Titolo: While Your Lips Are Still Red
Fandom: Hetalia
Personaggi: Austria, Ungheria
Pairing: Austria/Ungheria
Genere: Fluff, romantico
Warning: flashfic, het, songfic
Note: Il titolo e le citazioni all'interno della storia vengono da While Your Lips Are Still Red dei Nightwish
While Your Lips Are Still Red
Sweet little words made for silence not talk
Young heart for love not heartache
Dark hair for catching the wind
Not to veil the sight of a cold world
É così semplice e familiare, quel silenzio complice e morbido che si crea solo quando la osservi mentre lei ti guarda suonare, soffice quanto le più raffinate sete dell’imperatrice. Le tue dita scorrono con placida e consumata destrezza sulle file infinite di tasti bianchi e neri, e non hai bisogno di guardare lo spartito per sapere che non sbaglierai nemmeno una nota.
I suoi limpidi occhi verdi ti fissano, dolci e impudenti, luminosi, senza vergogna. Non ti preoccupi nemmeno di arrossire, se ci siete solo voi due, se è uno di questi momenti: entrambi siete liberi da ogni convenzione e ogni obbligo, ora, e sai che lei non distoglierà lo sguardo né per il tuo imbarazzo né per i tuoi rimproveri.
È sera, ma la finestra è aperta. Non importa a nessuno di voi due, concentrati e senza pensieri come siete: non fa freddo, e anche se così fosse non sarebbe ancora abbastanza per distogliere la vostra attenzione da questa scena di silenzioso incanto. L’aria fresca le scompiglia i capelli sciolti, ancora più scuri nella penombra della stanza da musica, quasi ma mai completamente neri.
Ungheria non si lega i capelli come le altre serve: le crocchie e le trecce non fanno per lei. E tu non le hai mai chiesto di farlo.
Non ti illudi di averla conquistata davvero, né tantomeno di aver mai fatto qualcosa di vagamente simile a domarla. Sotto i bei vestiti e la cortesia che una domestica deve al proprio padrone, lei è ancora - sarà sempre - un animale selvatico.
Si è adattata alla tua vita, ma non è una gabbia quella da cui può fuggire in ogni momento, con una rivolta o solo con l’anima. Non si tirerebbe mai indietro: vive di ricordi di antiche battaglie ancora adesso, Ungheria.
E i suoi capelli, che le ricadono con grazia trascurata sugli occhi di smeraldo incandescente, non servono per velare la freddezza della nobiltà austriaca, la durezza della vita, la bruttura insostenibile che è talvolta il mondo. Sono semplicemente liberi, come lei: fatti per seguire il vento, per intrappolarlo nelle loro spire simili a quelle del più grazioso dei serpenti e tenerlo sempre con sé.
L’hai già vista prendere in mano le armi e montare a cavallo come un’amazzone selvaggia, una Semiramide rinata.
E ora vedi le sue labbra, rosse come rubini - come sangue -, piccole e sottili, sfrontate nel loro sorriso tentatore ma quasi casto nella sua aria così amorevole. Sempre più vicine, mentre si china su di te.
Le hai rifiutate così tante volte, con un cenno sfuggente degli occhi, un cambiamento leggero nel ritmo nella sinfonia ad indicare il tuo disagio.
Forse hai paura di lei, serva e padrona, sorriso materno e smorfia bestiale di una regina guerriera. Forse hai paura che il vostro incantesimo serale svanisca come nebbia al sorgere del Sole, e con esso si concluda anche il vostro tacito sentimento - cosa esso sia, poiché di sentimenti e di emozioni non capisci poi molto, non puoi dirlo.
Forse hai solo paura che il silenzio sia rotto e tu sia costretto a dire qualcosa, perché non troveresti mai le parole adatte.
Ma le labbra di Ungheria coprono le tue senza permetterti di pronunciare una parola, dolci e calde come un sogno, e l’inutile spartito viene dimenticato per il resto della notte.
Kiss while your lips are still red
While he's still silent
Rest while bosom is still untouched, unveiled
Hold another hand while the hand's still without a tool
Drown into eyes while they're still blind
Love while the night still hides the withering dawn