Wing!fic - commentmeme a tema!

[sepherim_ml]

Io le bramo. Il fandom le brama (conosco giusto un paio di persone che venderebbero il loro primogenito al dio P0rn per averne sempre nuove di zecca). DEVONO essere scritte.

Cosa? Ma ovviamente WING!Fanfictions [piccola nota esplicativa: wing!fic è un genere di fanfiction dove uno, due o più pg hanno un paio di ali. Le ali possono essere canon nel

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Re: Supernatural - Sam/fairy!Dean - da R in su

[weeping_ice]

Quando il lepricano gli rese l'anima, Sam cominciò a spezzare una pallottola di sale dietro l'altra, minacciandolo di tenerlo lì per sempre se non gli avesse restituito suo fratello. Purtroppo, man mano che le ore passavano, le possibilità di ottenere quello che desiderava sembravano essere sempre più rade.
"Ti conviene desistere," gracchiò tra i denti il vecchio, contando una manciata di chicchi si sale. "La mia gente non prenderà bene questa cosa."
"Restituiscimi mio fratello e la tua gente non avrà nulla da temere."
Fu a quel momento che una ragazzina apparve dal nulla, reggendo fra le dita un bocciolo di rosa rossa. Quando glielo porse, Sam passò lo sguardo interrogativo da lei al vecchio. Che avrebbe dovuto farsene poi di un fiore?
Il lepricano preparò un'altra manciata da contare, prima di sbuffare, infastidito. "Non volevi tuo fratello? Ti conviene prendere quel fiore e spazzare questi chicchi via dal mio cammino, se vuoi rivederlo."
Forse fu per disperazione, forse semplicemente troppa credulità che Sam afferrò il gambo. In un lampo il pavimento era libero dal sale e le due fate se ne erano andate, lasciandolo solo nel laboratorio dell'orologiaio.
Merda, ora era in un enorme casino, pensò, passandosi la mano libera fra i capelli e stringendo il fiore al petto.

Passarono i giorni e quando finalmente la rosa sbocciò, Sam non poté credere ai propri occhi: al centro dei pietali rossi c'era un minuscolo Deam, completamente nudo e con la schiena decorata da un bellissimo paio di ali verdi con venature più scure e le minuscole puntine d'oro.
Merda, letteralmente.
"Sammy, sei tu?"
Sam abbassò nuovamente lo sguardo. Dean era in ginocchio e si stava stiracchiando languidamente, mettendo in mostra il proprio ventre e le cosce completamente glabre.
"Dean?"
"Chi ti aspettavi, Sammy? La Fata Turchina?"
"Be', ho avuto una fata," mormorò, cercando di trattenersi dal ridere.
Dean sorrise ferino, sdraiandosi prono e sollevando appena le gambe. Sam scorse col pollice la curva del suo sedere, lungo la schiena, fino ai capelli, ben più chiari di quando era sparito. "Già, e che fata. Re Oberon sosteneva di non aver mai avuto nessuno come me al suo servizio..."
La frase di Dean si concluse con un piccolo urlo. Due dita del fratello minore erano calate con forza sul suo sedere, lasciando un'impronta rossa e dolorante.
Oh, ci sarebbe stato da divertirsi, pensò, girandosi e allargando le gambe. "Ti piace doloroso, Sammy?"
Un ulteriore schiaffo del pollice e dell'indice del fratello lo convinsero a tacere. Lo sguardo di Sam era scuro e la sua mascella era contratta in una smorfia di pura rabbia.
"Raccontami tutto, puttana," sputò a denti stretti il ragazzo, lasciandosi cadere sul letto del motel dove si trovavano e tenendo Dean sul proprio palmo.
Il maggiore sorrise, mettendosi in mostra e leccandogli poi la punta del pollice, andando su e giù con la testa e muovendo la lingua in promesse oscene.
Il respiro mozzato di Sam fu una conferma: il Re aveva ragione, si sarebbe potuto divertire con questo umano.