi.

“Davvero… Non mi sono spiegato bene?”

Silenzio.

“Si, fatta così era una domanda stupida. Volevo sapere cosa succede se ti morde o ti graffia un lupo mannaro in versione umana.”

I libri avrebbero dovuto aspettare.

“Non succede niente.”

“Sei sicuro?”

“Certo che sono sicuro!” Da dove era arrivata quella rabbia?

No, sapeva benissimo perché era alterato… Supporre una cosa del genere… Era come se Sirius gli mostrasse l'eventualità di non avere alcun rapporto umano.

Era solo una domanda, solo una domanda. Doveva calmarsi!

“Non è come stai immaginando. Pensi che se un contatto qualunque, un graffio dato per errore, potesse permettermi di condannare qualcun altro, mi sarebbe permessi frequentare la scuola?” La voce si era alzata di nuovo.. questo discorso doveva finire in fretta.

“Ora devo studiare.”

“E' che per un attimo avevo pensato di aver capito tutto…”

Cosa?

“Cosa?”

“Ma si... il tuo stare lontano dalla gente, non avere mai reazioni violente, e….”

“Non tutti sono degli attacca briga come te e James”

“Ma perfino Peter a volte -pochissime volte- colpisce -molto piano- James!”

“Comunque, cosa volevi dire con quel e…?”

“Si...uhm… perché non cerchi mai contatto fisico.”

“Pugni, graffi e morsi?” Un sorriso…

“…Ragazze.” Un sorriso triste.

“Non è per quello.” Non è per quello…

“No, l’ho capito. Non è per quello.”

“No.”

“Allora…”

No!

“Compito. Domani. Devo studiare, io.” Studiare, non pensare: studiare! -accidenti, accidenti, accidenti-

“Ah, ok. Allora vado.”

Sirius uscì dalla stanza in fretta. Non era sicuro di voler conoscere davvero il perché, dopotutto.

hp, ita, sirius\remus, discorsi

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