[FanFic] Blue Christmas

Dec 24, 2011 14:22

Series: "And Then It Came A Day, A Day Unlike Any Other...
Summary: Lui sarebbe potuto andare, certo, ma a che pro? Non sarebbe capitato niente, come niente era successo in tutte le altre precedenti occasioni. Tanto che aveva preso a chiedersi perché diamine ci riponesse ancora una misera fiammella di speranza.
Words: 1,216
Genre: Angst, Introspective, Slice Of Life
Pairing: Chris Hemsworth/Tom Hiddleston
Rating: PG-13
Warnings: Missing Moments, One Shot, Pre-Slash
Notes: Che Natale sarebbe senza una fic angst? u_u Orsù, era un po' che volevo scrivere di nuovo su questo pairing non fosse altro che Tom è fatto di zucchero filato e cioccolata ed è il mio personaggio preferito nonché il mio alter ego okay, e Natale sembrava l'occasione giusta. In più era un paio di giorni che avevo in testa Blue Christmas, quindi ho sommato il tutto e mixato insieme, e questo è il risultato. Per qualche puntualizzazione vi rimando a fine fic. Enjoy!


È da mezz’ora o forse anche più che si sta rigirando il telefonino tra le mani, gettando un breve sguardo di tanto in tanto al display, neanche lui sa per quale ragione. È vero, mancano dieci minuti alla mezzanotte, ma non è che si aspetti di ricevere chiamate o messaggi al suo scoccare, e probabilmente neanche immediatamente dopo. La gente che potrebbe volergli fare gli auguri o è riunita in quella stessa stanza oppure è in compagnia a qualche festa ad un Oceano e magari anche un continente di distanza. Lui sarebbe potuto andare, certo, ma a che pro? Non sarebbe capitato niente, come niente era successo in tutte le altre precedenti occasioni. Tanto che aveva preso a chiedersi perché diamine ci riponesse ancora una misera fiammella di speranza. La risposta era semplice tuttavia: non riusciva a spegnerla. Da perfetto idiota quale sono.
‹‹ Tommy, dear, what’s the matter? ››
La voce di sua mamma1 lo coglie per un momento di sorpresa, tanto che ha un piccolo balzo al cuore, e si deve sforzare per regalarle il suo miglior sorriso, ché non vuole farla preoccupare inutilmente. Non quando non ci sono proprio ragioni per non essere felici. Più o meno.
‹‹ Oh, nothing, nothing at all, mum, I was just... hoping it would snow. ›› sospira piano, scuotendo la testa e costringendosi a continuare la metafora. ‹‹ But there’s really no chance I’m afraid, so... ››
Gli occhi di sua madre continuano ad indagare i suoi per qualche istante ancora, dandogli la sicurezza che non se la sia bevuta proprio per niente. Perché lo conosce bene, meglio di chiunque altro, e lui non è così ingenuo da pensare che la donna di fronte a lui non sia al corrente dell’unico desiderio sulla sua lista a Santa Claus che nessun’altro, eccetto lui stesso, può realizzare. Quando dico neve...
E rimane stupito, interdetto addirittura, quando si rende conto dell’idiota e demenziale associazione appena messa in atto dal proprio cervello. Bianca come la neve... Senza speranza davvero.
Sua mamma fa finta di bersela comunque, lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte e sorridendogli comprensiva prima di ritornare dai suoi nipotini, non perdendo occasione di lanciare sguardi di controllo al figlio di tanto in tanto.
Si lascia scivolare il cellulare in tasca, mantenendo la mano a stretto contatto con l’apparecchio, e sospira, facendo vagare lo sguardo su tutti i componenti della sua famiglia prima e sull’albero di Natale poi, squadrandolo da cima a fondo, nell’assai vano tentativo di mettere in standby il cervello per qualche minuto almeno.
Sforzo che gli riesce anche, fin quando suo cugino non decide di prendere la chitarra che Tom gli ha visto sempre in mano in queste occasioni e cominciare a suonare, riuscendo immediatamente a coinvolgere tutta la tribù Hiddleston in un trionfo di canzoni prettamente ed esclusivamente natalizie. A cominciare da Blue Christmas. Ovviamente.
Se ne rimane lì ad ascoltarla, cercando di bloccare quelle maledette parole di sfondare la porta blindata del suo cervello, ma, come prevedibile, il suo misero tentativo fallisce, e lui ne viene colpito e travolto, mentre quasi senza rendersene conto fa scivolare nuovamente la mano in tasca ed afferra il cellulare, prima di alzarsi e dileguarsi con piccole mosse, per non attirare l’attenzione su di sé.
