Fic: Missione Transoceanica

Jun 11, 2009 00:14

Titolo: Missione Transoceanica
Autore: el_defe
Beta: squeeing!solarial, lisachanoando
Fandom: Cobra Starship/The Academy Is...
Personaggi: estabilished!Gabe/William, onesided!Gabe/???
Rating: VM16
Warning: Slash, Crack a profusione
Conteggio Parole: 620 (Word)
Note: OTWM, prompt di faechan (auguri faechan, eh! *_*): [RPF CS/TAI] Gabe/William, 'Come fate a metterli insieme? Per giocare alla parrucchiera e alla cliente?'.
Anche se l'avevo iniziata millenni prima, la chiave di volta per riuscire a trovare una parte centrale adeguata è merito di Fangirl In Da House di quella indegna donnina là che molti vorrebbero fosse mia moglie (e invece era un calesse). *manda baci*
Disclaimer: Questa fanfiction non è a scopo di lucro. Non si vuole offendere o essere lesivi nei confronti delle persone reali descritte. Niente di quanto narrato nelle fanfiction qui contenute è realmente accaduto e non si pretende di dare tramite esse un ritratto veritiero di eventi o personalità. È una serie di pura fantasia e non vuole descrivere atteggiamenti reali. La presenza di contenuti espliciti o non adatti a tutte le età sarà debitamente segnalata, pertanto l'eventuale fruizione di tali contenuti ricade sotto la piena responsabilità degli utenti.
Introduzione: «Tu non sei una nostra fan»


Missione Transoceanica

«Tu non sei una nostra fan» lo squadra, un sorrisino idiota a increspargli le labbra.
L'altro scuote la testa. «Direi di no. Insomma, guardami. Non posso essere una fan, capisci.»
«Be', a guardarti ti guardo...» comincia, prima che un sopracciglio inarcato lo costringa a ritrattare. «Okay, scusa. Er, uhm, chi sei?»
«Fammi una domanda meno compromettente, ti prego.»
Gabe ci pensa su, tenendosi i fianchi nudi e ignorando di essere stato interrotto a tre quarti dell'azione più sacra della giornata - ovvero la doccia. «"Che ci fai qui?" può starci come domanda, vero?»
«Sì, può andare» annuisce, soddisfatto, prima di avvicinarglisi all'orecchio. «Io comunque sono...» sussurra, aggiungendo il resto della frase a un volume così basso da non essere fisicamente udibile ad alcuno, escluso forse un neurone o due tra quelli meno pigri e addormentati.
«Che nome stup- okay, okay, ho capito. Dicevo, che ci fai qui?»
«Sono venuto da oltreoceano per chiederti una cosa di primaria importanza.»
L'asciugamano stretto in vita scivola a terra per una distrazione. Gabe lo raccoglie con lentezza, mentre il suo interlocutore alza gli occhi al cielo. «Uhm, sì, te la posso chiedere anche dopo che ti sei vestito, per dire.»
Gabe fa spallucce, prima di tornare a togliersi l'asciugamano - ridendo quando vede l'altro voltarsi contro il muro e divertendosi a restarsene nudo in attesa che torni a guardarlo e subito a voltarsi, borbottando a tutto spiano. Quando finalmente si riveste, e lui può altrettanto finalmente tornare a guardarlo senza vergognarsene profondamente, riescono a tornare alla questione principale.
«Cioè, er, io mi sto chiedendo una cosa da una vita e se non fosse per un'occasione particolare neanche mi sarei sobbarcato il viaggio transcontinentale, insomma, non l'ho fatto per andare a picchiare gente che se lo sarebbe anche meritato, figuriamoci per cantanti di cui conosco appena tre pezzi.»
«Viva la sincerità» commenta sorridendo e appoggiandosi contro il bordo del letto.
«Ma come fanno a mettervi insieme? Per giocare alla parrucchiera e alla cliente?»
Gabe lo guarda, perplesso. «Mettervi?»
«Sì, be'... tu, e...» si volta, guardando William che sbadiglia vistosamente con ancora il pigiama addosso ed entra nella stanza e si ferma dubbioso a guardare lo sconosciuto. «E lui.»
Gabe ride a crepapelle, senza curarsi di William che, ancora mezzo intontito dal sonno, si rinchiude nel bagno senza degnare i due né di una parola, né tanto meno di ulteriori occhiate.
«Se proprio ci tieni a saperlo...»
«Eh.»
«Dammi un bacio.»
«COSA?» grida, indietreggiando e cozzando con la testa contro l'armadio a muro.
«Devo ripeterlo?»
«No... il mio inglese non fa così schifo. Era nel senso di "ma come ti salta in mente?", sai!» sbotta, massaggiandosi la testa per il dolore.
«Ma avresti dovuto chiedermi "ma come ti salta in mente", credo.»
«Senti, mister Saporta» grida, puntandogli un dito sul petto, «non esiste proprio che ti dia un bacio, non sono ancora così disperato da andare in giro a baciare uomini e aiumpf» mugola, perché si è ritrovato le labbra di Gabe incollate alle sue e per mezzo secondo si ritrova incapace di respirare, prima di fuggire via in preda allo schifo.
«Adesso lo so perché vi shippano, siete fuori di testa!» grida, travolgendo nella sua fuga a gambe levate William e il suo pigiama con stampa a coniglietti.
«Ma chi diavolo era quello?»
Gabe si stringe nelle spalle. «A dire il vero non l'ho capito» ridacchia, chinandosi a baciargli l'angolo superiore della bocca e permettendogli di affondare le dita tra i capelli.
«Sono diventati un po' troppo lunghi» commenta con aria esperta, spostandosi quel tanto che basta affinché il bacio diventi un bacio vero. «Dovresti tagliarteli.»
Gabe sorride, assecondandolo in tutto e per tutto. «Come preferisci.»

Fae scrive (20.44):
*love*
Def scrive (20.45):
AVEVO RAGIONE IO. °////°

FINE

Noticina: è molto oltre il concetto di crack, lo ammetto XD ed è OOC perché ??? non si va a ficcare in queste cose *muore molte volte*.

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