Oct 20, 2006 10:00
23 Settembre 2006 - In volo verso l'Italia, notte.
...Il mondo è effettivamente fatto come dicono disegni e atlanti, eppur più bello. Le città sembrano tante reti neurali, polvere. Cosi eleganti e silenziose, che non lo diresti mai, abituati a una quotidianità alle antitesi.
Profumo di scienza, nell'aria. Di elettricità, appunto. Il volo è decisamente una delle più belle invenzioni dell'uomo. Così carica di contrasto.. trovo meravigliosa la fede posta nelle leggi della fisica che si proclama ogni qualvolta si mette piede su un aereo.. e tuttavia l'irrazionale e radicale paura che proprio non ti abbandona, a ricordarti che, nonostante tutto, appartieni alla terra ed è li che sei veramente al sicuro. (con evidente e conseguente grande festa in casa empiristi)
Prima, mentre mi dedicavo alla nobile arte del far passare il tempo, pensavo alla morte: fuori dal finestrino avevo due o tre tremule stelline, che proprio non sono riuscita a chiamare. In basso, tutta quella polvere elettrica, tetti, uomini, donne, gatti.
Tra i due, le nubi piu nere, grasse, trapassate da fulmini cosi vicini che le ali parevano solleticarli, una danza di colori vista pochissime altre volte. E pensavo "se un fulmine ci becca ci frigge tutti" e poi "non mi dispiacerebbe se fosse l'ultima cosa che vedo".
Una presa di coscienza direi curiosa..ma sicuramente pacifica..