Titolo: Ritratto in blu pastello
Fandom: Dragon Ball
Rating: G
Personaggi: Vegeta, Bulma, Trunks.
Lunghezza: 360 (w)
Prompt: 015. Blu @
fanfic100_itaGenere: Fluff <3
Disclaimer: Nonostante tutto, Vegeta appartiene ancora a zio Toriyama io però lo tratterei meglio di lui. Inspiegabilmente non sono affatto pagata per scrivere.
Note: Scritta per il
Flufflathlon di
fanfic_italia Tabella:
Qui Ritratto in blu pastello
Per quanto l’osservi attentamente, in quel pezzo di carta Vegeta vede solo tante, confuse, linee colorate. Così, quando alza lo sguardo ed intercetta il sorriso radioso e soddisfatto di Bulma, si sente genuinamente preso in giro.
- Che diamine è? - chiede a bruciapelo, già sull’orlo dell’irritazione.
- L’ha fatto Trunks. È il tuo ritratto.
Ritratto? Si chiede lui. ‘Scarabocchio’ è decisamente la definizione più lusinghiera a cui riesce a pensare. Però, ora che sa cosa cercare, scopre che effettivamente c’è qualcosa che sembra assomigliare ad una forma umana.
- Questo coso blu dovrei essere io? - chiede. La sua tuta è blu, d’accordo, ma questa ai suoi occhi è una prova piuttosto debole.
Bulma, comunque, annuisce.
- Come fai a dirlo? - la rimbecca il principe, storcendo il naso, poi torna ad osservare il disegno, tentando inutilmente di distinguerne i particolari.
In un angolo del foglio riesce a riconoscere la parola ‘papà’, scritta in una grafia piuttosto incerta e traballante. Gli fa uno strano effetto leggerla e sapere di essere lui quello chiamato in causa. Non si è mai veramente abituato all’idea di essere padre, ed il significato di quella parola lo sta scoprendo solo adesso, giorno dopo giorno, osservando il moccioso crescere davanti ai suoi occhi.
- Anche i capelli sono blu. - borbotta dopo un po’, giusto per distogliere la mente da quei pensieri troppo fastidiosi.
- E allora?
I saiyan hanno i capelli neri.
La risposta gli sale automaticamente alle labbra, ma Vegeta non apre bocca. Suo figlio non ha i capelli neri, inoltre spreca tutto il suo tempo a fare cose stupide come disegnare e andare a scuola, sottraendo così un sacco di tempo agli allenamenti, ma è comunque un saiyan.
È suo figlio, dopotutto.
Vegeta allontana da sé il pezzo di carta e torna a stendersi sul divano.
- Che perdita di tempo. - sbotta.
- È una cosa molto dolce, invece. E so che in fondo ti ha fatto piacere. - ribatte Bulma, ridendo, prima di montargli a cavalcioni sulle gambe ed avvicinare il volto al suo. Per tutta risposta Vegeta grugnisce, quasi oltraggiato, ma poi non fa assolutamente nulla per respingere le sue accuse e le sue labbra.