Titolo: I find no peace, and all my war is done
Autore:
sidhedcvFandom: Originale
Personaggi/Pairings: un sacco di gente
Rating: SAFE
Scritta per: colpa della
albioncheshireWordcount: 930
I love another, and thus I hate myself;
«Schifo» Nicolas fissa lo sguardo sul singolo foglio di carta che stringe tra le dita e David per un singolo istante si convince di non essere la causa di quello sguardo astioso e di quell’unica parola pronunciata con disgusto.
«Mi fai schifo» poi arrivano quelle parole e David non può più fingere, nemmeno con se stesso.
Cerca inutilmente di parlare, sopraffatto in ogni singolo istante dalle urla di Nicolas che è troppo deluso, troppo amareggiato per rendersi conto di quanto più di ogni altra cosa - più delle grida e degli insulti - vorrebbe semplicemente piangere.
Abbandonato sul tavolo della cucina giace quel foglio stropicciato che racconta un singolo, fugace incontro tra lui e Nick, quasi tre anni prima, e David non può fare a meno di pensare che se non fosse stato per quell’unico ripensamento ora lui e Nicolas starebbero festeggiando il loro anniversario.
I fear and hope. I burn and freeze like ice;
È la loro festa di fidanzamento, pochi giorni prima del loro matrimonio. Dopo anni e anni in cui sono stati insieme finalmente stanno per sposarsi e-- e francamente Edward trova assurdo che Ben abbia deciso di invitare qualcuno a sua insaputa. Stanno insieme praticamente da sempre, dovrebbe conoscere tutti i suoi amici.
Poi l’altro compare finalmente davanti a loro e Ben si lancia ad abbracciarlo come se non avesse desiderato altro per secoli e Edward viene trascinato via da uno qualsiasi degli altri amici, desideroso di sapere qualcosa di più riguardo alla cerimonia e alla festa.
Quasi due ore dopo gli viene concessa la grazia di fare la conoscenza di Manuel, il meraviglioso, splendido, disinvolto ex fidanzato di Ben. Quello di cui Ben non gli ha mai parlato, quello che passa un’ora a parlare con lui solo per spiegargli quanto apparentemente sia poco adatto per Ben.
E Edward sa perfettamente che non dovrebbe farsi influenzare ma quando vede il suo fidanzato arrivare e guardare per primo Manuel e non lui, quando lo vede parlare solo con l’altro, sorridere solo all’altro e dimenticarsi della sua esistenza come tutti hanno sempre fatto non può fare a meno di crederci.
Ci vogliono due ore perché Ben - immobile sull’altare, lo sguardo triste e quasi spaventato fisso sulla porta chiusa - capisca che Edward non verrà.
I fly above the wind, yet can I not arise;
«Erano mesi che volevo fare questa cosa» Laurent sorride nel sentire quelle parole - come sempre tremendamente dolci - che George gli sussurra piano, giusto un istante prima di prendere la sua mano.
È inverno eppure le scogliere della Normandia sono perfino più belle di quanto Laurent non ricordasse. Dal canto suo George si limita a guardarlo - quando l’altro sorride in quel modo si rende conto che potrebbe davvero fare qualsiasi cosa per lui - e guardarlo e guardarlo.
Passano ore seduti, immobili e abbracciati, a guardare il mare, seduti su quella sporgenza che quasi fa paura per le onde che si infrangono metri e metri sotto di loro, per il rumore del mare agitato, per gli spruzzi d’acqua salata che nonostante tutto li raggiungono.
Laurent si alza per prendere qualcosa dalla macchina - ancora una volta George non era attento, troppo concentrato sulle sue labbra per capire qualcosa - e l’altro distoglie lo sguardo da lui solo un istante per seguire con attenzione quel gabbiano deciso a posarsi a poca distanza da loro.
Solo un istante, una singola distrazione, la sua voce e ogni altro rumore coperti dal frastuono del mare.
Solo un istante e Laurent non c’è più.
I find no peace, and all my war is done;
Aveva promesso che non sarebbe mai più successa una cosa del genere. Alastair gli aveva giurato che mai più, mai più sarebbe tornato a casa da lui in quelle condizioni, eppure quando Yann avverte il respiro dell’altro - e sente chiaramente l’odore di alcool - non può fare a meno di prendersi la colpa: è stato un malinteso, la solita gelosia di Alastair, certo, ma se solo ci fosse stato più attento, se solo ci avesse pensato..
«Non voglio fare quella cosa con te. Il servizio. Non va bene, non lo voglio» Alastair sibila quelle parole prima di chiudersi nello studio e Yann per un istante non riesce a capire a cosa l’altro si stia riferendo.
Chiedere spiegazioni è inutile, bussare alla porta per ore scorticandosi le dita è inutile: Alastair non risponde, Alastair non parla, Alastair non spiega e a lui non rimane altro che passare la notte in lacrime a chiedersi se davvero alla fine l’altro abbia realizzato quanto poco Yann sia alla sua altezza.
I feed me in sorrow and laugh in all my pain;
Gli avevano offerto quel lavoro quasi tre anni prima: per un ragazzo che andava a cavallo da quando aveva due anni insegnare ad un ragazzino nobile a cavalcare sarebbe stato semplice perfino più che rimanere a casa e tentare di aiutare i genitori a mandare avanti la fattoria.
Aveva accettato, aveva conosciuto Bertrand, gli aveva insegnato tutto quello che sapeva ed era stato così tanto bravo da ottenere un lavoro come stalliere di corte, il che era più di quanto avrebbe mai potuto sperare in tutta la sua vita.
Aveva conosciuto Bertrand, gli aveva insegnato tutto quello che sapeva e da qualche parte tra quei due obbiettivi si era innamorato di lui, di quel sorriso dolce e di quei modi sempre gentili e cortesi.
Per questo ora Zac lo osserva con un sorriso compiaciuto nel vederlo cavalcare con sicurezza, per questo gli sorride quasi affettuosamente nel vedere il suo sguardo posarsi su di lui.
Per questo non può fare altro che precipitarsi da lui quando il cavallo salta la staccionata e cade rovinosamente a terra, trascinando Bertrand con sé; per questo non può fare altro che piangere e ridere e piangere perché la sola cosa che gli ha permesso di conoscere l’amore della sua vita è stata esattamente quella che gliel’ha portato via.