[Original] Angelica 1/1

Jul 18, 2007 19:16

Fandom: Originale
Titolo: Angelica
Rating: R non grafico.
Warning: sangue.
Note: Ringrazio madama Madeleine. Lei sa perchè~♥
Il verso in inglese sotto il titolo appartiene alla canzone 'Angelica' dei Moi dix Mois.



~ Angelica ~
bloom with pride, beautiful Angelica

~*~

Lo scricchiolio incauto di un'asse sotto i passi guidati dall'argento lunare non è abbastanza da ricondurre a più miti consigli.
Nel sangue unico pulsa il richiamo, il solo richiamo. Senza parole lo chiami a te, tessi l'ordito di una trama iniziata anni e anni or sono.
Nel nero striato e rilucente, i suoi passi non hanno rumore, neanche un fruscio tradisce la sua presenza in quegli atri proibiti.
Se lo trovassero...
Se lo trovassero forse non scoprirebbero il segreto. Il legame nascosto, il laccio di seta scarlatta che lega a doppio nodo il vostro destino.
Forse.
Lo guidi a te con magnetismo esemplare. Non puoi battere ciglio quando compare alla tua soglia, senza invito eppure atteso.
"Angelica"
Ah.
Il sussurro del tuo nome dalle sue labbra cola lento, dolce, una goccia rossa che si stacca, tremola e cade, perfettamente sferica.
Liquore pregiato che infiamma i sensi, ottenebra il giudizio.
In cambio, il tuo sussurro.
"Louis"
Ordini col suo nome, esigi il possesso del suo intero essere apponendovi il tuo marchio.
Ti appartiene.
Ti è sempre appartenuto.
Da quando, bambini, giocavate con l'idea di quella forza irresistibile che vi attrae l'uno all'altra.
Mezzo battito di ciglia.
Dalla porta con fluido passo si è seduto accanto a te sul letto.
Mentre si china su di te, nella penombra sfavilla la fiammella aurea di ogni ciocca liscia.
Affondi le dita in quell'oro, l'attiri a te.
E' qui, è tuo come tu stessa più volte ti sei a lui e lui solo consacrata.
Ma non basta, non può bastare.
L'arcano mistero reclama il suo compimento.
Non sai bene se hai mai potuto concepire la tua vita senza di lui.
Il 'no' della risposta più probabile è appena sussurrato, eppure riecheggia, alla domanda oziosa che lui ti rivolge.
Non puoi concepire una vita priva di metà di te stessa.
L'interrogativo distende felino la codina riccia in un’esclamazione lunga e soffusa quando il bacio suggella il nuovo incontro.
E' il tuo calore che si mischia al suo.
E' la febbre divorante le cui braci sempre sopite occhieggiano rossastre e non si spengono.
Mai.
Il bacio allunga i suoi momenti, resiste alla dissoluzione, esita, riprende, termina ancora.
"Stai con me"
Non hai paura a dirglielo.
Ben stupido sarebbe chi pensasse di assommare la vostra stessa esistenza nella più comune tresca adolescenziale.
Poco c'è di comune nel tuo sguardo scuro, screziato di bagliori metallici, mentre l'accogli nel tuo abbraccio, reclinando infine il capo sul cuscino.
E' sul velluto pallido e palpitante della gola indifesa che si disegna scarlatto il termine della promessa, quando in risposta ai tuoi soffici gemiti, ti asseconda e vi affonda i denti, forte, strappandoti un piccolo ansito ancora sorpreso.
Ma il poco dolore che pure è piccante spezia nel miscuglio già fatale è presto spazzato via dall'ondata di piena.
Lesto il calore dell'estasi ricopre con lussuoso manto ogni minuscolo difetto, ogni sottile sensazione.
A questo punto poco importa che vi sentano.
Poco importa che la camera della superiora spii il quieto corridoio tre porte più in giù, porte dietro le quali le altre educande riposano ignare e sono già nel domani.
Poco importa che quegli stessi ansimi escano gemelli dalle sue labbra ora arrossate, come gemelli brillano tra le tue gli stessi denti.
E' sua premura, sempre, trattarti con la cura riservata alla più preziosa poupée francese, ed è per questo che ogni carezza, ogni bacio che ti sfiora è più delicato di un petalo, di una piuma.
Ancora il tuo nome cola dalle sue labbra insanguinate con metallica dolcezza, finché i tuoi occhi non tornano a vedere, e credi di poter parlare.
Eppure solo due parole trovano la strada aperta.
Banali.
Mille e mille volte abusate, lanciate al primo candidato con la goffa grazia di un fiore appassito.
Ma i tuoi petali sono ancora fieri di quel vibrante rosso, ed è contro le sue labbra che le tue sgranano il fiore scarlatto del vostro amore.

~*~

one shot, het, p0rn, original

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