[Game of Thrones] A storm of words

Feb 18, 2013 21:08


Fandom: Game of Thrones
Titolo: A storm of words
Personaggi: Davos, Stannis, nominati molti degli altri
Note: Scritta per il COW-T di maridichallenge, per il prompt work!AU. E' una scemenza assoluta. No, davvero, è ancora più scema di quel che ti aspetti. Un immenso grazie va a Shu e Mia, che mi hanno suggerito alcune battute e hanno tifato perché producessi questa idiozia (contente loro...)



A storm of words

Era una mattinata come tante altre, a King's Landing. Davos Seaworth, il paninaro più rinomato della città, era appostato con il suo fedele furgone in uno degli angoli maggiormente popolosi, a quell'ora infame di mattina, pronto a vendere i frutti della sua creatività culinaria (soprattutto il suo famoso sandwich alla cipolla.)
Ed ecco che, alle sette e cinquantasei, uno dei più grandi problemi di Davos si fermò di fronte al suo furgone , con la solita aria da persona che ha appena pestato una merda e per questo incolpa l'universo intero. Si trattava del signor Stannis Baratheon, che lavorava all'ultimo piano del palazzone di fronte al quale era fermo il furgone di Davos ogni mattina.
Di lui, Davos sapeva che era un pezzo grosso di un'impresa che organizzava matrimoni. Sapeva che l'impresa era diretta da due famiglie, i Baratheon e i Lannister. Stannis aveva un carattere impossibile, e ogni volta che andava a servirsi da Davos, attaccava dei discorsi infiniti, nei quali si lamentava di tutti i suoi colleghi dal primo all'ultimo, oppure prospettava scenari improbabili nei quali sarebbe diventato il capo dell'impresa e l'avrebbe fatta pagare a tutti. Amava consumare il tempo e la pazienza di Davos con appassionati sermoni contro i suoi collaboratori e soprattutto i suoceri e la cognata. Davos ogni tanto pensava che prima o poi sarebbe arrivato qualcuno a farlo fuori, per via di tutti i segreti che conosceva, riguardo le vicissitudini della Fuoco&Sangue (il nome doveva suggerire che l'amore era un legame forte come il sangue e il fuoco, ma, secondo Davos, era un fallimento.)
Però Stannis era un cliente costante e lasciava mance consistenti, e poi una volta, anni prima, quando Davos aveva avuto qualche problema legale con la sua licenza, Stannis lo aveva aiutato. Quindi ormai l'aveva preso in simpatia, e ogni giorno gli toccava la sua puntata quotidiana della telenovela dell'ufficio.
- Mio fratello è un emerito deficiente!- Strepitava Stannis. - Si fa rigirare da quella sgualdrina di Cersei e non se ne rende conto! La scorsa settimana abbiamo perso un affare... Ah, non ti dico nemmeno quanto abbiamo perso, che sennò ti prende un infarto!
- Eh. Mi dispiace.
- Quella lì è una strega. Una serpe infida che ottiene sempre quello che vuole, perché mio fratello è un imbecille! E sai perché lei fa tutto questo?
- No, perché?
(Davos lo sapeva benissimo: Stannis glielo ricordava tutti i giorni.)
- Perché prima o poi intende farlo fuori! Metaforicamente, intendo. O meglio... Credo. C'è da aspettarsi di tutto con i Lannister. Quella serpe vuole cacciare fuori Robert dall'impresa, e prendersi la fetta dei Baratheon! Ah, ma io non glielo permetterò. E se Robert sarà così cretino da farsi mettere fuori gioco, prenderò io il suo posto! Vedrai, vedrai, come licenzio quella baldracca! Che poi, secondo me se la fa con suo fratello.
- Ora, questo mi sembra un po' grave... Ne è proprio sicuro?
- Te lo ricordi Stark del controllo qualità?
- Alto, capelli scuri e barba, aria sempre pensierosa?
- Quello lì. Pare che avesse scoperto qualcosa di strano su Cersei. Pare. Non ha avuto tempo di dire nulla: licenziato in tronco. Non ti sembra chiaro? Appena succede qualcosa che potrebbe portare alla luce il putridume di Cersei, ecco che cade qualche testa. No, te lo dico io: quella donna è marcia, per non parlare del resto della sua famiglia! Suo fratello gemello ha una faccia da schiaffi insopportabile. E l'altro, poi, non ne parliamo: tutto il giorno a fare dell'ironia su tutto e tutti!
- Beh, ma ci saranno dei collaboratori fidati, no?
- Ormai sono tutte pedine dei Lannister. Quell'incompetente di Frey, che ha novant'anni e continua a voler lavorare, per esempio. L'ultimo matrimonio che ha organizzato è stato una catastrofe. No, posso fidarmi solo della mia segretaria. Ma quando sarò capo, le darò il ruolo di responsabilità che si merita.
(E qui lo sguardo di Stannis si faceva più eloquente di lui, dicendo molto chiaramente cosa pensava della sua fedele segretaria, Melisandre, una donna molto bella e molto inquietante per la quale Davos nutriva un'antipatia a pelle insanabile.)
- Nemmeno suo fratello Renly le è di aiuto?
- Lui pensa solo a portarsi a letto il portiere!
- Il signor Loras?
- Proprio quel ricciolino inguardabile che va in giro vestito con le più brutte camicie a fiori che io abbia mai visto! Credimi: molto meglio la vita del paninaro, piuttosto che lavorare in un posto come quello! Meglio persino fare la vita di quello lassù!
E nel dire così indicò una figura minuscola in cima al palazzo: quello era Jon Snow, il lavavetri che passava le sue giornate sfregando le vetrate, sospeso nel nulla, al freddo e al gelo.
- Già. Dev'essere un gran lavoraccio, soprattutto ora che l'inverno sta arrivando.
- Davos. Tu ti intendi di sogni?
- No, mi dispiace.
- Ascoltami. Ogni tanto sogno di vivere in un altro mondo, dove sono un re e ho una spada fiammeggiante con la quale distruggo i miei nemici empi e ingannatori. Dici che vuol dire qualcosa? Che sia un segno legato al mio futuro di capo dell'impresa? O magari è un modo della mia mente di sfogare la rabbia e la frustrazione?
- Mah, signor Stannis: forse vuol dire solo che dovrebbe mangiare un po' meno a cena e prendersi una camomilla prima di andare a dormire.

