Quei giorni in cui...

Mar 10, 2006 13:09

Oggi è uno di quei giorni.

Come 'quali giorni'? Avete presente quando vi alzate dal letto col piede sbagliato e subito inciampate nel tappeto massacrandovi il ginocchio contro il bordo del letto, fate un salto in bagno per sciaquarvi la faccia e prendete una botta tremenda sul naso perchè non vi eravate accorti che la porta era ancora chiusa, andate a tastoni fino in salotto per aprire le finestre e vi accorgete che durante la notte il gatto ha fatto i suoi bisognini un po' sul vostro tappeto buono e un po' sul pavimento di marmo che ovviamente rimarrà macchiato per l'eternità, imprecate e minacciate il gatto di trasformarlo in uno scendiletto mentre pulite il più velocemente possibile, tentate poi di vestirvi al volo perchè siete in ritardo mostruoso e ovviamente vi si rompono i collant e non trovate più le chiavi della macchina, correte fuori e vi accorgete che il cancello non scorre perchè è rimasto bloccato dal gelo, lo prendete a calci e vi massacrate entrambi gli alluci per farlo aprire ed uscite al volo rischiando di investire i sacchi della nettezza che non sono ancora stati ritirati, volate basso fino al lavoro e in strada c'è una coda peggio del controesodo di ferragosto sulla Salerno-Reggio Calabria, timbrate in ritardo e scoprite che il capo vi ha già cercato due volte con urgenza, poi accendete il PC e notate che oggi che dovete stampare dei documenti importanti il rullo di scorrimento della stampante ha smesso di funzionare, così vi improvvisate tecnico e smontate la stampante riempiendovi di polvere di toner, fate ripartire l'ambaradan e quando avete finito il capo vi dice che deve cambiare due cosine qua e là e quindi dovete ristampare tutto daccapo, andate in pausa caffè e la cialda vi si blocca nella macchinetta, litigate al telefono per la sesta volta in tre giorni con un corriere espresso che non ha ritirato il vostro pacco urgentissimo e non sa cos'è successo alla vostra richiesta di spedizione dall'estero, ri-litigate con un fornitore tedesco che dice di non avere ricevuto il pagamento che avete eseguito la settimana prima e quindi non vuole inviarvi la merce, andate a pranzo e scoprite che il menù del giorno è tutto a base di carciofi, che a voi fanno schifo, passate il pomeriggio a risolvere le beghe lavorative di qualcun altro, mentre le vostre pratiche vi si accumulano sulla scrivania come un Everest di carta, vi fermate un attimo per andare a mangiare un pasticcino nell'ufficio accanto perchè è il compleanno di uno dei tecnici e notate che non ve ne hanno lasciato nemmeno uno, timbrate alla sera che siete sfatti e potrebbero raccogliervi col cucchiaino, ma dovete prima passare al bancomat, fare un po' di spesa e anche far benzina sennò non vi rimane che spingere, arrivate a casa cariche come muli, sistemate la roba prima che si scongeli e poi cucinate la prima cosa che vi capita perchè è tardissimo e il marito ha così fame che si mangerebbe anche le gambe del tavolo, correte a prendere la figlia dai nonni prima che gli distrugga la casa e poi tentate di scrollarvela di dosso almeno per cinque minuti mentre accendete il computer per controllare la posta elettronica, trovate una mail del tizio che vi ha appena commissionato una traduzione tecnica dal tedesco da consegnare in due settimane, ma scoprite che le pagine non sono quaranta come vi aveva detto, bensì centodue, così decidete di stare svegli la notte per portarvi avanti, ma non c'è verso di trovare una traduzione decente per la parola 'Dioptrienauslösungsfernrohr' e simili, sbattete la testa contro il muro più volte maledicendovi per avere accettato il lavoro e vi viene l'improvviso raptus di volere dar fuoco al dizionario, poi rinsavite e mettete a letto la figlia e il marito, tornate al lavoro, ma vi ricordate che dovevate anche fare i compiti di spagnolo perchè domani c'è lezione, così mollate tutto e fate quelli alla velocità della luce, poi approfittate della pace notturna per riprendere l'odiato fardello e continuare con un'altra pagina della traduzione, finchè verso le tre di notte l'abbiocco vi coglie di schianto e decidete che forse toccare il letto per 3-4 ore potrebbe portarvi ad un'esperienza mistica che non fate da troppo tempo, così spostate la figlia e il gatto dall'altro lato del letto, posate la testa sul cuscino e vi perdete nell'oblio del tanto agognato riposo fino al mattino dopo, quando vi verrà voglia di spiaccicare la sveglia contro il muro al primo squillo delle 7.30...

Ecco quali giorni.
Questi giorni vanno avanti così da un mese.
Sigh.
Vojo la mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!
Ecco.

rant, work, real life

Previous post Next post
Up