[CM] In due sul divano

Mar 26, 2019 15:18

Titolo: In due sul divano.
Fandom: Criminal Minds
Personaggio: Aaron "Hotch" Hotchner
Prompt: 33. Troppo @ fanfic100_ita
Rating: G, verde
Conteggio parole: 610 (W), one-shot.
Raccolta: Magic moments. Ignorate cosa sia? Il non sapere potrebbe uccidervi, ma per salvarvi le chiappette potete correre qui!
Note: 1: OC, Liliana.
2: Si colloca qualche tempo dopo la mia long-fic "Ritorni imprevisti".
3: Riferimenti alla puntata 2x05: Aftermath/Conseguenze, una delle puntate che mi fornisce più spunti. Elle era un bel personaggio finché non si è ribellata ad Hotch. E questo non si fa!
4: Il titolo è preso in prestito dalla trasmissione di La7.
Disclaimer: Niente è mio (tranne Liliana), soldi non me ne arriveranno, la mia totale adorazione va a Jeff Davis *incensa l'altarino in suo onore*
Tabella: qui, come sempre


 - Elle è nei guai. - le disse Hotch sedendosi sul divano. Era veramente stanco. Appoggiò la testa allo schienale e chiuse gli occhi.
- Seri? - Liliana osservò il profilo dell'uomo accanto a lei.
- Già. Troppo grandi perché possa uscirne facilmente. - Solo le labbra si muovevano. Il resto era perfettamente immmobile. Sembrava quasi che non respirasse.
C'era qualcos’altro sotto, Liliana lo intuiva dal tono della sua voce e dal suo viso più serio del solito.
- Cos’altro c’è? -
- Nulla. - Niente lavoro in casa. Niente dettagli su quello che era successo. Tutto doveva restare solo tra lui e Gideon. Ed Elle, naturalmente.
- Bugia. Od omissione se preferisci. Ci siamo promessi di non nasconderci più le cose importanti, l’hai già dimenticato? -
- No, ma non c’entra nulla con noi. - Aaron riaprì li occhi e la fissò intensamente per farle capire che non l'avrebbe convinto. Liliana gli restituì uno sguardo scettico.
- Se riguarda te in qualche modo coinvolge anche me. - gli rispose puntandogli contro un dito.
- Se non la pianti di sventolarmi quell’indice saccente davanti alla faccia lo mordo. - Hotch si prese una pausa per riflettere su ciò che poteva dirle. - Elle ha detto che le hanno sparato perché io l’ho mandata a casa e dato che allora non sono stato in grado di proteggerla non potrei farlo neanche ora. -
Liliana tacque e Aaron spostò su di lei uno sguardo interrogativo. - Stai pensando che abbia ragione lei, vero? Stai pensando che io non sia in grado di difendervi? - Si stava scaldando, una rabbia indirizzata più verso se stesso che verso Liliana o Elle.
- Sai perfettamente che non lo penserei mai. Io sono viva grazie a te e alla squadra, non dimenticarlo. Però capisco cosa prova Elle; cose come questa ti rimangano dentro: sono come lividi che ti dimentichi di avere. Non li senti però poi accade qualcosa, qualcosa che urta il livido ed allora il dolore si fa risentire. Ma è la ferita vecchia a far male, non quella nuova. - Rimase in silenzio, fissando Aaron con espressione di scusa. - Credo che Elle non pensi davvero quello che ti ha detto, ma ha bisogno di incolpare qualcuno e quella che l’ha ferita è morto. E’ difficile nutrire sentimenti di vendetta verso un cadavere. - Lo disse come fosse un dato di fatto.
- Tu chi incolpi? - Non aveva mai parlato così a lungo con lui di ciò che le era successo: lei non voleva discuterne e Hotch non voleva farle ricordare.
- Non te di certo. -
- Chi allora? Oltre a Pavlovich naturalmente. - Minuti di silenzio tra loro.
- Incolpo troppe persone. -
- Bugia. Od omissione se preferisci. - Liliana rise sentendo le sue stesse parole ritorcersi contro di lei.
- Incolpo Carter per averlo licenziato, incolpo Ellis per averlo aiutato, incolpo gli agenti della scorta che gli hanno permesso di evadere, incolpo me stessa per non essermi accorta di nulla e per non averti detto cosa stava accadendo. - Lei sapeva che la lista poteva andare avanti all'infinito e non aveva abbastanza fiato.
- Se non te ne sei accorta come potevi dirmelo? -
- La tua logica è ineccepibile. - ammise lei. - Ma l’odio non è esattamente un sentimento razionale. E a volte penso che il mio odio sia troppo per essere contenuto in una persona sola. Anche Elle forse si sente così. E il suo odio ha trovato il modo di uscire da lei. -
- Un modo troppo cruento per essere accettabile. -
- Come ti ho già detto non c’è nulla di razionale nell’odio. -

***
Le vacanze di Hotch sono durate molto poco, ma visto che sembrerebbe che io non ne debba fare quest'estate non vedo perché il resto del mondo possa.

fandom: criminal minds, claim: aaron hotchner, [oneshot], community: fanfic100_ita, raccolta: magic moments

Previous post Next post
Up