Raggiunge la sua stanza, la stessa di quando era bambino e la divideva con sua sorella maggiore, che lo costringeva a tenere appesi alle pareti i poster delle sue rockstar preferite, e si siede sul letto, stringendo il cellulare ancora tra le mani e trovando il coraggio di comporre quel dannato numero di telefono quando i suoi occhi si posano casualmente sulla locandina di Thor dove lui troneggia vestito da Loki. Ché la sua più grande fan è proprio sua mamma.
Resta in attesa per un lasso di tempo che gli sembra infinito, tanto che sta quasi per chiudere la chiamata quando infine una voce familiare e dall’accento che per lui sarà sempre quello tipico di un dio risponde, facendogli puntualmente dimenticare tutti i suoi presunti buoni propositi.
‹‹ Black Curls! Already Christmas day there? ››
Ovviamente controlla l’orologio, senza neanche starci a pensare. Black Curls.
‹‹ Almost... It’s... just two minutes, actually. ››
‹‹ Oh… yeah… So, how’s it doing? Everything alright? ››
Magari lo fosse…
‹‹ Yes, of course. All of my family is here, my… cousin is actually playing Christmas tunes with that… old guitar of his, so… yeah, everything’s alright. ›› si sforza di rispondere, non riuscendo tuttavia a trattenere un sospiro che si spiega da sè.
‹‹ That’s great, it’s what Christmas is supposed to be, isn’t it? Being with the ones you love… ››
‹‹ Everybody’s here, yes… ››
Eccetto per uno.
Tom sospira di nuovo, sapendo cosa dovrebbe chiedere dopo, anche solo per educazione, ma non avendo alcuna voglia di ascoltare la risposta, che una larga parte di sé già conosce, perché è ovvio, è scontato.
‹‹ What about you? ›› domanda infine, chiudendo gli occhi, quando il silenzio comincia a farsi pesante e un po’ troppo carico di cose tenute a forza dentro. ‹‹ Is your... family there? ››
‹‹ ... Elsa is with me, but… we’re not staying with my… parents, you know… ››
Certo che lo sa.
‹‹ Oh, I thought you were… ››
‹‹ That was the… plan, yes, but then we… got an invitation, and… we decided to accept it… ››
Potrebbe benissimo tagliar corto e risparmiarsi quella dolorosa stretta al cuore che sta provando ormai da qualche interminabile secondo. Ma non è davvero un’opzione.
‹‹ That’s... wonderful, Chris. W- ››
‹‹ We’re in Boston2. ››
... Ovviamente.
Lo sapeva già, non è mica una sorpresa, ma fa male lo stesso, eccome. Talmente tanto che non ha la forza di improvvisare una risposta stupida questa volta, così se ne rimane in silenzio, alzandosi dal letto e avvicinandosi alla finestra, lasciando vagare lo sguardo per la campagna brulla e deserta, la fronte spinta a forza contro la superficie gelida del vetro.
‹‹ It’s... snowing3 here. ›› lo sente parlare di nuovo dopo non sa quanto tempo, e contemporaneamente gli giunge alle orecchie un suono ovattato ma comunque forte, proveniente dal piano di sotto, e capisce che è appena scoccata la mezzanotte. Buon Natale.
‹‹ Not here. It’s just... cold, here, Chris. ›› sospira, la voce che lascia intendere più pena di quanto vorrebbe. Perché all’improvviso si sente terribilmente solo, e forse un po’ anche abbandonato.
E sa che non c’è nulla che lo possa far star meglio, neanche sentire quella voce troppo profonda per essere vera, quella voce che lui adora. Così sospira di nuovo e viene via da quella finestra, aprendo la porta della sua camera e fissando le scale, cercando di auto convincersi a tornare dalla sua famiglia.
‹‹ Merry Christmas, God of Thunder. I’ll see you in the new year. ››
Chiude la conversazione, senza aspettare risposta, lasciando il cellulare sulla scrivania e chiudendosi la porta alle spalle. E mentre torna in salotto, cercando di ritrovare da qualche parte una maschera di aria serena, lo raggiunge la voce di suo cugino che canta un verso di Blue Christmas. Sospira a fondo e cancella una lacrima dalla propria guancia, mentre assorbe quelle parole, sentendole dannatamente sue.

You’ll be doing alright with your Christmas of white
But I’ll have a blue, blue Christmas
Sua mamma 1: Per tutti i riferimenti alla famiglia di Tom, oltre a varie interviste, vi rimando principalmente a quest'ultima, che ho letto proprio ieri.
Boston 2: Chris Evans (se non cogliete l'attinenza siete nel fandom sbagliato, probabilmente, o assai poco informati u_u) ha rivelato in un'intervista che spenderà le vacanze proprio a Boston, sua città natale.
Snowing 3: Non chiedetemi perchè, ma so che le previsioni portano neve per stasera in zona.

genre: introspective, sub-type: one shot, tag: missing moments, genre: angst, tag: slice of life, pairing: chris hemsworth/tom hiddleston, fandom: rpf, rating: pg-13/teen and up, type: fanfic, tag: pre-slash, sub-fandom: mcu cast

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