Merlin.Arthur/Merlin.Accidia

Dec 07, 2010 23:38

Titolo: Melencolia.
Autore: nonna_giuly  
Fandom: Merlin
Personaggio: Arthur/Merlin
Prompt: 02. Accidia
Raiting: PG
Avvertimenti: Spoiler Terza Serie, Missing Moment 3x13, Flashfic 
Conteggio parole: 500
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma appartengono alla BBC e a chi per essi... Li utilizzo solo per puro divertimento!
Non è stata scritta a fini di lucro. Il titolo proviene da un'opera di Durer. La battuta "E' ratto" viene dalla 3x13.
Lista: Here



Il freddo di quella caverna stava entrando nelle sue ossa.
Non avevano avuto tempo per pensare, non avevano avuto preavviso.
Non avevano fatto in tempo ad avvisare Gwen, o a prendere scorte di cibo.
Avevano solamente prelevato Gaius dalle sue stanze e lo avevano portato con loro, dentro quell’angusta grotta.
Tutto il resto era rimasto a Camelot, compreso quello che fino a qualche tempo prima era stato il Re.
Merlin sospirò, vedendo la caverna nella quale viveva da ormai quasi una settimana leggermente illuminata dalla luce della luna.
Un’altra notte insonne.
Un’altra notte di preoccupazione.
Un’altra notte di false speranze.

Vedere Arthur in quello stato lo faceva stare male.
Aveva provato a scherzare con lui, aveva provato a comportarsi come il solito idiota che era sempre stato per il biondo, ma non era servito a niente.
Tutti i suoi tentativi erano risultati vani.
Prima di allora non aveva mai visto l’erede al trono in quello stato. Lo aveva visto diventare vittima di incantesimi scaturiti da potenti streghe o maghi che avrebbero voluto vedere distrutto il regno di Camelot, lo aveva visto comandare intere pattuglie di cavalieri, lo aveva visto furioso con il Re, lo aveva visto esultare vittorioso. Ma mai, mai, lo aveva visto in quello stato.
Arthur era divenuto il riflesso di se stesso.
Sembrava avesse stretto la sua mano all’inerzia, ed era rimasto fermo nel solito punto, da quando erano giunti lì.
A mala pena aveva mangiato qualcosa, o scambiato parola con qualcuno.
Non aveva aiutato a procacciare il cibo per sopravvivere, non aveva fatto niente.
Merlin lo aveva visto solamente stare seduto, guardare un punto fisso davanti a lui, inerte.
Si era chiesto spesso come avrebbe reagito Arthur dopo aver appreso la notizia di essere il fratello di Morgana.
Doveva essersi sentito deluso.
Da lei, da suo padre. Dalla sua stessa vita.
Probabilmente tutte le certezze che aveva avuto fino a quel momento erano crollate senza preavviso, lasciandogli dentro soltanto un grande senso di vuoto.
Ma Merlin sapeva che al biondo sarebbe spettato il titolo nuovo re di Camelot, un giorno. Che sarebbe stato lui a comandare quel regno, a proteggerlo.
E sapeva anche che avrebbe dovuto aiutarlo, in un modo o nell’altro. Rientrava nei suoi doveri.
Era quello il suo destino.
“Devi parlare con lui.”
La voce di Gaius, nel silenzio della notte, lo fece sobbalzare.
Il ragazzo si volse, trovando poco lontano lo sguardo preoccupato del cerusico. Annuì a quelle parole.

Merlin vide la lieve luce dell’alba filtrare nella caverna.
Un nuovo giorno era arrivato.
Avrebbe provato di nuovo a parlare con Arthur, anche a costo di risultare petulante.
Gli avrebbe parlato chiaramente e gli avrebbe fatto capire che lui era il principe e pertanto avrebbe dovuto reagire, affrontare quella situazione a viso aperto.
Prese la scodella contenente la poca carne che era riuscito a trovare in quella caverna e si avviò verso il biondo.
Sorrise vispo, incontrando gli occhi azzurri dell’erede al trono.
“E’ ratto.”
In un modo o nell’altro si sarebbe fatto ascoltare.

merlin: merlin/arthur

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