Una riga è più che sufficiente

Jul 07, 2010 00:01

Titolo: Una riga è più che sufficiente.
Autore: slayer_87 
Beta: zia_chu 
Fandom: Harry Potter
Pairing: Remus/Sirius
Rating: Nc17
Prompt: “una riga è più che sufficiente”
WordCount: 2006(fiumidiparole )
Note: La fic partecipa anche al WWF@fiumidiparole , per il punto Kink!Panda di argento(kink: morsi, ghiaccio, vibratore) ed è la prima delle fic regalo della mia Easter Egg.
Dedica: per il compleanno di zia_chu  e di Sara. Auguri ad entrambe e passate una bellissima giornata!! A zia_chu , soprattutto, grazie di aver anche betato questo mio primo - e non ultimo - esperimento di Wolfstar.

Una riga è più che sufficiente.

Sirius ti sta distraendo. Di nuovo.

Lui di certo non è il tipo da approfondimenti, almeno per quanto riguarda lo studio. Preferisce ascoltare - poco - quello che dicono gli insegnanti, e fare il minimo indispensabile per prendere la sua O. Potrebbe avere tutte E, ma non è di certo la carriera scolastica che gli interessa. Studia quando serve, ma nelle materie che gli piacciono sul serio è in grado di battere chiunque nella scuola, te compreso.
Nel (molto) tempo libero che gli rimane, il tuo amico ha scoperto di divertirsi a darti fastidio. Ha una maniera piuttosto subdola per darti noia, ma alquanto efficace: si sistema vicino a te, fino a quando le vostre cosce si sfiorano, e passa il tempo guardando quello che fai - non particolarmente fastidioso, forse, ma Sirius sa bene che basta il minimo tocco per distrarti, e che quello che ti fa davvero saltare i nervi con estrema facilità sono i suoi commenti a quello che scrivi, eppure lui non sembra notarlo.

Cerchi di tornare al tuo tema. Non è un argomento particolarmente difficile, quello che stai affrontando, ma è piuttosto noioso - solo il Professore di Filosofia della Magia poteva dare due pergamene sul titolo “Cos’è la magia” - e tu, nella mezz’ora appena trascorsa hai scritto pochi, pochissimi centimetri:

Con il termine magia si indica una tecnica che si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e dominare i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi di mezzi soprannaturali o paranormali e rituali appropriati. L'etimologia del vocabolo "magia" deriva dal termine con cui venivano indicati i "magi", antichi sacedoti Zoroastriani.
Il mago utilizza il suo sapere magico con pratiche rituali o con intenti benefici ("magia bianca", positiva) o con intenti malefici ("magia nera", negativa). La scienza magica agisce in genere attraverso simboli, siano essi parole, pensieri, figure, gesti, danza o suoni. Le tecniche magiche possono essere raggruppate convenzionalmente in quattro categorie:
La cosiddetta magia omeopatica, in cui l'effetto magico è perseguito tramite l'utilizzo di immagini od oggetti (amuleti e talismani), che possono essere usati, ad esempio, come rappresentazione simbolica della persona cui si vuole nuocere (come nel Voodoo).
La magia da contatto è caratterizzata dalla preparazione di pozioni e filtri magici con ingredienti più o meno naturali.
La terza forma di pratica magica è l'incantesimo, che agisce tramite parole (un esempio tipico è “alohomora”) o formule magiche.
La quarta categoria è quella della divinazione, utilizzata per ricevere informazioni, come nell'astrologia, nella cartomanzia o nei tarocchi, nel presagio o nella preveggenza.
Solitamente i riti magici utilizzano una combinazione tra le diverse forme. Nei casi in cui il mago durante una pratica rituale ricorre all'intervento di un entità soprannaturale si entra nei campi della negromanzia, dello spiritismo e della demonologia.*

Rileggi più e più volte quelle righe, ma ogni volta che tenti di prendere la piuma per cominciare un nuovo paragrafo, Sirius si avvicina di più, e tu, maledizione, non riesci nemmeno a ricordarti cosa volevi scrivere di così importante.
Di solito in queste schermaglie sei tu che hai la meglio: hai molta pazienza e Padfoot si stanca presto di giocare con te se non ti indispettisci con lui, ma mancano solo tre giorni alla luna piena e i tuoi sensi sono talmente stimolati da rendere impossibile qualsivoglia forma di condiscendenza.
Sirius lo sa che non deve darti fastidio, specie prima di quei giorni (a volte ti sembra proprio di essere uno dei pochi uomini in grado di capire le donne riguardo il ciclo), ma a quanto pare non sembra far caso al fatto che tu sei a un passo dal perdere completamente il controllo.

Alla fine l'inevitabile succede: Padfoot appoggia la testa sulla tua spalla, come se volesse dichiarare una tregua; in realtà, Sirius sa bene che, già in condizioni normali, non sei in grado di sostenere un assalto di quel tipo. Ti sussurra qualcosa nell'orecchio, ma tu non riesci a sentire cosa ti sta dicendo. Il tuo autocontrollo è saltato da un pezzo.
A quel punto fai l'unica cosa che i tuoi sensi ti impongono di fare. Hai sempre avuto un ferreo autocontrollo, ma quando si tratta di Sirius c'è poco da fare, la tua volontà viene fatta a pezzi, e non hai barriere. Oltretutto, nei giorni in cui il Lupo si fa sentire, non sei fisicamente in grado di rimanere impassibile, visto che il tuo corpo si prepara alla trasformazione inondandoti di ormoni.

