[MBAV] Fairies

Jan 05, 2014 05:07

Autore: Soflylikea36
Fandom: My Babysitter Is A Vampire
Personaggi: Ethan Morgan, Benny Weir
Rating: Verde
Avvertimenti: Nonsense puro, dovuto all'ora in cui l'ho scritta.
Scritta per la Quinta Edizione della Maritombola @Maridichallenge ▶ Prompt 42

"Le ore prima dell'alba sono le più fredde." aveva detto la nonnqa di Benny alcune ore prima, infinandogli a forza un maglione sformato che sembrava di colore marrone. "Nonnaghfgh..." aveva tentato di protestare il nipote, con metà faccia ancora intrappolata nel collo dolcevita dell'indumento. Ethan intanto stava provvedendo a mettere torcia, barrette al cioccolato, pozione e vaporizzatore nello zaino. Lo richiuse e se lo mise sulle spalle, voltandosi verso Benny proprio mentre questo diceva "Questo coso pizzica anche attraverso due maglie, due!!" Guardò l'amico, poi la nonna con sguardo esterrefatto, poi scosse la testa e aggiunse "Come posso lavorare in questa condizione?" Afferrò la giacca a vento appoggiata sulla sedia ese la infilò di malavoglia. La nonna gli avvolse una sciarpa attorno al collo, gli infilò guanti e berretto così che l'unico pezzo di pelle visibile erano gli occhi. "Ora siete pronti! Mi raccomando, eseguite l'incantesimo appena vedete il cielo schiarirsi, altrimenti farete solo una bella doccia a quelle creaturine, e vi assicuro che possono essere molto pericolose se.fatte arrabbiare." Sorrise come se avesse detto una cosa normalissima, tipo non correre con le forbici in mano non mangiarti tutte le caramelle se no ti viene mal di pancia, il che mise leggermente a disagio i due ragazzi, che si guardarono preoccupati per poi uscire seguiti dallo sguardo della nonna.
Ora si trovavano seduti dietro una bassa siepe nel parco. Lanciavano occhiate alla piccola radura al di là della suddetta siepe, aspettando di veder comparire una delle luci o magari qualcosa che volava e lasciava una scia di brillantini, ma quasi tre ore di appostamento mon avevano portato a nulla.
"Questa è l'ultima volta che mi apposto tutta la notte per aspettare che un branco di fatine si degni di mostrarsi." Disse seccato Benny, mentre frugava nello zaino in cerca di una barretta. Ethan controllò nuovamente che il vaporizzatore funzionasse, poi si voltò a guardare l'altro che nel frattempo mangiava con un'espressione truce molto divertente a vedersi. Quando si accorse di essere osservato, Benny si voltò verso l'amico. "Cos'è quel sorrisetto? Ti sembra divertente vedermi imbacuccato manco dovessi andare al polo mentre aspetto nel cuore della notte di veder apparire delle fate?" Ci pensò un attimo, poi disse "Dirlo ad alta voce mi fa sentire matto..." Accartocciò l'involucro della barretta e lo gettò nello zaino, per poi prendere il suo libro di magia e ripassare la formula che avrebbe dovuto recitare di lì a poco -si sperava-.
Passò ancora un po' prima che qualcosa accadesse proprio al centro della radura alle loro spalle. Ethan notò una serie di flebili lucine che fluttuavano a mezz'aria, e mollò istintivamente una manata sulla spalla super imbottita dell'amico. "Ehi!" protestò lui. "Ma se l'hai a malapena sentito con tutto quello che hai addosso! Piuttosto guarda là!" disse Ethan, brandendo il vaporizzatore e accucciandosi così da poter osservare meglio la scena. Benny fece la stessa cosa, non prima di aver lanciato un'occhiataccia all'altro.
Le luci diventavano sempre più intense e più definite e giravano lentamente in cerchio.
"Che facciamo ora? Il cielo non si è ancora schiarito." mormorò Benny, gli occhi fissi sul cerchio luminoso.
Ethan controllò l'orologio e disse "L'alba è tra quaranta circa mezz'ora, quindi manca poco..."
Rimasero a guardare il gruppo di fare volteggiare ignare finchè all'orizzonte il cielo assunse una sfumaura grigiastra. "Ok, è il momento: al tre saltiamo fuori, io spruzzo la pozione e tu pronunci l'incantesimo, d'accordo?" Benny annuì in segno d'intesa. "Uno... Due..." le sue mani si stinsero sil vaporizzatore e i muscoli di tesero "..Tre!"
Fu tutto molto veloce. Ethan scavalcò la siepe con un salto e iniziò a spruzzare pozione premendo il grilletto del vaporizzatore come se non ci fosse un domani, mentre Benny balzò sù e pronunciò l'oncantesimo senza sbagliare -miracolosamente- neanche una parola. Le fatine dapprima sorprese non ebbero tempo di disperdersi e sparirono urlando in una densa nuvola di fumo fucsia.
"Così imparate a far perdere la memoria alla gente, piccole farfalle transgeniche!!" urlò vittorioso Benny. Ethan si voltò a guardarlo con un sopracciglio alzato. "Piccole farfalle transgeniche?" L'amico lo indicò con fare accusatore e sbottò "Sì, esattamente! E ora andiamo a casa per il nostro meritato riposo!"
"Veramente dovremmo alzarci tra un'ora circa per andare a scuola..." disse Ethan.
Benny si bloccò a metà di un movimento, e assunse un'espressione particolarmente afflitta. "Non ti preoccupare, due o tre tazze di caffè risolveranno tutto." Ethan, che nel frattempo l'aveva raggiunto, gli rivolse un sorriso e gli passò il braccio attorno al collo. "Quindi colazione da te?" chiese Benny. L'altro annuì. "Allora mi fermo a dormire da te, e nel caso non mi svegliassi al terzo tentativo, lasciami stare e inventati una scusa plausibile a scuola."
Si diressero verso casa di Ethan mentre il cielo preannunciava una giornata serena, senza più persone che vagavano per le strade senza ticordarsi nome, cognome e indirizzo che seguivano morbosamente il primo che li degnasse di uno sguardo.

fanfiction, fandom: my baby sitter is a vampire, maritombola five

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