Del furore di possedere libri.

Aug 20, 2009 12:14

Chi mi conosce bene sa che soffro della grave mania di comprare molti più libri di quanti ne leggerò mai, solo per il piacere di possederli. Una volta, da bambina, leggevo tantissimo; ora, che mi diletto in so many other ways, è difficile trovare il tempo di leggere tra una chat in msn, due uomini che fanno le cose zozze in una fic e the real life. C'è stato un periodo in cui non ho aperto libro, nemmeno uno, e lo ricordo con un brivido di orrore. Negli ultimi mesi ho ricominciato, lentamente, a leggere, e la cosa mi ha colmato di gioia.

Ciò che però mi sento di condividere oggi (prima di fare il post, se mai riuscirò a prepararlo, sulla vacanza) è il mio stupore di fronte alla quantità di libri che ho macinato in questi giorni. Mi ripeterò: chi mi conosce bene sa che io leggo molto lentamente. Diciamo che nel tempo in cui la media delle persone legge 60 pagine io ne leggo una 40ina scarsa. Non so da cosa dipenda. Torno molte volte indietro, mi soffermo su alcune frasi, me le ripeto e me le gusto sulla lingua, se mi piacciono, mi soffermo a divagare o faccio delle pause. Tutto questo certamente influisce, ma c'è sicuramente da dire che sono lenta proprio, così come sono lenta a scrivere o a fare qualsiasi altra cosa. Probabilmente faccio fatica a rimanere concentrata, non lo so e, a ben vedere, manco frega a voi, no?
Tutto ciò per dire che, dall'inizio di agosto, ho letto uno sproposito per i miei canoni. Avevo iniziato prima di partire "L'ombra dello scorpione" (titolo scelto chiaramente a caso giocando una sera a Scarabeo, visto che non c'entra una pippa nè col libro nè col titolo originale), e come ben sapete è un tomo niente male. King si difende bene spesso e volentieri. Ai primi di agosto, quando sono partita per le Orcadi, ero arrivata all'incirca a metà e iniziavo ad arrancare.
Ebbene, dalla mia partenza ho finito "L'ombra dello scorpione" e ho letto, in successione, "Coraline" (in inglese), "Narciso e Boccadoro", "The Running Man" (in inglese), "The Graveyard Book" (in inglese) e ora sono un po' sotto la metà di "I am Legend". So che per molti di voi non ci sarà niente di strano in tutto ciò, ma per me è una cosa sconvolgente. Anche perchè non li ho letti a cazzo, senza far troppo caso a ciò che succedeva o scorrendo le parti noiose. Li ho letti come io leggo ciò che leggo, soffermandomi, rileggendo eccetera eccetera. Non leggevo così tanto da tutta la vita e sono felice come una bambina.

Mi verrebbe voglia di fare anche qualche minirecensione, ma ho imparato che i gusti sono molto personali e i miei, in particolare, non coincidono con quelli della maggior parte delle persone, per cui mi asterrò. Però sono contenta. :)
Se la frenesia non mi abbandona (perchè sono riuscita pure a scrivere circa 5000 parole di roba varia nel frattempo, a passare ore e ore per tombe, rovine e prati disseminati di mucche e pecore e a chattare un po' su msn) spero di finire questo che sto leggendo e magari un altro prima della fine del mese. Su, brama di lettura, assistimi.

P.S.: Se qualcuno fosse interessato a un parere molto personale su qualcuno dei libri elencati chiedete e sarete soddisfatti con centinaia di parole vaneggianti.

bookshelf, the real world

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