Un attimo Sirius è seduto di fianco a te e l'attimo dopo tu sei a cavalcioni su di lui, la tua bocca è sulla sua con irruenza e forza, e da quel momento in poi nessuno vi potrà disturbare, dato che James è impegnato con Lily e Peter sta scontando una punizione.
Ti stacchi piuttosto bruscamente da quelle labbra morbide solo per sussurrare qualche incantesimo che vi lasci la necessaria privacy, non si sa mai chi potrebbe entrare e nessuno - a parte James che forse ha intuito qualcosa - sa di voi due, e subito dopo il bacio riprende esattamente da dove si era interrotto.

Un lungo, appassionato bacio bagnato che è solo il preludio della tua vendetta nei confronti di Sirius. Ti tiri su dalla tua comoda posizione a malincuore, ma in fondo sai bene che il meglio deve venire. Obblighi Padfoot a seguirti, e quando siete entrambi in piedi cominci a togliergli i vestiti, premurandoti di lasciare dei segni umidi, rossi e bollenti su quel corpo che pian piano si apre alla tua esplorazione.

Ti rendi conto una volta di più che poco prima della luna piena il tuo lato più trasgressivo, sensuale e inequivocabilmente dominante salta fuori senza che tu possa farci nulla.
È quasi liberatorio, in un certo senso, condurre il gioco e sentire Sirius inerme - la sua unica occupazione al momento è gemere - che si abbandona a qualunque cosa tu voglia fargli.
Un ghigno ti attraversa il volto, mentre gli slacci i pantaloni, mantenendo per tutto il tempo il contatto visivo. Sai che i tuoi occhi stanno bruciando di desiderio, come sai altrettanto bene che il tuo volto, al momento, è quanto di più lontano possa esserci dalla tua immagine solita di calmo e rassicurante studente.

Ora non è il cervello a comandare, ma è il tuo istinto, quello che per gran parte del tempo brucia lento, e che ogni tanto esplode in improvvise vampate che ti lasciano senza neanche l' aria per respirare.

Sirius è nudo, ormai, ma tu non hai alcuna intenzione di spogliarti, per il momento.
Gli indichi il letto con un cenno del capo, che lui capisce ed esegue al volo.
Quando è supino sul materasso, eccitato e in attesa della prossima mossa, tu inizi a giocare con la bacchetta.

Hai un'idea ben precisa nella testa, e mentre i dettagli prendono corpo in maniera quasi automatica, gattoni sul letto, e un momento dopo Evochi un bicchiere pieno di ghiaccio.
Lo appoggi sul comodino, non prima di aver afferrato un cubo freddo tra i denti. Ti giri verso la tua vittima, e inizi a far scivolare quel cubetto sulla linea in evidenza del collo, seguendo i tendini che si tirano, mostrando gli incavi di quella pelle a cui senti di appartenere.
Le tue mani percorrono quei muscoli frementi come se tracciassero una pista, che viene prontamente seguita dalle tue labbra, strette attorno a quel pezzo di acqua gelata che al contatto con la pelle bollente di Padfoot lentamente si scioglie.

Questo è solo l'inizio, tu lo sai bene.

Quando ormai nulla è rimasto del ghiaccio nella tua bocca, ripercorri all'indietro il percorso ancora tiepido, e ne approfitti per suggere l'acqua laddove il corpo di Sirius ha creato fiumi, torrenti e piccoli laghi naturali. Arrivi di nuovo sul collo, e lo mordi con forza, fino quasi a far uscire il sangue, proprio nel punto in cui senti che la vena scorre con più potenza.
Padfoot si contorce sotto di te, cercando un sollievo che tu non sei ancora disposto a dargli. Deve pagare per averti deconcentrato.
Mordicchi con meno irruenza ma altrettanta forza altre zone che sai essere molto sensibili: i capezzoli, l'ombelico, i polsi, e potresti andare avanti con questo elenco per molto a lungo, ma ormai anche tu sei impaziente di portare avanti le cose.

