Internet non mi funziona bene, ma io oggi avevo deciso di dedicare parte della nottata a scrivere stupidaggini. Informazione gratuita.
snagged around - blame it on
gondolin_maid&
weeping_ice RULEZ:
- Io vi fornisco una lista di fandom e pairing;
- Voi ne scegliete uno e mi richiedete una drabble sulla coppia scelta;
- le coppie dovrebbero essere quelle presenti nella lista, ma
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Dean si infilò sotto le coperte con un sospiro soddisfatto. "Finalmente. Che cazzo di giornata."
Si sfregò gli occhi stanchi per le troppe ore passate a guidare su una interstatale semideserta e lanciò uno sguardo dalla fiaschetta d'alcool posata sul comodino, accanto alla lampada sbeccata, ponderando se bere un altro sorso o no.
Accanto a lui, Castiel si mosse, guardandolo con gli occhi blu spalancati e quell'espressione spaesata che ultimamente aveva sempre. I capelli disordinati erano sparati in tutte le direzioni e Dean non resistette ci passò una mano in mezzo, sbuffando. "Domani te li taglio un po'."
Castiel non rispose, come faceva di sovente, lo guardò, sempre fisso, come se volesse memorizzare ogni tratto del viso di Dean, come quando era un angelo. Dean si chiese che cosa stesse veramente fissando, se il suo viso - le sue occhiaie, la sua stanchezza - o se Lucifer.
Sam era stato plagiato dalle allucinazioni al punto di impazzire ma Cas non aveva attraversato alcuna fase, ma ereditato direttamente il punto di non ritorno. Non mostrava alcun comportamento aggressivo, anzi, era estremamente docile e lasciava che Dean si occupasse di lui, lo guidasse per mano, gli pulisse la bocca quando mangiava, gli ordinava di rimanere in macchina con una pistola in mano e nessuna idea di come usarla. Sembrava ascoltasse o vedesse solo Dean. Quando erano nella stessa stanza, Castiel lo fissava, quando Dean si muoveva, Castielo lo seguiva con lo sguardo, quando usciva, Castiel mugugnava e cominciava a dondolarsi avanti e indietro, gli occhi fissi sulla porta da cui Dean se n'era andato.
Non notava Sam e i suoi impacciati tentativi di aiuto. Era Dean l'unica cosa che ascoltava, vedeva, capiva.
"Ora chiudi gli occhi e dormi."
Castiel rimase a fissarlo ma si avvolse nella coperta e Dean non ebbe altra scelta che spegnere la luce. Quando il buio avvolse la stanza, Castiel si avvicinò al cacciatore, sapendo esattamente che cosa aspettarsi.
Dean fece combaciare le loro fronti, i loro respiri fantasmi soffiarono uno contro la guancia dell'altro, caldi e rassicuranti. Le ciglia di Castiel sbatterono più volte contro gli zigomi di Dean, fino a fermarsi, serrate.
"Dormi, Cas."
Castiel mugugnò qualcosa di intelleggibile, e Dean gli posò le labbra sulla fronte, replicando lo stesso gesto con cui aveva dato la buonanotte al piccolo Sammy e ora parte di una nuova routine. Finalmente Castiel si calmò e qualche secondo dopo si addormentò, in pace.
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