All the actors seem very friendly with each other, how do you keep the tension that we see on screen?
That’s the writing. We are. It’s a really lovely group to work with - especially Olivia [Wilde], Omar and Hugh who I work with a lot, almost every day. I feel very close to them … I just don’t work that much with Robert [Sean Leonard] and Lisa [Edelstein] and Jesse [Spencer] and Jennifer [Morrison], I wish I did more ... I find them just great fun to work with. The tension that is on the show - that's the writers, they are very smart about keeping those relationships tense … that’s what makes [it] good.-Peter Jacobson (5/22/2009)
Source:
http://www.popeater.com/2009/05/22/peter-jacobson-popeater-interview/ _____________________________________________________
Hugh on RSL (Rolling Stone-Germany) May 2009
R.S: You and RSL both have played shakespeare on the stage. During your breaks, have you ever considered to do something in this field together?
HL: Yes, next Wednesday in the lunch break we'll present "Love's Labour's Lost" on the parking lot....
No, I have no such plans for the time being. On the stage you mean? No. The stage is Roberts passion, the TV is ranked about number 14 with him, to be frank, whereas I only had once played in a professional production. I hated it more than putting it into words.
Source (with scans):
http://houseoftelefilm.forumfree.it/?t=31994845______________________________________________________
LE On Hugh and RSL
LE: Hugh is a really hard worker. Sooo focused. So when he's on set, he's working. But every once in a while he'll say or do something that's just so silly I laugh until I cry. And Robert Sean Leonard [playing James Wilson] ... oh, he's so droll... I don't get to do as many scenes with Jennifer, Jesse, and Omar [Jennifer Morrison, Jesse Spencer, and Omar Epps who play Allison Cameron, Robert Chase, and Eric Foreman, respectively], but they're great.
Source:
http://moderndogmagazine.com/articles/house-call-lisa-edelstein/400______________________________________________________
Italian (?) article
Rubrica: Navi in bottiglia, di Gabriele Romagnoli
House & Wilson
Siccome leggete qui so che guardate
PAUSA PUBBLICITARIA: "House"
E su dvd, non su Italia Uno, perché non sopportate la tirannia dei palinsesti e le punture degli spot. Al terzo che mi ha detto: "C'è uno in tv che si comporta come te, si chiama House", l'ho fatto anch'io.
E' comprensibile, il dottor House. Ha una ferita e un talento, cose difficili da gestire. Ti sbatte in faccia l'una e l'altro. Non rispetta chi non ha nè l'una nè l'altro, specialmente se gli sta sopra, come inevitabilmente accade in un mondo che premia la regolarità e l'abilità nel servire a tavola alle feste della moglie del padrone. House ha perduto la cosa a cui teneva di più e neppure la rivuole indietro, perché gli piace essere segnato e perché, siamo sinceri, essere segnati piace.
A me invece piace l'altro, il dottor Wilson, quello che sbuca ogni tanto, ha la testa inclinata di lato, gli occhi sgranati, due ex mogli. L'oncologo. Senza fissa dimora. Quello che si lascia dietro un amore e una casa arredata. Poi si mette con una malata terminale, per il tempo che resta, come se ogni cosa non avesse un tenpo che resta. House combatte il dolore, Wilson ha perduto la battaglia, perché il dolore lo ha sedotto. Ha per amico uno storpio e per amante una morta che cammina. Crede che il dolore renda puri. Ama solo chi lo conosce: quelli che non vedono, quelli che contano i giorni alla rovescia, quelli che hanno staccato il padre del cappio e deposto il corpo sul tappeto del salotto, quelli che hanno portato la bara a spalla e poi sono andati ognuno da una parte e non si sono visti mai più. Sta accanto al dolore degli altri con il rispetto di chi sa che, finché non è il tuo, non sai che cos'è, anche se l'hai studiato, anche se l'hai curato, perfino se credi di averlo sepolto.
E' facile essere House, ma prova a diventare Wilson.
Source:
http://houseoftelefilm.forumfree.it/?t=14783874