***
Dunque, Ned licenziato in tronco e "cade qualche testa" sono frutto di una serata a base di tè alla menta e alla cannella con Shu e Mia, e quindi dovete ringraziare loro. In generale, un po' tutta la storia ha acquistato solidità, dall'idea vaga che era, chiacchierando con loro. Mi dispiace di non essere riuscita a infilarci Ygritte, la donna delle pulizie del terzo piano, spiata amorevolmente dal lavavetri Jon Snow, che compra un sacco di birra dal furgone di Davos ed è una tipa un po' selvaggia. E anche un sacco di altra gente, ma, vabbè, non pensavo nemmeno che avrei mai scritto su questo fandom.
Per amore di "gentili indicazioni date dall'autore" riguardo quanto gli piacciono le fanfiction sulla sua opera, questa storia naturalmente è sul telefilm del quale ho visto solo due o tre puntate.
So che Stannis forse non è così loquace, ma io trovo che abbia una certa tendenza a sputare odio su chiunque non faccia parte della sua cerchia di fedeli e pii. E Davos con la sua pazienza inesauribile è il mio personaggio preferito della saga, quindi quando cercavo un narratore equilibrato per questo spaccato di vita lavorativa, lui mi è sembrato efficace.
Grazie di aver letto, perdona le idiozie e brinda con me con un boccale di birra di King's Landing o di qualche superalcolico di Dorne.

fandom: game of thrones, alternative universe

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