Recuperi la tua bacchetta ed Evochi un dildo.
Non hai mai provato nulla del genere, ma in questo momento la prospettiva di provare un nuovo gioco non ti imbarazza per niente. Non è grosso: infatti, il suo scopo è di preparare per altro. Sirius sgrana gli occhi nel momento in cui ti vede giocare con quell'attrezzo, di cui normalmente non riesci nemmeno a pronunciare il nome.
La sua sorpresa è la tua maggiore fonte di eccitazione in quella situazione, e non riesci a fare a meno di sorridere. Non è da poco che state assieme, eppure ci sono ancora così tante cose che lui ignora di te, cose che tu ignori su te stesso e che stai imparando grazie a lui, ed è per questo che ogni giorno con Sirius è una nuova avventura.
Ci sono già state occasioni in cui hai preso il comando, ma non ti ha mai visto seguire gli istinti del tuo alter-ego animale. Avverti giusto una lieve punta di paura - Sirius sa che sei un Licantropo, ma non ha mai pensato a quanto questo influisse sulla tua personalità - che nello stato in cui sei non fa che aromatizzare ancora di più l'eccitazione.
Lubrifichi davanti ai suoi occhi il fallo di gomma e con estrema calma ti porti tra le gambe di Padfoot, aperte per te.
Lo prepari velocemente, per contrasto con il tuo atteggiamento di poco fa, prima con una e poi con due dita, e poi infili con attenzione il vibratore. Lo spingi avanti e indietro un paio di volte, giusto per assicurarti che non faccia male, e poi ti alzi.
Sirius riapre gli occhi - li aveva chiusi mentre il dildo entrava in lui - e ti cerca con lo sguardo.

Sei davanti a lui, ed è tempo di vendicarsi.

Ti spogli piano, rivelando il tuo corpo lentamente e misurando ogni singolo tocco.
Sei eccitato fin da quando quel cane da strapazzo ha iniziato a strusciartisi addosso, e adesso hai finalmente modo di sfogare il tuo desiderio.
Quando ti cali i pantaloni e l'intimo, il ragazzo di fronte a te si agita come un pazzo sul letto, cercando un minimo di soddisfazione. Sali di nuovo sul materasso, deciso a dare a tutti e due quello di cui avete bisogno. Con attenzione togli il vibratore e lo sporchi dei vostri liquidi pre-orgasmo, facendolo poi dondolare davanti al naso di Padfoot, in chiara imitazione del classico comportamento canino. Lui sembra non badarci, preso com'è dal seguire con gli occhi il dildo. Lo appoggi alle sue labbra e lui lo risucchia, dandoti così il colpo di grazia.
Gli liberi la bocca, getti il fallo chissà dove, e poi ti lubrifichi con rapidità.
Entri in quella trappola bollente e la tua testa si reclina all'indietro di sua spontanea volontà.
Il calore è troppo forte. Lo senti fuori e dentro di te, e ti fa impazzire.
Ti godi quella meravigliosa sensazione per un attimo, prima di lasciarti andare al tuo istinto più animalesco. A quel punto l'unica azione che compi è quella di andare incontro a quella morsa in cui vorresti cadere.
I gemiti che ti arrivano alle orecchie sono la colonna sonora perfetta per il tuo compito.
Non pensi, sei solo un insieme di carne, ossa e tendini che spingono, mentre il corpo dell’altro flette il bacino per ricevere meglio i tuoi colpi.
L'orgasmo monta veloce, la fiammata brucia inesorabile, e alla fine crolli esausto. Hai appena il tempo di buttarti di lato, per evitare di pesare su Sirius.

Rimanete in silenzio per quella che pare un'eternità. Non sei nemmeno sicuro che Padfoot non stia già dormendo, come sua abitudine. Ti giri verso di lui per confermare la tua teoria, ma lui, questa volta, riesce a sorprenderti: è disteso di lato, si sorregge su un gomito, e ti guarda con uno strano misto di affetto, desiderio appena soddisfatto, meraviglia e… è forse una punta di ammirazione quella che scorgi in quegli occhi? Ti giri anche tu per affrontare il suo sguardo, in attesa che lui dica qualcosa.
Dopo pochi secondi il suo volto si apre in un ghigno alla Black - quei sorrisi che da sempre ti fanno impazzire - e ti dice, con il suo solito tono sfrontato:

“Secondo te questo dovrebbe essere un incentivo a non disturbarti?”

Sorridi a tua volta.

“Ci speravo.” Gli dici, sicuro che lui non ti prenderà sul serio.
Ti alzi di controvoglia. Hai ancora un tema da fare e nei prossimi giorni sarai, come dire, poco disponibile. La Luna prosciuga le tue energie, e ancora adesso ringrazi di aver incontrato delle persone come Jamie e Sirius, che nel corso degli anni ti hanno sostenuto più di quanto ti saresti mai aspettato. In quel momento ti torna in mente che Sirius ti ha detto qualcosa prima che... insomma, prima che finiste a letto.
“Padfoot, cos'è che mi hai detto, prima di...” Sai che lui capirà a cosa ti riferisci.

Difatti ti guarda, tentato per un attimo di fare il finto tonto, poi si muove a compassione e ti risponde:

“Niente. Dicevo solo che per quel tema una riga è più che sufficiente: cos'è la magia? Io, al tuo posto, avrei scritto una singola parola.”

Ora sei curioso. Non riesci a trattenerti dal chiedere “Quale?”
Lui ti guarda e ti risponde, come se fosse la cosa più naturale del mondo:

“Magia!”

E tu che ti eri anche aspettato una risposta seria!

The End

* il brano è tratto dalla mia Tesina di Maturità: “Harry Potter: Analisi di un Fenomeno”

pairing: remus/sirius, !2010, rating: nc17, luglio, fandom: harry potter

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