Apr 16, 2005 13:55
l'altra notte ho avuto un incontro ravvicinato di n-simo tipo. un essere mi ha succhiato il cervello dalla tempia e il mio cervello sta lì nel suo stomaco, dove, non so. sentivo ronzare, erano le due di notte e stavo per addormentarmi dopo aver visto non so quale cosa in tivù. nel dormisonno sento questo buzzzz e istintivamente mi copro col lenzuolo, faccio così da sempre, da quando ero piccola. ho sviluppato il respiro in apnea, in mancanza d'ossigeno sotto le lenzuola, anche ad agosto. a volte come in un cartone animato creo un piccolo varco nello scudo di cotone e da lì succhio l'aria a piccoli sorsi. credevo di essere al sicuro nel lenzuolo, come un baco. sento invece qualcosa sul collo...spesso mi lascio suggestionare, potrebbe essere questo. ma mi irrigidisco quando sento qualcosa sulla tempia, è qualcosa di vero non è suggestione. è lì che sugge il mio cervello, non c'è tempo da perdere, se mi porta via quello non mi rimane più niente. afferro con le mani il nemico e lo getto a terra, furiosa e tremante. ho paura. ho sempre avuto paura di tutto. rimango impietrita nella mia fortezza offesa, qualche secondo di intontimento, poi cerco gli occhiali al buio e non vedo nulla. poi l'interruttore e la luce, e non vedo nulla. decisa a lasciare la stanza a sè stessa per mai più ritornarci, dò un ultimo sguardo al letto disfatto e tiepido: lei è lì. nera scura e assolutamente intoccata dal mio lancio che pure era stato violento. non abbastanza. era lì bruna cimice a sfidarmi e a manifestarmi che quella che credevo essere la mia fortezza in realtà non era che un luogo come un altro, che non mi poteva difendere da nulla, che era un cumulo di stracci, sul quale lei, cimice bruna, trionfava e mi sbeffeggiava. io sussultando e senza alcuna certezza ormai, col cervello nel suo stomaco sono andata in bagno, chiudendomi dietro la porta del mio regno scomparso. da allora non ho più fatto ritorno, passa la luce al neon da sotto la porta chiusa e sento ronzare.